Via il nome Prosecco dal Valdobbiadene? La maggioranza vota no
L'iniziativa della confraternita non ha raggiunto la maggioranza dei consensi ma ha comunque ottenuto un risultato significativo. Resta l’appello a valorizzare identità e autenticità
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 17/12/2019
Tira le somme in questi giorni la Confraternita di Valdobbiadene sull’esito dell’istanza consultiva “Per la tutela della denominazione Conegliano Valdobbiadene Docg”, indetta lo scorso settembre.
Una consultazione, per decidere se mantenere anche il nome Prosecco e oppure solo la denominazione Valdobbiadene, che è stata rivolta a tutti i 2640 soggetti appartenenti alla filiera produttiva del Conegliano Valdobbiadene Docg.
L’iniziativa era nata enunciando le preoccupazioni per la sempre più evidente perdita identitaria e di riconoscibilità dell’area, e non ha raggiunto la maggioranza dei consensi. Ha però evidenziato un risultato significativo. Ad esempio, riscontri positivi sono arrivati da importanti aziende sia spumantistiche che vitivinicole, da viticoltori, da associazioni e da amministratori locali.
Pertanto la Confraternita di Valdobbiadene, fa sapere in un comunicato “si auspica che una risposta così larga non venga comunque disattesa e che il confronto con le istituzioni già avviato possa continuare, per raggiungere un accordo programmatico di effettiva e coerente tutela territoriale, in contrapposizione alle regole dettate da meri opportunismi e nel rispetto di chi ha sentito la necessità urgente di porre ordine alla situazione attuale”.
L’istanza
Nei cinque punti dell’istanza è stato richiesto di sottoscrivere i seguenti consensi;
1. Che il territorio della denominazione “Conegliano Valdobbiadene docg” sia definito da confini ben delineati, non sovrapposto ad altri territori o altre denominazioni, fatta eccezione per la denominazione “Colli di Conegliano”. La denominazione “Conegliano Valdobbiadene docg”, inoltre, deve essere autonoma e non parte del sistema Prosecco.
2. Che la denominazione “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore docg” sia modificata in “Conegliano Valdobbiadene docg”, senza nessun riferimento alla denominazione Prosecco.
3. Che la futura denominazione “Conegliano Valdobbiadene docg” possa essere indicata in etichetta “Conegliano Valdobbiadene docg” oppure solo “Valdobbiadene docg”.
4. Che la denominazione “Valdobbiadene Superiore di Cartizze docg” sia modificata in “Valdobbiadene Cartizze docg”, senza nessun riferimento alla denominazione Prosecco.
5. Che il Consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene docg, sia composto esclusivamente da soggetti che rappresentino aziende aventi interessi, produttivi e commerciali, rivolti prioritariamente alla denominazione “Conegliano Valdobbiadene docg”, minimo al 51%, condizione fondamentale per escludere possibili conflitti d’interesse.
La Confraternita di Valdobbiadene
L’associazione è nata nel 1946 per promuovere la conoscenza, il valore e la diffusione della produzione vitivinicola denominata “Conegliano-Valdobbiadene”. Gli obiettivi sono la promozione delle proposte formative per gli aderenti e la diffusione dell’educazione enologica nel consumatore finale. L’immagine del prodotto che vuole comunicare la Confraternita che vuole valorizzare le origini, perché il Valdobbiadene Docg abbia una chiara riconoscibilità. Per rafforzare la fiducia nell’“originale”, numerosi eventi e iniziative scandiscono il calendario della Confraternita, tra rituali e investiture che si ripetono in maniera periodica a ogni anno dalla fondazione. Tra questi ricorre la Selezione della Bottiglia, portavoce e simbolo di una cultura della qualità che la Confraternita persegue e appoggia in ogni sua azione.
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