Viaggio nel cuore dell’Oltrepo Pavese tra Pinot Nero e Riesling Renano
Il vino, un elemento di cultura, di storia, di arte, di religione e simbolo dello stare insieme tra le genti
di Collaboratori
Ultima Modifica: 11/05/2020
Il vino una forma di piacere e uno dei maggiori simboli per stare insieme.
Credo fermamente che se esiste un ingrediente che appartiene alla vita di tutti i giorni di molte persone e che da sempre oltre ad essere alimento è anche elemento questo amici cari è il vino.
Elemento di cultura, di storia, di arte, di religione, motivo indiscusso dello stare insieme tra le genti. La sua storia è lunga millenni e nel tempo si è sempre migliorato. E’ il frutto della terra e del sudore del lavoro dell’uomo ed è testimone implacabile del territorio.
Uva, terra, fatica, ma anche passione, amore, emozioni, brividi che scorrono sulla pelle di uomini e donne che ne riconosco il valore e la piacevolezza
Il vino è anche filosofia di vita e di coltivazione della vite, di credo profondo nelle proprie idee, di sfide talvolta molto impegnative e qualora non risolte, il vino è la voglia di esprimersi del produttore attraverso il lavoro come lo scrivere lo è per il poeta. Il vino è un dipinto dai mille volti, dalle infinite sfumature dei colori, un grappolo di pennellate che solcano la tela cercando la profondità. Il vino è corpo e anima, sole e luna, è il freddo di un a notte d’inverno e il caldo di amante che mai dimenticherete.
Scelta e filosofia, due vitigni e una terra, tradizione e innovazione, credenza istintiva e sicura. Oggi penso a Gabriele Marchesi, un produttore dell’Oltrepo Pavese che coltiva e vinifica solo pinot nero e riesling e, non dovrei ma lo dico lo stesso, lo fa molto bene. Vado con ordine per non fare confusione. Parlando di Gabriele parlo della Monsaltum (antico nome del Comune di Montalto Pavese) una realtà nata nel 1996 con l’intento di continuare a dare valore al lavoro e alle tradizioni della storica azienda Marchesi di Montalto di proprietà della famiglia che ha sempre avuto come filosofia di vita proprio la vite. Sono 180 ettari dei quali 98 vitati dislocati nei migliori cru dei comuni di Pietra De Giorgi, Cigognola, Broni e Montalto Pavese nel cuore dell’Oltrepo. Ed proprio a Montalto, territorio da sempre a grande vocazione per la coltivazione delle uve pinot nero e riesling renano che è ubicata la sede della Marchesi di Montalto azienda definibile senza dubbio bi-varietale. Un territori questo dal microclima particolare e dalla caratteristica conformazione dei terreni, ideale per ottenere vini importanti di grande qualità.
Dal pinot nero La Marchesi di Montalto produce differenti etichette e con piacere di recente ho avuto modo di riassaggiare alcune espressioni molto interessanti. Per esempio un delizioso Metodo Classico Docg denominato Costagrossa Brut. E’ un cru di pinot nero 100% dell’omonima vigna che dopo aver trascorso 36 mesi sui propri lieviti si presenta con la sua complessità tipica esprimendo il meraviglioso rapporto vitigno terroir senza alcuna esitazione. A ruota vi segnalo un pregiato Cuaseé Costadelvento Docg sempre pinot nero 100%. Un altro cru che permette all’azienda di esaltare al massimo il varietale del vitigno. Fresco e delicato piacevolmente sorprendente. Per quanto riguarda i vini fermi ho invece ritrovato il Però Doc, annata 2018, una particolare versione del pinot nero in quanto ottenuto con la tecnica del ripasso. E’ un vino morbido con un suo corpo ma al contempo facile e di piacevolissima beva.
Pinot nero e riesling abbiamo detto, e in effetti Gabriele dice: “Pinot Nero E Riesling No Limits”. La storia della presenza del riesling renano su questa terra un tempo piemontese e oggi lombarda risale al tempo del Lombardo-Veneto, il periodo degli austriaci che allora spinsero la formazione degli agricoltori del luogo a favore del loro impero. La storia si sviluppa tra studi e professori universitari e, arrivando più vicino a noi nel 1920, esisteva sulle riviste specializzate di agricoltura il prezzo del famoso vino di Montalto Pavese di colore bianco e ottenuto da uve riesling. Oggi è viva la “Valle del Riesling” (Gabriele ne è il Presidente) ovvero un microzona centrale dell’Oltrepo Pavese particolarmente vocata alla coltivazione di questa uva e vitata con 1500 ettari di questo nobile vitigno. C’è una storia lunga e affascinante sulla Valle, armonicamente disegnata dai vigneti sapientemente lavorati dall’uomo e arricchiti dalla presenza di ville e dimore di un tempo passato.
C’è storia e cultura, località di grande interesse e ottimo vino in tutta la Valle. Appena ci riapproprieremo della vita di sempre vi consiglio di visitarla di persona facendo le dovute tappe proprio presso la cantine…in particolare da Gabriele.
Ho assaggiato due Riesling 2018 il Se.C. Doc e il Cresciuto Grande Doc che affina minimo 3 anni ed è prodotto da uve scelte ben mature provenienti da specifiche microzone dal clima molto favorevole a questa vite. Due vini molto interessanti a conferma delle scelte produttive aziendali. Profumi, colore e bouquet che meritano l’attenzione degli intenditori di ottimi vini. Buoni, decisamente buoni.
In questi giorni in cui tutto non è più come prima con i produttori il rapporto è diventato per un certo verso virtuale, telefonate, chat, call, dirette web, social, ma i loro vini sono veri, straordinariamente reali, molti sono acquistabili on line e loro stessi hanno ancora una gran voglia di farveli conoscere e di continuare a portare avanti le loro filosofie, il loro credo, il loro lavoro. Con piacere ho risentito Gabriele al telefono e ho gustato alcuni dei suoi vini che, sono certo, se ancora non li conoscete vi piaceranno molto quando li incontrerete vis a vis: speriamo molto presto.
A cura di Fabrizio Salce
Marchesi di Montalto s.s. agricola Loc. Costa Gallotti n°5
27040 Montalto Pavese (PV) [email protected] – www.marchesidimontalto.it
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