Tipicità: la regione Marche “Crocevia della Qualità” . - InformaCibo

Tipicità: la regione Marche “Crocevia della Qualità” .

di Cristiano Bacchieri

Ultima Modifica: 19/03/2018

di Alba Simigliani

All’insegna dell’ottimismo e della progettualità si è svolto al Fermo Forum la 26° Edizione di Tipicità  che  afferma la regione Marche come cantiere europeo  e “Crocevia della qualità”. E’ questo infatti il significativo titolo, lo slogan efficace, il sostanziale file rouge che ha caratterizzato Tipicità 2018.

Con la volontà di far toccare con mano l’evoluzione delle comunità locali e la capacità di innovare, restando fedeli alle radici e alla propria identità, la consolidata Kermesse ha fatto incontrare e dialogare tutti i saperi. Non importano le dimensioni territoriali, sembrano  ricordarci tutti gli attori di questo Evento, si può essere competitivi e confrontarsi con la complessità, anche da questo luogo, non proprio centrale!

Se si punta sul capitale umano e finanziario, se si favorisce il dialogo come mezzo di conoscenza, se si incoraggia il confronto  fra le specifiche competenze e ambiti nuovi di ricerca si può innescare  quel  circolo virtuoso indispensabile per affrontare le sfide del futuro, in nome di quella completezza umana che  dagli studi teorici sa passare all’applicazione pratica e creare sviluppo.

In sintesi è quello che siamo riusciti a cogliere negli immensi spazi affollati del Forum nei giorni 3-4-5 marzo e che è emerso dal dibattito inaugurale, oltre che dagli svariati appuntamenti nelle aree tematiche. Negli ampi spazi del Forum  siamo stati contagiati dal pensiero positivo diffuso, da quell’ ”ottimismo consapevole” e dal “forte carattere resiliente di questa regione” – sottolineato dal Direttore Angelo Serri – che sa trasformare in risorsa le difficoltà.

Non importa, dunque, essere in una piccola città, l’importante è avere ampiezza di vedute e pensiero illuminato! Con questa convinzione Tipicità cresce, mette accanto agli “studia humanitas” le competenze scientifiche e gli studi economici, amplia i suoi orizzonti, trae ispirazione  dallo spirito del Quattrocento e dalle associazioni umanistiche per assumere sempre più i contorni della declinazione attuale di un Umanesimo che evolve  e che da evento locale abbraccia uno spazio internazionale!

Accademie e Cenacoli all’interno  degli ambienti espositivi hanno rappresentato l’occasione per gli uomini di cultura di incontrarsi, per gli agricoltori, per gli artigiani, per i produttori di confrontarsi e farsi conoscere da un vasto pubblico, per gli chef e l’intero mondo della cucina e dell’enogastronomia di stimolarsi a vicenda all’insegna della multidisciplinarietà, nel desiderio di approfondire questioni,  intavolare discussioni,  indagare capacità, vocazioni, motivazioni. Ai  numerosi visitatori è stata offerta la possibilità di una full immersion nelle “qualità” del mondo culturale e produttivo, degustare il meglio e assaggiare piatti “stellati” prelibati.

 Tipicità Crocevia di relazioni,  si potrebbe anche dire! Impossibile citare tutti i momenti e  i tanti protagonisti che con rinnovato ottimismo hanno preso parte a Tipicità 2018, ma i numeri parlano chiaro: 10 mila biglietti staccati al Fermo Forum, 15 mila presenze, 200 realtà partecipanti nei tre Padiglioni tematici che hanno offerto un’esperienza totale!: Food&Wine, Experience ed Art&Genius.

Prestigiosi ospiti e grandi chef, 20 delegazioni da altre regioni italiane e dall’estero hanno raccontato e fatto “toccare con mano e gustare” cibo, turismo, manifatture, biodiversità, intelligenza artificiale agricoltura e territorio, innovazioni virtuose per guardare al futuro con fiducia ed entusiasmo.

Organizzato dal Comune di Fermo, con UBI Banca in collaborazione con la Regione Marche e  le  Università di Ancona, Camerino, Macerata, insieme ad una nutrita squadra di enti locali ed aziende leader del territorio regionale, Tipicità ha dedicato Eventi speciali  anche a due figure illustri: il compositore – gourmet di Pesaro, Gioacchino Rossini e il poeta recanatese Giacomo Leopardi, somma espressione del genius loci territoriale.

