Tornano “i luoghi del cuore” con il censimento FAI 2016
di Informacibo
Ultima Modifica: 21/05/2016
Un nome azzeccatissimo che ciascuno di noi identifica in qualcosa di diverso, in base al bagaglio di esperienze, al proprio vissuto, alle emozioni che abbiamo provato, certamente quindi un posto a noi caro che vogliamo sottrarre allo scorrere del tempo, all’incuria. Un posto da salvare che può essere un parco, un tratto di spiaggia, uno dei tanti gioielli d’arte di cui l’Italia è ricca, una piccola chiesa, e potremmo continuare all’infinito.
L’idea per questo 2016 è di dedicare l’iniziativa proprio a chi ha speso la propria vita nel prendersi cura di un luogo particolarmente a rischio: l’archeologo Khaled al-Asaad, direttore del sito siriano di Palmira (patrimonio Unesco) che l’Isis ha assassinato per aver taciuto il nascondiglio di antichi reperti romani. Un gesto di grata e umana riconoscenza nei confronti di un uomo che non si è piegato di fronte al terrore del fondamentalismo ma ha reagito in difesa della cultura, della conoscenza, della memoria di un popolo anche a costo della propria vita.
Il FAI ha prodotto il suo primo censimento nel 2003, ricevendo più di 3 milioni di voti destinati a salvare 33.000 luoghi diversi lungo tutto lo Stivale. Nel corso degli anni sono nati spontaneamente dei gruppi di persone impegnate a votare lo stesso luogo, tanto che due anni fa, per esempio, sono stati ben 261 i luoghi del cuore che hanno superato la soglia dei 1000 voti. Il FAI, di fatto, è riuscito a unire gli italiani e a spronarli nell’organizzazione spontanea.
Finora sono stati ben 68 gli interventi effettuati, e in 15 regioni diverse. Per quest’anno il luogo che avrà raggiunto più segnalazioni da parte dei cittadini riceverà in premio un contributo pari a 50.000 euro, il secondo 40.000 e il terzo 30.000.
Nutrita la partecipazione da parte dei personaggi famosi appartenenti al mondo dello spettacolo, tra cui ad esempio Claudio Bisio o Vincenzo Salemme che hanno scelto e candidato i propri luoghi del cuore nella speranza di portarli in salvo.
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