Tutti i sapori del mondo al Salone del Gusto
di Informacibo
Ultima Modifica: 23/10/2014
a Le Gruyère Aop Switzerland
Il premio consegnato dal presidente del Consorzio
del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai
a Philippe Bardet, direttore dell’Interprofessional Gruyèere
(Continua….)
Lettera/appello di Petrini, Ciotti e Olmi ai vertici di Expo 2015:
“promuova il cibo non solo come merce”
Torino 25 ottobre. – L'Expo 2015 e' "una straordinaria occasione per una ritrovata consapevolezza della terra che ci nutre', ma "il pericolo reale e' che l'esposizione universale sia solamente l'occasione strumentale per parlare e promuovere il cibo come merce senza affrontare concretamente questo argomento e le sue innumerevoli implicazioni".
Comincia cosi' la lettera appello ai vertici dell’Esposizione milanese firmata dal fondatore di Slow Food, Carlo Petrini, da don Luigi Ciotti, presidente di Libera e dal regista Ermanno Olmi e resa nota oggi per la prima volta al Salone del Gusto in corso a Torino fino a lunedì 27 ottobre.
Una prima replica arriva dal ministro Stefania Giannini: "Ci stiamo già lavorando"
La Lettera, nel testo integrale, scritta da Carlo Petrini, Don Ciotti ed Ermanno Olmi
(Continua……….)
Sarà al ristorante gourmet di Eataly con il progetto dei giovani chef
Torino 25 ottobre 2014. Ieri Niko Romito e Oscar Farinetti hanno presentato al Salone del Gusto Terra Madre 2014, Spazio il ristorante-laboratorio che porterà lo stile della Niko Romito Formazione a Eataly Roma, il nuovo progetto targato Niko Romito, lo chef abruzzese tristellato
(continua…..)
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Torino 23 ottobre 2014. Alla fine Matteo Renzi non è arrivato. Ancora questa mattina infatti molti, a cominciare da Oscar Farinetti e Carlin Petrini, speravano nell'arrivo del premier.
Ma a portare la voce del governo, in un momento delicato proprio mentre l'Italia guida il semestre europeo dove la politica agricola dell'Unione è uno dei temi di stretta attualità, già ieri sera per la festa di inaugurazione di Terra Madre c'era il ministro dell'agricoltura Maurizio Martina: "Ciò che mangi – ha detto il ministro – è il tema principale della cittadinanza, per questo è fondamentale puntare sul patrimonio e sulla biodiversità. L'agricoltura familiare è il futuro non il passato".
E questa mattina alle 11 è stato ancora il ministro Martina, insieme a Petrini e a Piero Fassino, Sindaco di Torino, ad inaugurare il Salone del Gusto.
Martina: è un anticipo dell'Expo
Il Salone del Gusto-Terra Madre "è un anticipo di Expo 2015, il cui tema principale sarà 'nutrire il pianeta'. E a Torino si ribadirà la centralità assoluta dell'agricoltura familiare. Sotto quest'aspetto l'Italia è un laboratorio formidabile". Così il ministro delle Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari, Maurizio Martina, all'inaugurazione dell'incontro mondiale organizzato da Slow Food, Regione Piemonte, Città di Torino e il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole (questi tutti gli appuntamenti del ministero al Salone torinese).
"Il modello italiano è una peculiarità nel mondo – ha aggiunto Martina – e nel piano per gli investimenti da 2 mld di euro varato dopo la Legge di Stabilità sono previsti 8 strumenti di sostegno per le imprese agricole".
Carlo Petrini critica l’Expo di Milano
Carlo Petrini prende la parola e bacchetta L’Expo di Milano: «Se l’Expo se la canta e se la suona solo sull’Italia non va bene, o queste migliaia di persone arrivano da ogni angolo del pianeta qui per discutere del loro futuro, oppure sarà un’occasione persa. Io vorrei che l’Expo si costruisse una sua vera anima, o altrimenti avremo i capannoni a posto, ma non riusciremo a passare alla storia. Bisogna affrontare temi planetari come il mantenimento della biodiversità, il problema della fame. Se le comunità non vengono qui a discutere, sarà solo una bella fiera. Facciamo del l’Expo un momento di discussione, diamo anima a questo incontro».
Poi, rivolgendosi al ministro Martina, ha fatto sei proposte (a costo zero) da portare a Renzi: «Prima proposta è una legge per difendere il suolo agricolo -spiega -: fermiamo la cementificazione. Oggi ci sono tanti disastri perché non ci sono più i contadini». Secondo elemento: «Aprire linee di credito, Slow money, per i giovani contadini. Non perderete un centesimo, ma non fate le classiche speculazioni». Terza questione, rafforzare le nuove tecnologie per fare il biologico. Quarta questione: la formazione universitaria: «Se pensate che un affinatore di formaggio sia meno importante o remunerato di un professore è sbagliato». Quinta: la macchina dello stato e Slow: «Mettiamoci un po’ di pepe e meno burocrazia». Petrini ha concluso con una frase di Pasolini: «Il giorno che l’Italia non avrà più contadini e artigiani sarà un Paese finito».
