Veronafiere spa, Maurizio Danese confermato presidente
Per la fiera che organizza Vinitaly un fatturato in crescita: 92 milioni di euro (+7,8%)
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 10/05/2019
L’assemblea dei soci di Veronafiere Spa, che organizza Vinitaly, ha confermato all’unanimità Maurizio Danese alla presidenza per il prossimo triennio e ha nominato i membri del nuovo consiglio di amministrazione: Barbara Blasevich, Matteo Gelmetti, Giovanni Maccagnani e Daniele Salvagno.
“Desidero ringraziare i soci per avermi rinnovato la fiducia alla guida di Veronafiere, tra i più importanti player fieristici europei e driver economico primario per il nostro territorio” ha dichiarato Danese. “Insieme – ha aggiunto – abbiamo realizzato una prima fase di evoluzione inaugurata con la trasformazione in Spa nel 2016 e che si concluderà nella prossima assemblea con l’aumento di capitale”.
Le quote dell’attuale compagine societaria di Veronafiere spa
Comune di Verona (39,666%), Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (24,190%), Camera di Commercio di Verona (13,045%), Società Cattolica di Assicurazioni (7,108%), Banco BPM Spa (7,042%), Agenzia Veneta per l’Innovazione nel Settore Primario (5,404%), Provincia di Verona (1,408%), Intesa Sanpaolo Spa (1,081%), Banca Veronese Cooperativo di Concamarise (0,705%), Immobiliare Magazzini Srl (0,189%) e Regione Veneto (0,162%).
Rivoluzione digitale e lancio di nuove manifestazioni e la newco VeronaFiere e Parma
Danese ha ricordato che “sono stati tre anni e mezzo ad alta intensità in cui abbiamo lavorato per aumentare competitività e redditività attraverso passaggi fondamentali come la trasformazione in Spa, l’avvio della rivoluzione digitale di tutte le attività, il lancio di nuove manifestazioni e della newco di Veronefiere e Fiere di Parma”.
Danese: “potenziato il radicamento all’estero”
“Sul fronte dell’internazionalizzazione – ha continuato il presidente- è stato potenziato il radicamento all’estero con il debutto di Wine South America in Brasile, l’apertura di una sede diretta di Veronafiere a Shanghai e la creazione della piattaforma di promozione multicanale Wine To Asia con un partner cinese. Infine, abbiamo rafforzato la nostra società di servizi attraverso l’acquisizione nel 2019 di due storiche e collaudate aziende del settore degli allestimenti, Eurotend Spa e Int.Ex Spa, conosciuta con il brand Dumas, generando un notevole incremento del valore della produzione e della capacità di operare a livello internazionale”.
Il commento del direttore generale Giovanni Mantovani
“L’industria fieristica – ha affermato Mantovani – si sta evolvendo nelle modalità di proporsi, sta crescendo nei paesi emergenti e nelle economie 4.0. La Fiera di Verona ad oggi ha posto le basi per competere in questo scenario e attraverso il nuovo piano industriale si è data l’obiettivo di tradurre le sfide poste dalle attuali dinamiche di mercato in linee guida capaci di indirizzare efficacemente le scelte del Gruppo e rafforzarne il posizionamento globale”.
Nel 2018 le rassegne di Veronafiere hanno raggiunto 1.310.774 visitatori
Il fatturato di Veronafiere 2018 è stato di 92,8 milioni di euro di bilancio consolidato, in crescita del 7,9% sul 2017 e un piano industriale 2019-2022 che prevede 105 milioni di investimenti.
Nel 2018 le rassegne di Veronafiere hanno raggiunto 1.310.774 visitatori, dei quali 209.324 esteri (16% del totale); 13.967 espositori, di cui 2.707 stranieri (19,4% del totale); 738.187 i metri quadrati venduti. Le manifestazioni a carattere internazionale organizzate in Italia hanno fatto segnare una media del 37% di visitatori esteri e del 40% di espositori stranieri.
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