Tirreno C.T. Ristorazione e ospitalità: un settore da 30 miliardi di euro che cresce
di Informacibo
Ultima Modifica: 21/02/2014
Carrara 21 febbraio 2014. Manca poco al taglio del nastro della 34esima edizione di Tirreno C.T., la fiera promossa da Tirreno Trade e dedicata alle ultime novità nel settore delle forniture per alberghi, ristoranti, bar, pasticcerie, gelaterie e in generale strutture ricettive, in programma domenica 23 febbraio alle 11.30. Dal 23 al 27 febbraio prossimi a Carrara sono attesi nei padiglioni della fiera oltre 50mila operatori del settore da tutta Italia che avranno l’opportunità di incontrare gli oltre 300 espositori in rappresentanza di oltre 600 marchi commerciali nei circa 30mila metri quadrati dello spazio fieristico.
«I padiglioni della fiera sono tutti esauriti dalle migliori aziende del settore delle forniture per ristoranti, alberghi e bar», spiegano Sergio Dati e Paolo Caldana, gli organizzatori della fiera. «Questo a conferma di dati che parlano di un segno “+” nel 2013, in netta controtendenza con una crisi economica che di certo non aiuta». Innovazione e confronto sono gli elementi che hanno permesso a questa fiera di crescere di anno in anno diventando un appuntamento in cui concludere affari.
Il programma di domenica a Tirreno C.T. Innovazione e confronto sono gli elementi che hanno permesso a questa fiera di crescere di anno in anno diventando l'appuntamento di riferimento per il B2B, il luogo ideale dove concludere affari.
L’inaugurazione ufficiale della 34esima edizione con il taglio del nastro è previsto per le 11.30.
Alle 12 cocktail di benvenuto in collaborazione tra Camera di Commercio e Provincia di Massa Carrara oltre che con la Strada del Vino dei Colli di Candia e di Lunigiana. Si entra subito in gara con l'inizio della 14esima edizione degli Internazionali d’Italia, concorso culinario di Alta Cucina a cura della Fic per Team Nazionali e Internazionali e prende il via anche la selezione italiana per i Campionati del Mondo di Cake Design organizzata dalla federazione internazionale Pasticceria cioccolateria gelateria.
La Giuria internazionale con Paolo Caldana (al centro)
I numeri del settore. Tutti in aumento i numeri relativi e ristoranti e pizzerie, bar al numero di addetti. Insomma la ristorazione made in Italy ha dati in controtendenza rispetto agli altri settori economici che risentono in maniera pesante della crisi. Dall'analisi di Movimprese di Unioncamere, infatti, sono 384.483 le imprese nate nel 2013, circa 600 in più rispetto al 2012. Al flusso sostanzialmente stabile delle iscrizioni di nuove imprese, ha corrisposto un aumento del numero di quelle che hanno cessato l’attività, passate dalle 364.972 del 2012 alle 371.802 dell’anno scorso. A crescere sono stati soprattutto il commercio (+15.260 imprese), le attività di alloggio e ristorazione (+11.618) e i servizi di supporto alle imprese (+7.723).
Ristorazione. Segna un + 2,55% il numero di ristoranti, pizzerie e bar aperti in Italia. Nel 2012 erano 278.963 sono 286.081 a fine 2013. Nel 2013 in Italia si sono contate 118.912 ristoranti e pizzerie, erano 115.029 nel 2012, e 167.169 bar contro i 163.934 dell'anno precedente.
In Toscana i ristoranti e pizzerie sono 10.119 (+3,48%) e 10.506 (+1,1%) bar per un totale di 20.625 (+2,29%) unità del settore. Nel 2012 la Toscana registrava 9.778 ristoranti e pizzerie, e 10.385 bar per un totale di 20.163 esercizi. In leggero calo, invece, il numero di addetti, passati complessivamente in Italia da 1.073.693 a 1.039.748 (-3,1%). Anche la Toscana segna un calo occupazionale con gli addetti scesi in un anno da 83.390 del 2012 a 80.134 del 2013 (-3,9%).
Bar. A livello regionale la Lombardia è la regione italiana con la presenza maggiore di bar, ben
30mila, pari al 17% del totale. Altrettanto significativa è la diffusione dei bar in Veneto, Lazio e Campania. A fronte di un indice di densità medio di 2,8 bar per mille abitanti vanno poi segnalati i valori di Valle d’Aosta (4,6), Liguria (4,4) e Sardegna (3,8). La Toscana ha un indice di densità pari a 2,8. La densità più bassa si ha in Sicilia con 1,7.
Prezzi. A dicembre 2013 i prezzi dei pubblici esercizi hanno subito una variazione dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell'1,6% rispetto allo stesso mese di un anno fa. Nella media dell’anno la variazione è stata dell’1,8% a fronte di un’inflazione generale che si è fermata all’1,2%. I listini dei bar hanno subito un incremento dell’1,8% dovuto principalmente alla moderazione degli aumenti della tazzina di caffè. A rilevarlo è Fipe-Confcommercio. E’ dal 2009 che la dinamica dei prezzi dei pubblici esercizi si mantiene intorno al 2% con un trend decrescente che si è accentuato nel corso del 2013.
Al bar la variazione media annua dei prezzi è stata dell’1,8% e alla moderazione dei prezzi ha contribuito soprattutto la caffetteria con un incremento dell’1,6%. Maggiore vivacità nei prezzi di aperitivi, +2,3%, e gelati artigianali +2,8%. Nella ristorazione l'incremento medio è stato dell’1,4%. Più sostenuta, ma sempre modesta, la dinamica inflazionistica di pizzerie, +1,9%, e ristorazione moderna (fast food), +2%.
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