Vetrina Toscana per promuovere la Regione attraverso il turismo enogastronomico
di Informacibo
Ultima Modifica: 08/12/2014
Firenze dicembre 2014. “Legare i saperi ai sapori è la strada ideale, ma anche la sfida, per rendere sempre più vitale il turismo regionale. Unire ristoranti, botteghe, musei, istituti alberghieri, Consorzi di prodotti tipici è la giusta contaminazione per dare impulso all’economia del territorio”, così Sara Nocentini, assessore regionale Toscana alla Cultura, Commercio e Turismo, ha commentato la giornata di “Vetrina Toscana Lab – Comunicare il Gusto” che si svolta lo scorso 1 dicembre nella cornice della Fortezza da Basso a Firenze.
E il progetto “Vetrina Toscana”, promosso da Unioncamere Toscana e Regione Toscana, “nasce proprio per dare risalto alle eccellenze dell’enogastronomia toscana con l’obiettivo di attrarre –ha aggiunto ad INformaCIBO l’assessore Nocentini- un turismo in cerca di esperienze uniche. Bisogna partire dai territori per avere una chiave di lettura che unisca le produzioni artigianali al patrimonio storico e culturale di tutto il territorio regionale”.
Per avere una idea di quanto pesa in termini economici il turismo enogastronomico della Toscana basta leggere i dati diffusi dall’Osservatorio Turistico del Centro Studi: la Toscana è la più venduta dai tour operator USA e la seconda da quelli europei, canadesi, giapponesi e australiani. Si stima che nel 2014 le presenze turistiche in Toscana legate all’offerta enogastronomica siano state circa 3 milioni, pari al 7% del movimento complessivo (la media in Italia si attesta al 5%). Sempre nel 2014 il fatturato del settore è stimato in 450 milioni di euro.
Questi dati hanno messo d’accordo tutti i partecipanti del confronto a più voci che aveva per tema: “Un nuovo modello di informazione enogastronomica”.
Al talk show, moderato dal regista televisivo Carlo Raspollini, sono intervenuti, Enzo Vizzari direttore della Guida dell’Espresso, Marcello Masi direttore del TG 2 e autore di Eat Parade, Anna Prandoni direttore de La Cucina Italiana, Alessandro Regoli direttore di Winenews, Ornella D’Alessio giornalista di Dove, Carlo Cambi (nella foto) giornalista, docente e autore RAI, Paolo Pellegrini critico eno-gastronomico de La Nazione, Corrado Benzio per Il Tirreno, Eugenio Tassini vice direttore de Il Corriere Fiorentino, Stefano Tesi, presidente dell’ASET (Associazione Stampa Enogastroagrolimentare Toscana), Leonardo Romanelli giornalista enogastronomico, Pietro di Lazzaro per RAI 3 Toscana e l’assessore regionale della Toscana, Sara Nocentini.
Un confronto vivace, e non sempre dalle posizioni univoche sulla visione che deve avere la comunicazione enogastronomica (televisione, web e social media), che ha portato i relatori a sottolineare tantissimi temi, dalle inverosimili maratone televisive, che fa conoscere gli chef ma non aiuta il settore gastronomico (Vizzari) al ruolo importante dei territori anche in vista dell’Expo (Masi), da una comunicazione che porta a raccontare le storie dei prodotti e di chi li produce (Frondoni) al sottolineare che il cibo è cultura e il cuoco è il primo comunicatore (Pellegrini), dal piatto visto come un dialetto sensoriale (Cambi) ad una cucina fatta di ricerca e di rigore (Tassini).
La necessità di portare all’estero una comunicazione più organica di tanti produttori e tanti territori diversi è stato rimarcato con forza da Enzo Vizzari mentre per Carlo Cambi, che è stato il primo in Italia a raccontare il turismo e l’enogastronomia tutte le settimane su “I Viaggi di Repubblica” raggiungendo oltre 700mila copie, l’importante non è il mezzo con il quale si racconta ma è il messaggio che si trasmette, e parlando dei blogger ha affermato che “conosco dei Food blogger che frequentano gli orti per capire la differenza tra una patata di Cetica e una di Colfiorito: chi fa così fa un buon lavoro a prescindere da dove lo si pubblica”.
E a questo proposito proprio Stefano Tesi ha sostenuto che nel suo ruolo di giornalista, il problema non è “comunicare” e nemmeno “raccontare”, ma innanzitutto informare. Non importa come, se attraverso un twitter, un blog o una rivista, ma farlo con professionalità e indipendenza: “l’intervista –ha concluso Tesi- deve essere il frutto delle mie domande, non di uno sproloquio autoreferenziale dell’intervistato, come spesso si legge”.
Non poteva mancare infine un riferimento alle stategie farinettiane, “genio o venditore di tappeti?” è stata la domanda che ha diviso alcuni relatori.
Un contest per raccontare un piatto della Toscana
Sull’importanza del prodotto e della storia del territorio si è soffermato durante l’intervento conclusivo l’assessore Sara Nocentini: “Pensiamo – ha affermato – che i prodotti siano la chiave di lettura dei nostri territori: essere toscani vuol dire dare importanza al momento dello stare a tavola, al tempo che occorre per la preparazione dei piatti. Essere competitivi per la nostra Regione vuol dire rivolgersi a uomini e donne che vogliono scoprire qualcosa. Vetrina Toscana e la Settimana della Cultura ci hanno insegnato che si può fare un salto di qualità in questo processo se la comunicazione punta sulla specificità”.
