Vacanze, il 63% non spenderà più di 1.000 euro a persona
L’80% di coloro che partiranno non si concederà più di due settimane di ferie, secondo l' Osservatorio di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 01/07/2019
In questa estate avremo ogni mese una lunga serie di analisi che certificherà l’andamento turistico in entrata e uscita in Italia.
A monitorare i trend delle vacanze sarà l’ Osservatorio mensile di Findomestic, realizzato in collaborazione con Doxa.
Ed ecco il report di questo mese: -località di mare +città d’arte
Sempre più italiani decidono di trascorrere le vacanze fuori dai confini nazionali soprattutto in un Paese europeo, così come scelgono meno le località di mare a beneficio di città d’arte e viaggi itineranti. L’80% del campione non può concedersi più di due settimane di vacanza e la metà di questi non va oltre una settimana (39% degli intervistati). In compenso cresce la quota di italiani che trascorrerà un periodo di villeggiatura superiore ai 15 giorni: quasi un italiano su cinque (19,5%) rispetto al 16% dello scorso anno.
Questa è la fotografia scattata dalla prima analisi del nuovo Osservatorio di Findomestic/Doxa.
Dall’Osservatorio emerge anche che per questa estate il 65% degli intervistati ha programmato una vacanza mentre il 15% dovrà rinunciare soprattutto per problemi economici (53%). L’80% di coloro che partiranno non si concederà più di due settimane di ferie.
Gli italiani sempre meno “stanziali”
Secondo lo studio della società di credito al consumo del Gruppo BNP Paribas negli ultimi tre anni è diminuito progressivamente il numero di italiani che scelgono di trascorrere le agognate ferie lungo la penisola: erano il 58% nel 2017 e quest’anno sono il 50%.
Tutto a vantaggio dei Paesi UE graditi ormai da quasi un quarto degli italiani (23%). Le vacanze degli italiani sono sempre meno stanziali: il mare pur rimanendo la meta preferita, vede calare le preferenze dal 65% dell’anno scorso al 59%. Parallelamente chi sceglie un viaggio itinerante aumenta dal 10% del 2017 al 14% di quest’anno, mentre le città d’arte sfiorano il 10% dei consensi. Invariata, rispetto allo scorso anno, la quota di coloro che non hanno ancora deciso la meta della propria vacanza (16%).
La sensazione prevalente degli intervistati è che si spenderà tanto quanto l’anno precedente (53%)
E se il 14% è convinto di abbassare la propria soglia di spesa (nel 2018 quanti pensavano di spendere meno erano il 19%), più di un quarto dei vacanzieri italiani (26,5%) prevede, invece, di spendere più dell’anno passato. Tra questi, quasi il 70% si dichiara pronto a spendere dal 10% (24,4% delle risposte) al 30% (45,3% dei rispondenti) in più rispetto al 2018. Il 16,4% è disposto ad alzare il budget fino al 50%. C’è, infine, un 9% del campione che mette in preventivo per le vacanze un esborso tra il 70% e il 100% superiore a quello dell’anno scorso. La maggioranza (63%) di chi si concederà una vacanza non riesce a sostenere una spesa superiore ai 1.000 euro a persona e una buona metà di essi non supera i 500 (33%). Il 17,3% spenderà, invece, fino a 1.500€, mentre solo il 13,6% si spingerà oltre la soglia dei 2.000€.
Trend in crescita per le prenotazioni della vacanza via internet
L’Osservatorio Findomestic rileva anche quest’anno un trend in crescita per le prenotazioni via internet: il 42% lo fa attraverso siti dedicati come Booking.com, Tripadvisor e Airbnb, sempre più numerosi quelli che lo fanno attraverso il sito della struttura (dal 13% del 2018 al 17% di quest’anno) mentre le agenzie di viaggio online si attestano intorno al 10%, più o meno lo stesso share di utilizzo vantato dalle agenzie viaggi su strada.
Circa poi le strutture preferite, gli italiani dichiarano di prediligere la sistemazione in hotel: la percentuale di chi opta per questa soluzione sale al 34% dal 31% del 2018. Mentre nello specifico un italiano su cinque (19%) affitterà una casa, il 10% soggiornerà in un villaggio turistico (erano il 12% lo scorso anno) e oltre il 12% sceglierà un b&b, un ostello o una pensione. Sette su cento sfrutteranno la seconda casa, un ulteriore 7% alloggerà presso l’abitazione di amici e parenti mentre il 4% preferisce il campeggio o il camper.
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