Un contrassegno anti-frode per garantire Olio extravergine 100% italiano
di Informacibo
Ultima Modifica: 16/02/2016
Roma febbraio 2016. Arriva un “super contrassegno” per difendere l’olio di oliva extravergine di alta qualità 100% italiano.
L’annuncio è stato dato a Roma dal Consorzio nazionale degli olivicoltori che, con l’appoggio di Confederazione italiana agricoltori e Poligrafico e Zecca dello Stato.
E' stato infatti elaborato un particolare contrassegno molto simile a quello utilizzato per il vino, a garanzia della tracciabilità del prodotto.
"L'olio extravergine d'oliva di qualità è un fiore all'occhiello della nostra agricoltura – ha detto alla stampa il presidente della Cia, Dino Scanavino -, un comparto che impatta fortemente sull'economia e sul tessuto sociale di vaste aree del Paese, con oltre 700 mila aziende attive". "L'olio d'oliva – aggiunge Scanavino – paga oltremisura una reputazione minata, nell'immaginario collettivo, da vicende come le truffe e le sofisticazioni".
"Siamo pronti – afferma Gennaro Sicolo, presidente del Cno-Consorzio nazionale degli olivicoltori- a immettere il primo milione di bottiglie in distribuzione. Il progetto è teso a premiare quell'olio italiano che risponde ad alcuni parametri distintivi".
"Grazie all'esperienza maturata nel tempo in ambito stampa di sicurezza integrata a sistemi ICT, abbiamo sviluppato questa efficace garanzia di controllo e tracciatura che segue l'intero processo e supporta tutta la filiera produttivo-distributiva", osserva Paolo Aielli, AD dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. "Il sistema – spiega Aielli- si basa su tre pilastri: Stampa di sicurezza per il riconoscimento del prodotto a tutela dalla contraffazione; tracciabilità mediante sistema informativo (QR code); numerazione univoca presente sui contrassegni che, unita al codice di controllo, consente di conservare traccia della storia del prodotto etichettato”.
"Questo progetto – ha commentato il direttore di Qualivita, Mauro Rosati – peraltro come altri che vanno nella stessa direzione, è senza dubbio la strada da percorrere per garantire la specificità del prodotto, sia sul mercato interno che sui mercati internazionali. Sono però convinto che bisogna fare un'ulteriore passo in avanti e realizzare un vero progetto di sistema a carattere pubblico che possa dare una garanzia più efficace sulla tracciabilità dei prodotti agroalimentari italiani visto che anche le moderne tecnologie ci possono dare una mano".
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