Vinitaly non si fa ma Valcalepio non si ferma. Bergamo del vino non molla
Sergio Cantoni: “Eravamo pronti per Vinitaly, progetti preparati, eventi studiati. Poi, il blocco totale che non ci ha consentito di portare a compimento un anno di lavoro”.
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 17/04/2020
La cancellazione di Vinitaly 2020 e il rinnovato appuntamento a Verona per aprile 2021 oramai è notizia vecchia.
Ma, nonostante l’annullamento di Vinitaly, quello che sicuramente rappresenta l’appuntamento più importante al mondo per promozione per il vino italiano, Valcalepio non si ferma.
Come dicono a Bergamo #bergamomolamia e, nonostante la situazione complessa nella quale versa il territorio orobico, o forse proprio per reazione uguale e contraria, il Consorzio Tutela Valcalepio non si ferma.
Il commento del direttore del consorzio, Sergio Cantoni: “Noi non moliamo”
“Eravamo pronti per Vinitaly” ha dichiarato il direttore del consorzio, l’enologo Sergio Cantoni, “progetti preparati, eventi studiati, collaborazioni già chiuse. Poi, questo blocco totale che non ci ha consentito di portare a compimento un anno di progettazione e lavoro. Ma noi non molliamo!”
Il Consorzio ha quindi deciso di riprogrammare il lancio del progetto al quale sono stati dedicati gli ultimi mesi di lavoro.
“C’era una Volta in … Valcalepio”: per la prima volta in Italia un Consorzio di Tutela enologico idea e realizza un graphic novel nel quale si approfondiscono i temi legati a Bergamo e al suo vino, il Valcalepio DOC.
Il presidente del Consorzio, Emanuele Medolago Albani
“Quando mi è stato proposto questo progetto l’ho subito sposato in quanto si rivolge ad una platea nuova e che in molti casi consuma senza conoscere cosa consuma, beve e non degusta, non si pone domande su cosa ci possa essere dietro il prodotto che ha tra le mani in termini di cultura e di tradizioni“, ha dichiarato il presidente del Consorzio, Emanuele Medolago Albani. “La speranza è che queste tavole spingano tutti i consumatori a porsi qualche domanda trovando in esse le risposte e la voglia di visitare il nostro territorio per approfondire la conoscenza dei vini e dei produttori.”
Una storia di 56 pagine raccontata per immagini che si pone l’obiettivo di spiegare ciò che molte volte necessita di ore e ore di discussioni, degustazioni, introducendo concetti che spesso allontanano il consumatore perché troppo complicati e poco interessanti.
Perché un fumetto?
Ce lo spiega Cantoni: “Il fumetto viene considerato uno strumento “poco culturale” perché se ne sottovalutata la valenza unica e moderna: il fatto di poter trasmettere un messaggio utilizzando poche parole e, soprattutto, molte immagini, ne fanno lo strumento più contemporaneo e attuale. Il tempo è sempre più prezioso e comunicare per immagini evita al consumatore sforzi immaginativi che, molte volte, lo tengono lontano dalla conoscenza di mondi a lui ignoti”.
Ma presentare il progetto non era sufficiente.
“Abbiamo voluto dare il nostro personalissimo contributo alle donazioni destinate all’ospedale di Bergamo, così duramente colpito da COVID 19” ha continuato Cantoni.
Il Consorzio Tutela Valcalepio ha deciso di sostenere le donazioni in maniera “indiretta”: chiunque ha fatto o farà una donazione all’ospedale di Bergamo e lo comunicherà con una mail a [email protected] riceverà gratuitamente a casa una copia cartacea del volume.
C’era una volta in Valcalepio” è a disposizione gratuitamente in forma digitale nella sezione I libri di www.valcalepio.org. Tutti potranno quindi consultarlo e scaricarlo in formato PDF ma solo chi deciderà di sostenere l’ospedale di Bergamo potrà riceverne in anteprima una copia cartacea.
Ecco le indicazioni per le donazioni:
Azienda Socio Sanitaria Territoriale Giovanni XXIII
IBAN IT52Z0569611100000012000X95
Codice BIC/SWIFT: POSOIT22 (se richiesto)
Causale: Covid-19 e indicando possibilmente nome, cognome e codice fiscale del benefattore.
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