Tribunale Ue. Il simbolo del Gallo è riservato solo ai vini Chianti
Il presidente Giovanni Manetti: Plaudiamo alla pronuncia del Tribunale Europeo che ci rende ancora più consapevoli della forza comunicativa del nostro marchio
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 14/04/2021
Il simbolo del gallo non può essere usato per identificare altri vini se non il Chianti.
Lo ha deciso la Corte di giustizia dell’Unione europea che ha confermato la decisione con cui l’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale (Euipo) aveva respinto la richiesta di registrazione di un marchio simile. “Tenuto conto dell’immagine di eccellenza e di prestigio associata al marchio anteriore del vino Chianti – spiega in una nota il Tribunale – l’uso del marchio richiesto poteva generare un indebito vantaggio” a favore della società richiedente.
Il presidente del Consorzio Giovanni Manetti: “Plaudiamo alla pronuncia del Tribunale Europeo che ci rende ancora più consapevoli della forza comunicativa del nostro marchio figurativo, ma soprattutto dell’eccellenza che la nostra denominazione rappresenta nel mondo. In questo momento idealmente ringrazio i 33 viticoltori che nel 1924 decisero di individuare un marchio figurativo così potente come simbolo della denominazione. Viva il Chianti Classico!”
Il Tribunale di primo grado dell’Ue ha confermato, con la sentenza emessa oggi a Lussemburgo, la decisione presa nel 2020 dall’Euipo a tutela del noto marchio di qualità collettivo “Gallo Nero”, usato dal consorzio di vini Chianti Classico, e di rifiutare la registrazione come marchio Ue del simbolo di un gallo per identificare altri vini.
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