Al temine, l'assessore ha sottolineato l'importanza di continuare a lavorare sugli intrecci tra i vari settori della cultura, creando contaminazioni positive. Inoltre ha rivendicato per gli stessi toscani l'importanza di conoscere e valorizzare la propria tradizione culinaria. “Per questo lanceremo un contest che coinvolga le persone, a raccontare attraverso un piatto la storia, la città, la zona della regione in cui si trovano. Con il materiale più rappresentativo verrà realizzato un ebook che racconti la Toscana, anche in vista di Expo2015”.
Grande successo sui social media per #vetrinatoscana, grazie anche ai molti blogger e giornalisti presenti in sala che hanno partecipato con commenti e Tweet in diretta.
I lavori della giornata erano stati aperti dai saluti di Enrico Ciabatti per Unioncamere Toscana e delle associazioni di categoria.
In Tv una nuova trasmissione dedicata ai Personaggi del Vino
A margine dei lavori Marcello Masi ha dato la notizia che presto partira sul Tg2 una trasmissione dedicata al vino. “Saranno 10 puntate –ha detto Masi ad INformaCIBO- dedicate ai vari territori e ai produttori di vino. Dietro un bicchiere di vino c’è un lavoro che dura 360 giorni l’anno e per questo racconteremo la storia dei produttori regione per regione. Per esempio –ha precisato Masi- in Abruzzo abbiamo scelto Valentini e l'azienda Masciarelli di Marina Cvetic mentre in Piemonte racconteremo la storia di Angelo Gaja e Carlin Petrini".
Saranno questi i primi "Personaggi del Vino" by Masi in Tv.
Ecco tutti i numeri di Vetrina Toscana: i ristoranti aderenti sono ad oggi 908, le botteghe sono 298 e i produttori 196 per un totale di 1402 punti sul territorio. Dalla messa online del nuovo sito, che ha semplificato molto l’iter di adesione e sottoscrizione del disciplinare, si è registrato un aumento di ben 411 unità. Altro dato positivo riguarda l’aumento del numero di ristoranti aderenti a Vetrina Toscana che sono stati riconfermati o sono entrati ex novo a far parte delle grandi guide nazionali. Dalla ricerca “Il turismo enogastronomico in Toscana tra tradizione e contemporaneità” di Confcommercio Toscana, Fipe Toscana e l’Ente Bilaterale del Turismo Toscano che ha avuto per campione 100 ristoranti aderenti, è emerso l’identikit del cliente di Vetrina Toscana: fascia d’età tra i 30 e i 50 anni, per lo più turista singolo o in coppia, sceglie nell’88 % dei casi il menù alla carta ed è disposto a spendere tra i 20 e i 40 euro a testa. Si tratta di clienti italiani per il 60% seguiti da Inglesi (8,93%), Tedeschi (8,02%) e Francesi (5,53%). Nel caso degli americani è fondamentale la presenza in sala del sommelier, se c’è i clienti Usa raddoppiano rispetto alla media.
Vetrina Toscana ha scelto di promuoversi organizzando eventi che abbiano per protagonisti i prodotti e il territorio dal quale provengono. Degustazioni, rassegne, cene a tema, cene nei musei, spettacoli, festival: da aprile 2013 sono stati oltre 480 gli eventi organizzati e ben 220 nell’anno in corso. La forza del progetto sta anche nella sua capacità di fare rete con altre manifestazioni, nelle città capoluogo di provincia come nei piccoli borghi. Tra queste non possiamo non citare: La Settimana della Cultura Coolt, Boccaccesca, Il Desco, le Ville Medicee, Arcobaleno d’Estate, le Notti dell’Archeologia, Food & Book fino ad eventi fuori regione come Casa Sanremo e il Salone del Gusto e Terra Madre di Torino. Una parola a parte merita il progetto sul Pesce Dimenticato per il quale sono stati organizzati 280 eventi coinvolgendo 180 ristoranti, 18 mense, 5 Consorzi e 6 Onlus per 1000 Kg di pesce consegnato, 11 istituti alberghieri aderenti per 825 alunni coinvolti. Da sottolineare, infatti, l’aspetto formativo del progetto che ha permesso di trasferire cultura con le iniziative nei musei e con vere e proprie lezioni nelle scuole di formazione (214 le ore di docenza svolte).
La comunicazione ha sostenuto il progetto con attività mirate. Da aprile 2013 sono state 1027 le uscite su carta stampata, 2187 gli articoli online, 2122 i servizi tv e 1025 quelli andati in onda in radio. Il tutto per una quantificazione economica pari a 8 milioni di euro. La comunicazione classica è andata di pari passo con quella sul sito ufficiale. Il portale www.vetrina.toscana.it ha registrato dalla messa online 250.000 visite, 200.000 visitatori unici, 350.000 pagine visualizzate. I visitatori sono per lo più italiani seguiti da Stati Uniti, Regno Unito e Germania. Vetrina Toscana è presente anche sui principali social network. La pagina Facebook ha 7700 fan e registra 300 like al giorno. Anche su Twitter si registrano andamenti positivi con circa 1900 followers attivi, che partecipano al dialogo in rete e creano coinvolgimento. Gli utenti interagiscono spesso con il profilo @VetrinaToscana facendo domande dirette per ricevere informazioni o consigli. Il profilo Instagram ha 465 followers e oltre 2mila like ricevuti. Infine, sul canale Youtube sono 100 i video caricati che registrano una media di 700 visualizzazioni/mese.
Questo il sito internet realizzato per conto della Regione Toscana – in collaborazione con Unioncamere e le associazioni di categoria – da Fondazione Sistema Toscana e messo online nell’aprile 2013: www.vetrina.toscana.it.
#vetrinatoscana
Facebook: https://www.facebook.com/pages/Vetrina-toscana/
Twitter: @VetrinaToscana
I partecipanti al dibattito di Vetrina Toscana Lab
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