Verso la grande finale del Campionato mondiale Cous Cous 2016
di Informacibo
Ultima Modifica: 21/09/2016
Da domani 22 settembre si incontreranno infatti gli chef di dieci nazioni diverse per la sfida al Campionato del Mondo del Cous Cous 2016 ma con un prologo questa sera di abbraccio solidaristico con Gino Strada, fondatore di Emergency, l’organizzazione indipendente italiana nata nel 1994 che si adopera che per offrire assistenza medico-chirurgica gratuita alle vittime dei conflitti armati, a chi soffre le conseguenze di guerre, fame, povertà o emarginazione, ai migranti e alle persone detenute. Salirà sul palco della rassegna alle ore 22:30, intervistato dal giornalista Gianluigi Nuzzi.
Con loro ci sarà Filippo La Mantia, con il quale Strada ha un rapporto di amicizia di lunga data. Si parlerà di immigrazione, Sicilia, profughi, sbarchi, guerra, impegno umanitario e integrazione fra popoli.
Il pubblico partecipa alla giuria popolare acquistando il relativo ticket per assaggiare tutte le ricette e votare con palette numerate.
A condurre gli appuntamenti la showgirl Eliana Chiavetta e lo chef italo-americano Andy Luotto.
Sarà Luis Miguel, in arte chef Kitaba a rappresentare l’Angola. E’ uno degli chef emergenti più importanti dell’Africa. Nel suo Paese è una celebrità, perché conduce un programma in onda su TPA, la tv nazionale angolana, una rubrica di cucina intitolata ‘Paladares Mil’. E’ stato anche cuoco personale di diversi rappresentanti di governo. Chef ufficiale del padiglione dell’Angola all’Expo Milano 2015 dove ha spopolato con il suo gelato al baobab. La sua cucina parte dalle proprie radici regionali ed etniche, si è evoluta nel corso dei secoli sfruttando appieno anche le influenze di altre culture gastronomiche, in particolare di quelle portoghesi, brasiliane e italiane (per pasta e polenta).
Per il Perù a San Vito Lo Capo ci sarà Rafael Rodriguez. Ha collaborato con grandi chef come Luigi Pomata e Roberto Andreoni e stretto grandi amicizie con Pino Cuttaia, Luca Mozzaniga, Giancarlo Morelli e Giovanni Cattaneo. Oggi è consulente gastronomico per importanti alberghi e ristoranti in Italia, attualmente ai ristoranti Timè e Daniel, Ikea Gourmet e collabora con il ristorante Hotel Griso a Lecco.
Per la Francia in gara ci sarà Mohammed Herbi, chef e patron del ristorante Le Grain de Folie, nel cuore della campagna fiamminga a nord della Francia, a 30 km di distanza da Lille che gestisce con la moglie Selma. Il locale, che propone in carta diversi cous cous, è la sintesi perfetta delle passioni della coppia: la cucina, l’equitazione e il restauro.
Ron e Leetal Arazi, al timone del ristorante newyorkese NYShuk (New York Shuk), rappresenteranno l’Israele. I due chef, coppia anche nella vita, sono promotori della tradizione culinaria mediorientale ed ebraica sefardita. Fieri della lavorazione a mano della semola, secondo le antiche tradizioni tramandate dalle loro comunità, con la loro cucina vogliono far conoscere e valorizzare i cibi che fanno parte della loro cultura gastronomica.
Per la Tunisia in gara ci sarà Nabil Bakouss, che lavora al ristorante Joia a Porta Venezia, a Milano, del grande chef di origini svizzere Pietro Leemann, premiato con una stella Michelin dal 1996. Il ristorante propone alta cucina vegetariana secondo la filosofia di Leemann all’insegna di una alimentazione sana come stile di vita e del concetto che il cibo è nutrimento per il corpo, per la mente e per la psiche.
Per gli Stati Uniti parteciperà Mary Sue Milliken, ambasciatrice di una cucina messicana moderna, che fa parte dell’American chef corps, la delegazione di chef selezionati dal Dipartimento di Stato Americano che si adopera per utilizzare il cibo come ulteriore strumento nelle relazioni diplomatiche con gli altri Paesi. Mary Sue, alla guida dei Border Grill Restaurants a Santa Monica, nel centro di Los Angeles e a Las Vegas, è anche co-autrice di cinque libri di cucina. Con lei in squadra c’è Bob Blumer, l’artista culinario autore e conduttore delle serie televisive americane Surreal Gourmet e Glutton for Punishment e conduttore di World’s Weirdest Restaurants.
In gara per la Palestina George Suheil Srour, executive chef al ristorante Hareer, all’interno del Jala Food Company Beit Jala, il maggiore business club privato ed esclusivo a Ramallah che offre servizi di alta qualità per il benessere e il tempo libero di grandi imprenditori e business men. Con lui in squadra Elias Bassous, chef de partie al Jacir Palace Hotel, un lussuoso hotel 5 stelle nel cuore di Betlemme.
Sarà la giovane chef El Aafyouny Ouafaa che lavora all’hotel Danieli di Venezia, un albergo Luxury Collection a pochi passi da piazza San Marco a rappresentare il Marocco.
Il programma del Cous Cous Fest, che si chiude domenica prossima 25 settembre, e in questi giorni prosegue con show cooking, incontri, talk show, grandi concerti gratuiti.
Venerdì 23 settembre alle ore 22.30, in Piazza Santuario
Interverrà al talk show: Café Le Cous Cous condotto da Marzia Roncacci, giornalista del Tg2, per presentare le case history di eccellenze del turismo per promuovere il territorio: cibo, eventi, sagre, corsi di cucina, arte per incentivare sinergie tra aziende al fine di offrire nuovi spunti e opportunità a un turismo sempre più interessato all’enogastronomia. Tra queste il Cous Cous Fest, uno studio condotto dal Prof. Ruisi dell’Università di Palermo.
Parteciperanno gli chef Giancarlo Morelli, Claudio Sadler e Filippo La Mantia e le food blogger Chiara Maci e Sonia Peronaci.
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