UE-Cina: accordo per la tutela delle eccellenze Dop e Igp
Con 26 denominazioni presenti nel mercato cinese l'Italia è il paese più rappresentato nell'accordo. Baldrighi (Origin Italia): «Risultato importante grazie anche al contributo dei Consorzi di Tutela»
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 17/09/2020
L’Unione Europea e la Cina hanno firmato un accordo bilaterale per proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e 100 indicazioni geografiche cinesi nell’UE. L’accordo, inizialmente concluso nel novembre 2019 (leggere Informacibo), dovrebbe generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti. Esso è il segno della volontà dell’UE e della Cina di tener fede all’impegno assunto in occasione dei precedenti vertici UE-Cina e di aderire alle norme internazionali come base per le relazioni commerciali.
I prodotti italiani inseriti nell’accordo UE-Cina
Aceto balsamico di Modena Igp, Asiago Dop, Asti Dop, Barbaresco Dop, Bardolino superiore Dop, Barolo Dop, Brachetto d’Acqui Dop, Bresaola della Valtellina Igp, Brunello di Montalcino Dop, Chianti Dop, Conegliano-Valdobbiadene Prosecco Dop, Dolcetto d’Alba Dop, Franciacorta Dop, Gorgonzola Dop, Grana Padano Dop, Grappa IG, Montepulciano d’Abruzzo Dop, Mozzarella di Bufala Campana Dop, Parmigiano Reggiano Dop, Pecorino Romano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Prosciutto di San Daniele Dop, Soave Dop, Taleggio Dop, Toscano Igp, Vino Nobile di Montepulciano Dop.
Janusz Wojciechowski, Commissario per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale
“Sono orgoglioso dell’ulteriore passo avanti compiuto verso l’entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina. I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello UE che a livello mondiale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione. Questo accordo darà un contributo in tal senso, e allo stesso tempo rafforzerà le nostre relazioni commerciali, a beneficio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti”.
Il mercato cinese presenta un elevato potenziale di crescita per i prodotti alimentari e le bevande europei. Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’UE, raggiungendo 14,5 miliardi di euro, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Inoltre, grazie a questo accordo, i consumatori europei potranno scoprire le vere specialità cinesi.
Dopo la firma e l’approvazione del Parlamento europeo, l’accordo sarà adottato ufficialmente dal Consiglio e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2021.
Il commento di Cesare Baldrighi presidente di Origin Italia, l’Associazione Italiana Consorzi Indicazioni Geografiche
“La tutela in Cina di 100 DOP europee, con l’accordo siglato tra il Paese asiatico e l’UE, rappresenta un risultato importante e significativo raggiunto anche grazie al lavoro e alle relazioni in ambito internazionale portato avanti da tutto il sistema istituzionale europeo ed italiano, cui va il nostro ringraziamento. In questi anni anche Origin Italia e molti dei Consorzi di Tutela associati -ha commentoto Cesare Baldrighi presidente di Origin Italia- si sono prodigati per la promozione del sistema delle DOP IGP in Cina attraverso la realizzazione di progetti ed iniziative che sono rivelati importanti per il raggiungimento degli obiettivi. Con 26 denominazioni presenti nel mercato cinese l’Italia è il paese più rappresentato e dal 2021, dopo l’approvazione dell’accordo da parte del Parlamento europeo, questi prodotti italiani che si distinguono da sempre per qualità e territorialità potranno avere una presenza più tutelata ed evidente. Il nostro auspicio è che attraverso il Piano dell’Export si possano supportare importanti progetti di internazionalizzazione per sostenere l’apertura del mercato asiatico”.
Ue-Cina: Un primo accordo si era concluso nel novembre 2019
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