UnPOxExPO2015 Atto I: lungo il fiume Po attese 500.000 visitatori e turisti
di Informacibo
Ultima Modifica: 28/01/2015
Piacenza 28 gennaio 2015. 3 mesi all’inaugurazione di Expo Milano 2015. Il progetto di area vasta UnPOxExPO2015, nata da un'idea di Giampietro Comolli, ha chiuso la prima fase di attrazione dall’estero durata quasi tre anni.
Un primo risultato è stato raggiunto: lungo il fiume Po sono attese circa 500.000 visitatori e turisti nell’arco dei 6/8 mesi. 25 operatori turistici nazionali e 40 Partner Ambassador esteri hanno contribuito a diffondere in sedi prestigiose il progetto e a distribuire i pacchetti turistici, oltre ai 50.000 manager di multinazionali che si sono prodigati nella diffusione di pacchetti e nell’acquisto di viaggi in Italia.
Molti saranno in Italia già ad Aprile. L’idea vincente di UnPOxExPO è stato quello di offrire “percorsi tematici” brevi e intensi, emozionali e di esperienza, non solo pernotti, ma anche visite guidate in cantine, assaggi e formazione. Esperienze didattiche in caseifici, pastifici, pasticcerie e salumifici…..addirittura acquistare legumi, ortaggi, verdure, frutta, nocciole raccolte direttamente da soli, turista per turista, nel campo coltivato.
Il pomodoro rimane il Re del condimento per spaghetti, pasta, pizza, ragù: parole magiche nei ristoranti italiani del mondo, come dimostra il successo della kermesse internazionale di INformaCIBO, Mangiare all'Italiana verso l'Expo.
Oggi, finalmente, tutti pensano ai territori produttivi, alle imprese restate a casa per i costi alti di una vetrina, che resta solo una grande esposizione. Franciacorta si è aggiudicato il bando dei brindisi; Leonardo Soldati e Veronelli saranno i maestri guida di molti percorsi; il parco tecnologico di Lodi punta sulla denuncia del falso made in Italy a tavola perché è l’occasione per diffondere ma anche far toccare con mano “il vero”.
I distretti del fiume Po, come piacerebbe a Soldati chiamarli, si sono già attivati da 4 anni su temi di alimentazione e cucina, puntando su un elenco Leader di luoghi e prodotti. Il diffuso patrimonio locale va sintetizzato per essere capito, i “plus” trascinano poi altri gioielli e eccellenze. Le grandi città del fiume hanno investito in grandi progetti dentro le mura domestiche per lasciare una eredità post Expo. Questo è il beneficio ai territori che può offrire Expo e una sinergia fra imprese privati e enti pubblici. Torino punta sui dolci, cioccolato, Sindone e sport non agonistico; Piacenza su castelli storici, la cucina con il pomodoro, la conservazione del cibo; Parma trasforma il centro in un “Cibus” teatro, Reggio Emilia fa diventare la stazione ferroviaria Mediopadana lo snodo-attrattivo del territorio con 1 mil/€ investiti, Mantova su letteratura, storia, melone e piramide alimentare; Venezia e il Veneto sul valore globale dell’acqua, l’architettura, le grandi ville venete della riviera del Brenta; il DeltaPo unito punta su navigazione, bici, escursioni, pesca e cucina di fiume.
UnPOxExPO ha lanciato altri due distretti: pacchetti-percorsi delle Passioni automobilistiche per Maserati, Ferrari, Ducati e Lamborghini lungo la via Emilia; l’altro parla di Terme e Benessere a Acqui Terme, Abano e Salsomaggiore, legando l’architettura Liberty con il relax terapeutico, il coadiuvante buongusto di una alimentazione curata ma ricca di sapori, dal dolce al salato, dall’amaro all’acidulo per soddisfare tutti i gusti.
Grazie ai Partner operativi: Consiglio d’Europa, Aikal, Unaie-italiani all’estero, Globus et Locus, Filitalia, Gt Fondazione, Wayto.it e tutti i 120 To e agenzie sparse per il mondo che hanno promosso i pacchetti turistici del grande fiume Po.
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