Viticoltura eroica e di alta montagna, la passione di Hofstätter - InformaCibo

Viticoltura eroica e di alta montagna, la passione di Hofstätter

di Simone Pazzano

Ultima Modifica: 18/04/2019

Eroica la natura che ci regala vigne che con tenacia resistono a versanti ripidi e temperature rigide. Eroico il lavoro del l’uomo che pota con i piedi immersi nella neve e che vendemmia e seleziona rigorosamente a mano. La durezza delle condizioni in quota e la lentezza dei tempi sanno trasformarsi in eleganza e freschezza nel bicchiere. È la magia dei vini di montagna.

Questo perché a certe altezze la maturazione delle uve è più lunga. Tempo che aiuta il vino, perché gli regala sempre più aromi, che ben si combinano con la freschezza data dalla spiccata acidità del frutto. A certe altezze la difficoltà nella produzione diventa facilità nella bevibilità.

 

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[Dr. Fischer – Hofstätter Weis, Mosel] Heroic Viticulture: harvesting where steep slopes can reach up to 60%.

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E in questa direzione va il lavoro della tenuta J. Hofstätter che a Vinitaly ha presentato due nuovi vini di alta quota. Confermando la sua passione per la viticoltura di alta montagna, la cantina altoatesina guidata da Martin Foradori Hofstätter ha portato alla fiera veronese l’Oberkerschbaum Sauvignon e il Michei di Michei Müller Thurgau. 

  • Oberkerschbaum Sauvignon è la selezione di una particella del maso Oberkerschbaum, situato a Pochi di Salorno, in Alto Adige. Grazie all’altitudine – che varia dai 750 ai 800 m.s.l.d.m – al particolare microclima e all’ideale esposizione a sud dei vigneti, questa tenuta e i suoi vigneti rappresentano la massima espressione di Sauvignon dell’azienda. Qui le uve maturano lentamente, vengono raccolte ad autunno inoltrato e danno al vino aromi freschi, mineralità, sapore fruttato e una piacevole acidità. Un vino che nasce con una vista incantevole sulle ripide pareti rocciose dell’opposta sponda dell’Adige e più giù fino al Trentino. 
  • Michei di Michei Müller Thurgau prende il nome dal maso in cui nasce, a 823 metri d’altitudine, al confine con il Veneto e il Parco Naturale dei Lessini, in una posizione unica alla fine della Valle dei Ronchi, sopra alla pittoresca cittadina di Ala. Il maso Michei di Michei e il vino che ne nasce sono un esempio di viticoltura eroica d’alta montagna, perché qui i grappoli si raccolgono a mano e si trasportano lungo versanti che passano dai 790 ai 850 metri sul livello del mare e la potatura avviene solitamente tra filari coperti di neveLe caratteristiche del suolo, la posizione dei vigneti e l’altitudine elevata rendono il maso particolarmente vocato per la produzione di vini bianchi di grande freschezza e longevità.

 

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Special treatment for special “berries”… Grape selection on the sorting table.

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Nota soprattutto per i suoi Pinot Nero e Gewürztraminer, la tenuta J. Hofstätter sorge nel centro di Tramin-Termeno, tra le spesse mura di un’imponente costruzione del XVI secolo. A guidare oggi l’azienda in quarta generazione è Martin Foradori Hofstätter: figlio di Paolo Foradori (riconosciuto come il padre del Pinot Nero altoatesino), ha alle spalle tre generazioni e oltre un secolo di esperienza nella cura di vitigni esigenti come Pinot Nero e Gewürztraminer ma anche di varietà come Lagrein, Pinot Bianco e Schiava.

tenuta hofstatter

Lavorare queste vigne è un gesto veramente eroico. La potatura avviene con temperature rigide, con i piedi talvolta immersi in 30 e oltre centimetri di neve. La vendemmia e le altre operazioni avvengono esclusivamente a mano, inerpicandosi lungo versanti ripidi. In suoli come questi anche le vigne sono eroiche perché non devono resistere solo a un clima montano, più rigido rispetto a quello del fondovalle, esse devono anche affrontare terreni magri e ghiaiosi, maturando così uve capaci di dare vita a vini dal carattere forte e dalla personalità marcata

Martin Foradori Hofstätter

michei di michei

Alle due nuove produzioni si aggiungono le nuove annate di altri vini eroici, i Riesling firmati Dr. Fischer – Hofstätter Mosel, l’azienda che Martin Foradori Hofstätter ha acquisito in Mosella. Una scelta imprenditoriale importante e mirata a rilanciare la storica azienda vinicola “Weingut Dr. Fischer”, conosciuta proprio per i suoi Riesling. Martin Foradori Hofstätter è stato infatti il primo italiano a investire e produrre Riesling lungo il fiume Saar in Germania. Qui i terreni toccano pendenze anche del 60% e godono delle migliori esposizioni. Il piccolo villaggio di Ockfen è abbracciato da un vigneto naturale, denominato “Bockstein”, che richiama la forma di un anfiteatro. I suoi pendii posti a sud e sudovest sono costituiti per la maggior parte di ardesia rossa mentre i vigneti situati al di sopra della città di Saarburg nella “Kupp” radicano in terreni di ardesia grigio-blu che conferiscono al vino sapori unici, ricchi di mineralità.

Hofstätter conferma quindi di aver fatto della zonazione il suo cavallo di battaglia, un impegno che ora ha varcato i confini dell’Alto Adige per spingersi in Mosella e nel Trentino meridionale. I vini della tenuta sono la celebrazione di un terroir unico e di particelle che hanno caratteristiche micro-climatiche ed esposizioni non replicabili altrove. L’essenza della viticoltura eroica.

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L'Autore

Giornalista

Giornalista e digital strategist per ViaBagutta Comunicazione. Scrivo di food & beverage per testate di settore come Informacibo.it e Osserva Beverage de La Repubblica. Curo "Onde", una newsletter dedicata ai temi della comunicazione e "Blu Mediterraneo", community per gli amanti del mare.