Una serata con i Lambruschi di Sorbara in versione Expo Milano - InformaCibo

Una serata con i Lambruschi di Sorbara in versione Expo Milano

di Informacibo

Ultima Modifica: 07/06/2015

Milano Expo 2015. L’Emilia Romagna e Modena: culla del Lambrusco.
L’Emilia Romagna e l’Alta Ristorazione: Marta Pulini (che insieme a  Massimo Bottura ha dato vita alla Franceschetta 58 a Modena).

Ma nell’anno dell’Expo la cultura del lambrusco e la buona cucina di Marta da Modena si sono spostati  a Milano per offrire ai gourmet della capitale lombarda, il Lambrusco, simbolo dell’enologia emiliana insieme alle  numerose suggestioni gastronomiche.
 
Ed è’ stato proprio il Lambrusco di Sorbara, un vino che si muove con disinvoltura tra i più disparati piatti, il grande protagonista di una cena da Marta, la grande chef che, nel periodo di Expo, al locale modenese di  Via Vignolese 58, unisce quello aperto di recente in zona Magenta a  Milano.

Nei calici di questa vernice milanese abbiamo potuto gustare i lambruschi DOP di blasonate  etichette (hanno ricevuto nel 2015 i Tre Bicchieri del Gambero Rosso): “Premium” della cantina Cleto Chiarli di Modena, “Radice” della  Cantina Paltrinieri di Sorbara, “Rimosso” della cantina della Volta di Bomporto e “Omaggio a Gino Friedmann 2013” della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara.

E' stata una speciale serata a cura del Consorzio Lambruschi Modenesi e delle amministrazioni comunali di Bomporto e Sorbara  alla presenza di giornalisti, imprenditori vitivinicoli, parlamentari e amministratori locali dove abbiamo incontrato, tra gli altri, Gian Carlo Muzzarelli,  Sindaco di Modena,  Ada Lucia De Cesaris, Vice Sindaco e Assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Stefano Vaccari, Senatore modenese e membro della Commissione ambiente e territorio, Alberto Borghi, Sindaco del Comune di Bomporto,.
Non poteva mancare il critico Camillo Langone, che ha scritto l’Elogio del Lambrusco e che non dimentica mai di ripetere  “che sogna il Lambrusco anche di notte”.

Erano inoltre presenti anche una schiera di amministratori pubblici che Sandro Cavicchioli della storica Cantina Cavicchioli (suo il vino che ha fatto da apripista della serata) ha apertamente elogiato questi amministratori (cosa rara in questi tempi per i politici nostrani!) per aver contribuito a valorizzare e promuovere, insieme ai produttori del Lambrusco, i vini e l’intero territorio modenese.
 
E proprio ai piatti del territorio hanno fatto riferimento le ricette presentate da Marta, nota per aver divulgato le tradizioni della cucina italiana nel Mondo (è stata insignita nel 1991 di “Miglior chef italiano in America” e lavorato nei prestigiosi ristoranti “Bice” di Parigi e New York): “Maccheroni al torcio con ragù di coniglio al rismarino” abbinato al vino “Radice” della  Cantina Paltrinieri di Sorbara; “Sarde a beccafico con inasalata agrodolce di cavolfiore, crostini all’origano, uvetta e pinoli” abbinato al vino “Premium” della cantina Cleto Chiarli di Modena; “Moscardini affogati con fregola sarda” abbinata al vino  “Rimosso” della cantina della Volta di Bomporto. 
E, dulcis in fundo, i passatelli al posto del dolce? Ebbene sì! “Un bel brodo –dice Marta- che aiuta la digestione, con un rassicurante passatello in odore di infanzia e focolare domestico, dal nome semplicissimo: “Tazzina di passatelli in brodo”.
Qui per l’abbinamento è stato scelto il vino “Friedmann 2013” della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara che ha un record: è l’unica Cantina Sociale dell’Emilia Romagna a guadagnarsi il Tre Bicchieri del Gambero Rosso assegnato proprio al Lambrusco di Sorbara Secco Omaggio a Gino Friedmann 2013, fiore all’occhiello di questa importante realtà vitivinicola. Una dimostrazione concreta che anche le cantine cooperative possono arrivare a produrre grandi eccellenze enologiche valorizzando il lavoro di tanti piccoli produttori agricoli.
Il  vino che noi di INformaCIBO abbiamo degustato  insieme a Eleonora Rossi, responsabile commerciale della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara, è risultato di alto pregio, dalla schiuma vivace, dal  gradevole profumo che varia dal fruttato al floreale, con un gusto fresco e fragrante tipico dei lambruschi di Sorbara.
 

 Eleonora Rossi e Marco Veroni, consigliere della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara

Eleonora Rossi ci parla della Cantina Sociale di Carpi e Sorbara 
Questa Cantina Sociale,  associata a Confcooperative, conta 1.200 soci, lavora 450mila quintali di uva all’anno e sviluppa un fatturato vicino ai 28 milioni di euro per un totale di 2 milioni e trecentomila bottiglie prodotte.
Attualmente la Cantina possiede 6 stabilimenti, tra i quali, 5 di pigiatura e 1 di imbottigliamento: Carpi (Mo), Concordia (Mo), Poggio Rusco (Mn), Rio Saliceto (Re), Sorbara (Mo), Bazzano (BO).
 
Una Cantina ben inserita nel mercato globale: il Messico è in vetta nell’export, seguito da Giappone, Stati Uniti e dall’Europa (Spagna, Francia, Germania, Polonia, Inghilterra).
“Da poco più di un mese –precisa Eleonora Rossi- siamo sbarcati in Svezia e durante l’Expo saremo con tre nostri vini all’interno dell’Enoteca regionale dell’Emilia Romagna”.
La produzione vinicola della Cantina si basa sui Lambruschi: Sorbara, Salamino, Maestri, Marani, Viadanese e sul Pignoletto, ma una parte importante del successo dell’azienda, soprattutto per quello che riguarda il vino sfuso, è legato anche al cosiddetto Vino Rossissimo che si ottiene dalle uve Ancellotta.

I successi con l’alta ristorazione e l’Horeca  pone questa Cantina tra le eccellenze dell’Emilia Romagna tanto che  proprio in questi giorni, afferma Eleonora Rossi “il nostro Vice Presidente Carlo Piccinini si trova a Toronto a presentare  il Tre Bicchieri Gambero Rosso “Omaggio a Gino Friedmann 2013”.

Il Lambrusco di Sorbara DOP appartiene alla linea Superior della cantina modenese e rappresenta un “omaggio” a Gino Friedmann, discendente di un’influente famiglia israelita, che prima dell’unità d’Italia aveva consolidato una vasta proprietà terriera sui latifondi dell’Abbazia di Nonantola e pioniere della vitivinicoltura cooperativa. Nel 1913, infatti, Friedmann fondò la Cantina sociale di Nonantola, rimasta attiva fino al 1998 quando i soci sono confluiti nella Cantina di Sorbara.
 

Alberto Paltrinieri illustra le caratteristiche del vino della "Cantina Paltrinieri", sullo sfondo la chef Marta

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Capo Redattore