Terre di vite il 12 e 13 novembre a Castello di Levizzano Rangone – Castelvetro (MO)
di Informacibo
Ultima Modifica: 06/11/2016
L'evento, organizzato dall'associazione Divino scrivere di Modena, rappresenta l'appuntamento di riferimento per chi vede nel vino un bene culturale a tutti gli effetti anziché una semplice bevanda.
Questa sesta edizione va ad inserirsi nel quadro della terza Giornata europea dell'enoturismo, organizzata da Recevin, rete che riunisce le città del vino di tutta Europa: una scelta non casuale, dal momento che Castelvetro è una città da sempre legata al vino e che trova nell'accoglienza enogastronomica uno dei suoi punti di eccellenza.
"La nostra scelta è quella di tenere legati i vari aspetti che valorizzano il territorio e il vino è sempre un ottimo pretesto in questo senso – spiega Barbara Brandoli, sommelier e presidente dell'associazione – la nostra scelta di organizzare Terre di vite a Castelvetro non è casuale: chi viene qui si imbatte in un'offerta enogastronomica di alto livello ma trova anche una vocazione all'accoglienza, dei paesaggi indimenticabili, storia e cultura".
Quest'anno le sale del castello ospiteranno i banchetti di oltre ottanta produttori provenienti da tutta Italia; da segnalare come di consueto la presenza di cantine affermate a fianco di quella di vignaioli emergenti; nutrita la rappresentanza degli emiliani, nell'ottica di una valorizzazione del territorio che fin dagli inizi rappresenta uno dei punti fondanti di Terre di vite.
Contributo d’ingresso 15 Euro + 5 Euro cauzione calice
Contributo ridotto (10 Euro) per i soci Ais, Onav, Fisar, Slow Food, Aies
Tra gli eventi in programma da segnalare il seminario/degustazione "I vini alchemici", condotto dal direttore di Porthos Sandro Sangiorgi, in programma domenica 13 a partire dalle 15:00
(prenotazione obbligatoria all'e-mail http://[email protected] o al numero 338-5474185).
La quota di partecipazione per i soci Ais, Fisar, Onav, Slow Food e Aies è di 35 euro.
Una manifestazione enoculturale ad ampio raggio, che nasce da una ricerca inesausta degli organizzatori. "La lista dei produttori partecipanti varia di anno in anno anche in maniera significativa – racconta Brandoli – perché siamo convinti che non possa esserci cultura senza curiosità e senza la volontà di ampliare gli orizzonti. La nostra in un certo senso è anche un'operazione di scouting finalizzata a proporre volti nuovi al pubblico, offrendo nel contempo la possibilità di crescere a realtà emergenti o provenienti da territori lontani dai riflettori".
Tutte le informazioni e il programma completo della manifestazione sono disponibili sul sito http://www.terredivite.it
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