Welcome diversity, il Cous Cous Fest è sempre un successo
di Informacibo
Ultima Modifica: 27/09/2017
Giunto alla ventesima edizione, al motto di Welcome diversity e Make cous cous not war, il festival siciliano ha nuovamente dimostrato che il suo è un format di successo. Una formula perfetta grazie alla commistione tra creatività, organizzazione e scenario naturale: un bellissimo spettacolo ambientato in una cornice altrettanto suggestiva. Il tutto arricchito dalle persone, la vera forza del Cous Cous Fest. Il segreto sta infatti nell'integrazione e nel confronto.
Tra gli chef ad esempio c'è chi vive la gara più intensamente e chi la sente più come un divertimento, ma la competizione del Cous Cous Fest (Campionato italiano e mondiale) è una grande occasione di confronto e approfondimento. Non solo per gli chef, ma anche per i giovani ragazzi che li aiutano e per tutto il pubblico. I sapori e i profumi che si gustano e si respirano ogni giorno nell'aria di San Vito Lo Capo sono un invito all'apertura in cucina e più in generale alle altre culture. Il piatto dell'Angola, che ha vinto il campionato mondiale, ne è la dimostrazione: un incontro fantastico tra muamba di denden e gamberi rossi di Mazara, con aggiunta – per chi voleva – di bruchi tostati.
Gli show cooking sono un altro valido strumento per avvicinare l'alta cucina alle persone. Incontrare i cuochi della Compagnia degli Chef, vederli da vicino e imparare da loro quali sono i migliori prodotti del territorio da usare e come impiegarli per ricette riproponibili anche a casa è un momento di scambio e, perché no, di divertimento, visto che alla fine la battuta ci scappa sempre.
Solo qui è possibile poi incontrare Filippo La Mantia a spasso con la sua amata moto, Claudio Sadler, due stelle Michelin, che si rilassa in bici sul lungomare mentre va in spiaggia, e giovani chef provenienti da tutto il mondo (Senegal, Stati Uniti, Costa d'Avorio, Marocco…) che non vedono l'ora di confrontarsi e parlare delle rispettive tradizioni. Sempre con il sorriso sulle labbra.
Sì perché l'atmosfera è unica. Sarà la vicinanza della spiaggia e del mare, sarà lo spirito di fratellanza che si respira per le strade di San Vito Lo Capo, ma il clima del Cous Cous Fest è inimitabile. È una strana sensazione, ma strana nel senso migliore che ci sia. Solo vivendo pienamente l'evento si capisce. E forse c'è proprio questo alla base del suo successo. E così, dalla bellissima spiaggia di San Vito Lo Capo alle sue stradine, dal PalaBia alle Case del Cous Cous per nove giorni il pubblico, ma anche gli chef e lo staff si sono divertiti ed emozionati tra suoni, colori, profumi e sapori speciali. Come sempre accade dalla nascita dell'evento.
E la sera? Tutti a bere qualcosa vista mare. Gli chef dopo una dura giornata di lavoro, i turisti dopo qualche ora di mare e dopo aver assistito agli show. Ma senza nessun distacco, il selfie e il saluto sono all'ordine del giorno. Un clima di serenità che favorisce buon umore e nuove conoscenze.
Come detto, il Cous Cous Fest non è solo competizione. Questo grazie alla grande quantità di spettacoli pensati per far divertire il pubblico tra cibo e musica (quest'anno sono andati in scena oltre cinquanta eventi nell'evento) ma anche e soprattutto grazie alla vicinanza che crea tra le persone. Dal Cous Cous Fest è impossibile tornare senza aver fatto nuove amicizie ed è impossibile tornare a casa senza un po' di magone.
L'appuntamento è ora al 2018 per la ventunesima edizione di quello che è ormai a pieno diritto uno dei festival dedicati al cibo più importanti di tutto il panorama internazionale, un unicum nel suo genere.
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