Martina: costruire un Piano Latte su scala europea
Poi il ministro dell'Agricoltura a margine dell'inaugurazione del Salone del Gusto parlando sui temi delle quote Latte ha affermato: “Penso sia indispensabile costruire un Piano Latte su scala europea, che ci consenta di uscire dal sistema delle quote". "L'Italia – ha aggiunto – si candida a guidare questa discussione". Ed a chi domandava come può l'Italia assumere un ruolo guida su un tema così 'caldo' dopo la vicenda degli splafonamenti degli anni passati e le multe, il ministro ha risposto: "A maggior ragione proprio perchè abbiamo vissuto quella stagione e perché in questi anni non abbiamo splafonato, siamo interessati a costruire una prospettiva più ragionevole".
Quanto alle multe che devono essere ancora pagate, il ministro ha osservato: "L'Italia ha messo in questi anni la polvere sotto il tappeto, noi siamo interessati a toglierla: stiamo approntando tutti gli strumenti per risolvere la questione fino in fondo".
"Il taglio di 480 milioni di euro al budget agricolo – ha aggiunto Martina – proposto dalla Commissione Europea è inaccettabile, tanto più che va ad aggiungersi alle conseguenze dell'embargo russo. Ne discuteremo al prossimo Consiglio dei ministri dell'Agricoltura e speriamo che si trovi una soluzione perchè è una proposta sbagliata sotto tutti i punti di vista".
"Mi auguro che la nuova Commissione modifichi questa scelta che è totalmente sbagliata. Come ministri europei dell'agricoltura – ha aggiunto – abbiamo già detto alla Commissione che è inaccettabile che una questione come quella del blocco russo venga scaricata sulle imprese agricole". E ha concluso: "Ne discuteremo nel prossimo Consiglio dei ministri dell'agricoltura europei di novembre e mi auguro che questa scelta sia modificata".
Tutti i sapori del mondo e tanti appuntamenti con il Parmigiano Reggiano
Dagli insetti al couscous, dai grandi vini e alla birra, dal caffè e al tè. Grandi e piccoli cuochi impegnati con i cibi di recupero o con la cucina vegetariana.
Non manca la presenza del Consorzio del Parmigiano Reggiano presente con Show cooking, premiazioni, intrattenimento e tanti altri appuntamenti (stand del Consorzio del Parmigiano Reggiano (Pad 1 A 18 Stand B17 vedere qui gli appuntamenti).
E poi, novità quasi assolute, gli spazi dedicati a due delle mode imperanti nel mondo del gusto: "Mixology", regno e storia dei cocktail e la "Fucina pizza & pane".
C'è un padiglione, il Quinto, quello che collega il centro Fiere al Lingotto vero e proprio, che da qualche anno ospita i "Laboratori del Gusto", una delle invenzioni che ha fatto grande il Salone fin dalla nascita e che ancora oggi riscuote grande successo. Certo per accedere ai laboratori (e qualcuno è già esaurito), bisogna preiscriversi e pagare (ma quest'anno il costo in media non è altissimo tra i 25 e 30 euro). Alla fine però in circa un'ora, la durata media di una "lezione", si gusta imparando o se preferite si impara gustando.
E' questo e molto altro, il Salone del Gusto che ha preso il via oggi al Lingotto di Torino, con l'anteprima, ieri sera, dell'inaugurazione di "Terra Madre", che è partita però senza i rappresentanti di Sierra Leone, Liberia e Guinea, non invitati a causa dell'allarme Ebola, una scelta che ha provocato polemiche.
Giorno per giorno, al Salone del Gusto, si può scegliere un percorso sui temi preferiti. Se nel piatto si ama l'esotico (e si ha un certo coraggio) ad esempio l'appuntamento da non perdere è domenica alle 14,30: quando Ben Reade e Josh Evans del Nordic Food Lab di Copenaghen proporranno piatti a base di insetti e racconteranno le storie di chi li produce e li alleva. Insetti che non sono più solo patrimonio di cucine d'oltre oceano da quando René Redzepi nel suo Noma proprio a Copenaghen ("miglior ristorante del mondo" secondo l'annuale classifica della San Pellegrino) ha iniziato a servire un piatto a base di formiche. Sul filo della cucina globale (e grazie all'integrazione di Salone e Terra Madre) si può viaggiare tra i continenti: dal cebiche peruviano di Andres Ugaz (giovedì, ore 19) a un assaggio di jang, la salsa fermentata simbolo della cucina coreana (sabato ore 14,30), dai cibi di strada di Delhi, illustrati dalla chef Gunjan Goela, fino ai chiles messicani, i peperoncini, di cui in quel paese esistono decine di varietà (domenica ore 19,30). Aria di altri mondi si respira (e si beve) anche nei viaggi-laboratori dedicati al tè giapponese (giovedì ore 17) o cinese (lunedì ore 14,30).
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