Impalcatura ideale per un  gioco di squadra impregnato di umanità prima ancora che di professionalità.  Alberto Monachesi non a caso ha ripetuto più volte che intorno a Tipicità si va creando una grande famiglia!

Tanti gli Amministratori locali presenti, primo fra tutti il  Sindaco di Fermo Paolo Calcinaro e il  vicepresidente  dell’ANCI Marche Goffredo Brandoni, segno che il marchio Tipicità si consolida come strumento di promozione e prospettiva di crescita per l’intera regione.

Protagonista assoluto resta comunque ancora una volta il cibo declinato nel suo valore culturale a tutto tondo, perché il cibo e le specialità enogastronomiche del territorio racchiudono la storia, il paesaggio, l’arte del “saper fare” di questa comunità laboriosa e coraggiosa, dotata di manualità creativa e capacità imprenditoriali  scritte nel DNA dei marchigiani. Tipicità 2018 si è presentato, non a caso, con l’emblema grafico del territorio nel piatto! 

Ricordando la lezione e gli insegnamenti  del genio e maestro della cucina Gualtiero Marchesi, per cui la cucina deve essere “ microclimatica e del territorio”,  ha dato vita a veri e propri spettacoli di cucina con grandi chef rispettosi dello straordinario patrimonio di materie prime del nostro Paese ed ambasciatori nel mondo della cucina italiana e dell’ italian style che piace tanto al resto del mondo.

Tipicità ha permesso, anche in questa occasione e con le prestigiose personalità del mondo della cultura, della finanza e più squisitamente del panorama gastronomico internazionale, di  “tuffarsi” in una esperienza totale e fare  un viaggio straordinario, breve ma intenso, fra  sperimentazioni molteplici, anche se, a volte,  ancora un po’ disorganiche.

Resta centrale e ben focalizzato, comunque,  anche in questa edizione,  l’ attenzione verso l’ambito agricolo, verso i prodotti artigianali di gran pregio, verso la Biodiversità e il biologico che hanno caratterizzato molte “ nicchie locali” di qualità.

Grande interesse  ha suscitato  il Giardino delle Biodiversità  dove “tradizione fa rima con innovazione” e in cui, nel cuore verde di Tipicità “Bio-Garden”, si sono affrontati i temi della riduzione dello spreco e del  novel food, dell’intelligenza artificiale e dell’ agrindustria, della salute e del supermercato del futuro.  Storie affascinanti di innovazione virtuosa  per migliorare la qualità della vita e per migliorare la qualità delle piante, con cui è ormai possibile “dialogare”!  “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo” esortava Ippocrate già nel 460 a.C., più volte ricordato. Il padre della medicina aveva compreso l’importanza dell’alimentazione per la salute e per il  benessere psico-fisico. Tema di grande attualità a cui una “agricoltura di precisione” , coerente anche con le linee guida dell’Europa, è stato detto, può dare un significativo contributo.

 Quello auspicato e prospettato, in questa sede,  è , dunque,  “ un futuro buono e bello, rispettoso delle Identità e della Natura, aperto al confronto col mondo, un “futuro sostenibile” come hanno più volte e in più occasioni sottolineato i formidabili organizzatori e grandi registi Angelo Serri e Alberto Monachesi, sempre attenti e presenti, capaci di coordinare ed armonizzare un lavoro di squadra notevole e sempre più impegnativo. “ Una Tipicità di grande soddisfazione per il tutto esaurito e per la grande vivacità che ruota intorno a questo Evento” – ha affermato il Dott. Serri

  Qui hanno trovato cittadinanza anche le bellezze e la cucina dell’Isola d’Elba, quest’anno ospite d’onore!

La serata dedicata alle Tipicità di questa isola toscana  si è articolata in tre Menù : “Energy”  dedicato ai “viaggiatori “ interessati agli sport impegnativi; il “Remise en forme” un menù “ dietetico con gusto, “, e quello “Gusto senza colpa” ,menù di scoperta dei piatti più autentici del territorio proposto da Elba Active e studiati dallo chef elbano Michele Nardi con la supervisione della biologa nutrizionista Francesca Moncini.

Un assaggio gustoso che ha stuzzicato la curiosità e il desiderio di conoscere più da vicino l’Isola d’Elba.

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