Viaggio lento tra i Colli Euganei #1 - Dall'Abbazia di Praglia a Valsanzibio e Teolo. - InformaCibo

Viaggio lento tra i Colli Euganei #1 – Dall’Abbazia di Praglia a Valsanzibio e Teolo.

di Fabrizio Salce

Ultima Modifica: 15/02/2021

Comincia oggi un piccolo viaggio alla scoperta dei Colli Euganei con il giornalista Fabrizio Salce: cosa vedere, dove mangiare, prodotti tipici e curiosità in questo itinerario raccontato in prima persona alla scoperta di tante eccellenze locali. Ogni domenica, una tappa in più, per costruire il proprio viaggio lento enogastronomico alla scoperta dei Colli Euganei. 

Prima tappa: itinerario dall’Abbazia di Praglia a Valsanzibio e Teolo. Dove mangiare, cosa vedere

Al mio arrivo ad Abano Terme c’è Elena ad aspettarmi. E’ una collega che da anni scrive su prestigiose riviste di viaggi e buon cibo. Ci siamo visti di recente durante un press tour sulle colline del Prosecco e in quel frangente mi ha proposto un percorso di qualche giorno da dedicare alle eccellenze dei Colli Euganei. E’ un lembo di Veneto della Provincia di Padova he conosco già ma che con grande piacere vorrei conoscere meglio.

Abbazia di Praglia

Abbazia di Praglia
Il chiostro dell’Abbazia di Praglia ( credits photo: Fabrizio Salce)

E’ l’ora di pranzo, mangiamo qualcosa di veloce al ristorante dell’Abano Ritz e ci mettiamo in movimento.

La prima tappa è l’Abbazia di Praglia dei monaci Benedettini. L’Abbazia affonda le sue radici nel XI secolo e di quel periodo rimane la torre campanaria, mentre il corpo della struttura è di epoca rinascimentale. Al nostro arrivo l’Abate e quasi tutti i religiosi sono intenti a vendemmiare le uve Raboso belle mature e pronte per essere trasformate in buon vino. Padre Walter invece ci fa da guida e ci racconta storia e vita del complesso.

Cosa vedere

L’antica erboristeria del Settecento( credits photo: Fabrizio Salce)

Posso così vedere la ricostruzione della farmacia del 700, il laboratorio di erboristeria dove vengono prodotte tisane, caramelle, liquori e prodotti di cosmesi. Le uve raccolte vengono vinificate all’interno nell’attrezzata cantina mentre la bottaia per l’invecchiamento è situata dentro ad una grandissima cisterna veneziana per l’acqua del 1300. Vedo poi il laboratorio dove vengono restaurati i libri antichi, i chiostri, la chiesa, i giardini e le arnie delle api.

( credits photo: Fabrizio Salce)
Vendemmia dei religiosi all’Abbazia di Preglia (credits photo: Fabrizio Salce)

Soggiornare

Presso l’Abbazia si può soggiornare per i ritiri spirituali e acquistare tutti i prodotti realizzati. Ci vivono 35 monaci ed è localizzata nel comune di Teolo.

 Valsanzibio e il giardino monumentale

Giardino Valsanzibio
A passeggio per il Giardino Monumentale di Valsanzibio ( credits photo: Fabrizio Salce)
A passeggio per il Giardino Monumentale di Valsanzibio ( credits photo: Fabrizio Salce)
A passeggio per il Giardino Monumentale di Valsanzibio ( credits photo: Fabrizio Salce)

Ci spostiamo e ci rechiamo Valsanzibio. Qui trovo il giardino monumentale costruito nel 1600 dal nobile veneziano Zuane Francesco Barbarigo. In quel tempo i ricchi della serenissima individuarono questa zona dell’entroterra, rispetto a Venezia, ma allora raggiungibile in barca, come sito ideale per la costruzione di quelle che ora sono conosciute come “Ville Venete”. Barbarigo e suoi figli pensarono invece, andando in contro tendenza, di progettare e realizzare un imponente giardino.

Grazie a loro ancora oggi possiamo godere di tanta bellezza fatta di centinaia di piante esotiche, rare, secolari, di altissime siepi di bosso, del labirinto, le fontane, i giochi d’acqua, le statue e via dicendo. E’ luogo da visitare assolutamente se siete in zona e volete tuffarvi nel passato per vivere le sensazioni di quattro secoli fa.

Cena a Teolo, trattoria Al Sasso

Lo sformato di porcini su crema di zucca ( credits photo: Fabrizio Salce)

Si è fatta ora di cena, torniamo a Teolo in frazione Castelnuovo perché Elena ha organizzato una tappa culinaria presso la trattoria “Al Sasso”. Qui a riceverci c’è il titolare, Lucio Calaon con la sua signora intenta a lavorare in cucina. Il posto è piacevole e si possono assaporare i piatti della tradizione territoriale. La pasta e fagioli, la pasta casereccia condita con carni bianche, il baccalà con i carciofi, lo sformato di porcini adagiato su di una crema di zucca e tanto altro.

Nella prossima puntata del tour tra i Colli Euganei: un’azienda agricola molto speciale, castelli antichi da visitare assolutamente e…alla scoperta di cosa sono i Torresani.

Condividi L'Articolo

L'Autore