L’arte del Vermouth incontra l’alta cucina
Serata evento da Deg Ristorante: la cultura del vino aromatizzato, in purezza e in miscelazione, si sposa con i piatti di Stefano De Gregorio
di Simone Pazzano
Ultima Modifica: 11/03/2024
Un prodotto simbolo dell’aperitivo italiano valorizzato dalla creatività di chef e bartender, un intero menu di food pairing da gustare e tante storie da scoprire tra cibo e cultura. Sono questi gli ingredienti della prima cena futurista in programma il 26 marzo da Deg Ristorante, a Busto Arsizio. Una serata speciale che sarà dedicata all’eleganza del Vermouth, ingrediente pregiato sia in miscelazione che in ricette d’alta cucina. A dimostrarlo al palato dei partecipanti saranno Stefano De Gregorio, chef padrone di casa e i bartender di Bar Is The Name, cocktail bar d’autore di Busto Arsizio, eletto tra i top 10 Bar rivelazione del 2023 in Italia.
Una serata all’insegna della scoperta
Lo chef Stefano De Gregorio, noto per le sue vittorie al Cous Cous Fest 2015 e al Girotonno 2019, e per l’apertura del suo ristorante nell’autunno del 2023, ha ideato per l’occasione quattro piatti esclusivi. Un menu pensato per esaltare le caratteristiche e la versatilità del Vermouth, tra i simboli dell’aperitivo all’italiana. Così come il team di Bar is the Name avrà il compito di deliziare gli ospiti con cocktail inediti, esaltando i profili aromatici del Vermouth attraverso la loro abilità nella miscelazione.
Questo il menu della cena:
- Uovo, seppia, bottarga
In abbinamento: Vermut Dry in purezza - Yakitori di vitello, teriyaki, cipolla croccante
In abbinamento: Alloro Mahnattan - Ceviche di tonno rosso
In abbinamento : Genmaicha Vermouth - Mascarpone, vermut, cacao e zafferano
In abbinamento: Tiramisù allo zafferano
ph. Armida Curti
Il Vermouth: una tradizione ricca di storia e gusto
Con le sue radici che affondano nel lontano XVIII secolo a Torino, il Vermouth è molto più di un semplice ingrediente per cocktail. Evolvendosi nel tempo soprattutto grazie alla passione di artigiani e innovatori, questa bevanda è diventata un simbolo di convivialità e raffinatezza.
L’origine risale al 1786 e il nome deriva dal tedesco “wermut“, che significa “assenzio”, in riferimento all’Artemisia absinthium, una pianta fondamentale per la sua preparazione. È stato riconosciuto come prodotto agroalimentare tradizionale italiano e dal 2017 il Vermut di Torino (o Vermouth di Torino) è un’indicazione geografica registrata.
Il vermouth si produce a partire da una base di vino bianco o rosso, aromatizzato con erbe e spezie. Le tipologie più comuni sono il Vermouth Secco (dry) e il Vermouth Dolce. Il primo è noto proprio per essere secco e floreale, mentre il secondo può presentare aromi di vaniglia, spezie ed erbe, che lo rendono perfetto per cocktail con liquori scuri come whisky e brandy. Chi volesse approfondire l’argomento per arrivare preparato alla serata-evento può leggere il libro Il Vermouth di Torino. Storia e produzione del più famoso vino aromatizzato, di Fulvio Piccinino.
L’appuntamento del 26 marzo promette di essere quindi un viaggio attraverso i sensi, che celebra il Vermouth in tutte le sue forme, dall’alta cucina alla mixology d’autore. Un evento da segnare in agenda perché la serata è un’occasione per arricchire il proprio palato e le proprie conoscenze, in compagnia di veri maestri del settore.
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