Tuttofood e Cibus: scintille tra Corrado Peraboni e Luigi Scordamaglia al Forum del Sole 24 Ore
di Informacibo
Ultima Modifica: 29/06/2016
Milano giugno 2016. Correva l'anno 2009 quando Fiere di Parma (proprietaria del marchio Cibus) e Fiera Milano (proprietaria del marchio Tuttofood), firmarono un protocollo d'intesa tra le due società con l'obiettivo di semplificare il quadro fieristico nazionale nel settore agroalimentare ed evitare dannose duplicazioni nel rispetto dei reali interessi dell'utenza industriale e del sistema fieristico nazionale.
Da tempo questo coordinamento fieristico tra Parma e Milano è saltato e ognuno punta a far emergere le proprie rispettive posizioni e interessi.
Le divergenze tra "Tuttofood" (rassegna alimentare milanese) e "Cibus" (rassegna alimentare made in Parma) sono venute finalmente a galla lo scorso 28 giugno al quarto Forum “Food & Made in Italy” promosso dal Sole 24 Ore durante la prima tavola rotonda che aveva per tema l’internazionalizzazione del Food in Italy e la sua promozione, alla quale hanno partecipato Corrado Peraboni, Amministratore Delegato Fiera Milano, Luigi Pio Scordamaglia, Presidente Federalimentare, Mattia Dalla Costa, Avvocato-Rechtsanwalt, CBA Studio Legale e Tributario, Consigliere Camera di Commercio Italo-Tedesca e Maurizio Danese, Presidente Veronafiere.
Se non si può parlare di uno “scontro” vero e proprio, certamente alcune scintille sono scoccate tra Corrado Peraboni, Amministratore Delegato Fiera Milano e Luigi Pio Scordamaglia, Presidente Federalimentare (e comproprietaria del marchio Cibus con Fiere di Parma), davanti al numeroso pubblico e al moderatore dell'incontro il caporedattore di Impresa & Territori del Sole 24 Ore, Lello Naso.
Peraboni ha rimproverato a Scordamaglia e ai vertici di Cibus di «aver rotto l’alternanza biennale con Tuttofood decidendo di fare Cibus tutti gli anni».
Infatti Cibus si è svolta quest'anno e si prepara per l'edizione del 2017 con il nome di Cibus Connect annunciato durante l'ultimo Cibus dall'ad di Fiere di Parma, Antonio Cellie, con queste parole: “l'edizione numero uno di Cibus Connect si svolgerà il 12 e 13 aprile 2017 quando finisce Vinitaly, così possiamo ottimizzare l'incoming dal mondo creando in un'unica settimana il meglio del cibo e wine italiano". "Questo format degli anni dispari – aveva affermato Cellie – è conforme alle esigenze delle aziende alimentari. Queste aziende negli anni dispari hanno fatto già un grande investimento per la fiera di Anuga a Colonia. Quindi vogliono un evento dedicato solo al made in Italy in Italia e lo vogliono con un format leggero ispirato al modello della fiera olandese del private label Plma, quindi con le aziende che non possono avere stand ma localizzarsi su spazi modulari tipo desk. In più offriamo alle aziende la possibilità di una vip lounge dove possono ricevere ospiti e far cucinare per loro. Semplifichiamo la vita alle aziende senza limitare la possibilità di ricevere ospiti. Tutto questo si farà nei padiglioni all'ingresso Ovest di Fiere di Parma".
Questa la posizione di Fiere di Parma fatta propria da Scordamaglia che ha rimarcato le peculiarità e la storia di Cibus affermando anche che «non rinuncerò mai come azienda a partecipare all’Anuga di Colonia, vera Fiera internazionale, mentre nessuno può smentire il fatto che Cibus vede riunito a Parma tutto il meglio del made in Italy alimentare e ha lo scopo di sostenere le imprese italiane».
Non poteva mancare la decisa replica di Corrado Peraboni: «solo Milano è la vera Fiera internazionale dell'alimentazione, come già facciamo con successo nel mobile, e per questo abbiamo fatto una alleanza con la Fiera di Verona che sarà presente con i vini al nostro Tuttofood che si svolgerà dall'8 all'11 maggio 2017. Noi facciamo un discorso di Sistema Italia: per esempio, Milano è l’unica fiera che ha rinunciato all’evento della frutta per farla fare a Rimini: è un segnale che andrebbe colto da tutti».
Milano intanto sta preparando una Tuttofood internazionale tutta nuova che sarà presentata il prossimo settembre.
Sarà guerra o tregua tra Parma e Milano? La risposta nei prossimi mesi su queste pagine.
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