Terra Madre Giovani. We feed the placet: 2.500 giovani contadini provenienti da 120 Paesi di tutto il mondo
di Informacibo
Ultima Modifica: 04/10/2015
Milano Expo 2015. «Entrando in questa sala provo la sensazione straordinaria che mi viene nel vedere come le nostre idee, i nostri progetti, il nostro futuro è in buone mani: nelle vostre mani, nei vostri volti, nelle vostre persone. Quando è nata l'idea di Terra Madre molti di voi erano bambini. Ma oggi voi siete la testimonianza che questa idea andrà avanti per tanto, tanto tempo. Grazie per essere arrivati a Milano». È un emozionato Carlo Petrini che dà il via a Terra Madre Giovani, l’evento che per la prima volta riunisce a Milano 2500 giovani contadini provenienti da 120 Paesi.
«Oggi Milano è molto felice perchè vede, sul finale di questa Expo, l'unico vero motivo per cui ha senso riunirsi, perchè la battaglia per una diversa cultura alimentare, un diverso sistema di produzione e distribuzione del cibo è possibile solo se uniamo le forze. Qui ci sono persone dal colore della pelle diverso, idee politiche e religioni diverse, eppure sono qui chiamate al confronto, al dialogo, a rivoluzionare un sistema alimentare che non funziona. Non funziona perchè distrugge l'ambiente, i suoli, l'acqua. Bisogna produrre, produrre per consumare. E se vengono distrutti i suoli o se manca l'acqua, non importa. I contadini devono accettare la logica del libero mercato. Non interessa da dove viene o com'è stato prodotto, interessa solo che costi poco. In questi giorni cercheremo le soluzioni per nutrire il pianeta in modo sostenibile, per costruire insieme un mondo più giusto». E conclude con un pensiero alla città che ha reso possibile tutto ciò: «Milano si è dimostrata di una generosità impagabile, ospitando nelle sue case questi giovani arrivati con una valigia e molti sogni».
L'intervento di Carlin Petrini a Terra Madre Giovani
La cerimonia di apertura, svoltasi al Mercato Metropolitano e condotta dal giornalista di Radio 2 Massimo Cirri, ha visto la presenza aAi primi posti, fra gli altri, Dario Fo, il vice sindaco di Milano Francesca Balzani, il commissario di Expo Giuseppe Sala.
E a chi gli ha chiesto se 'Terra madre giovani' sia da considerare "l'anti-Expo", Petrini ha risposto: "Vorrei levare la parola 'anti'. Che sia una cosa diversa lo vedete anche voi, ma non è 'anti'".
La manifestazione è iniziata con il saluto di Ambrogio De Ponti, presidente Unaproa: «È un grande onore per noi ospitare ‘Terra Madre Giovani – We Feed The Planet’ presso il nostro Mercato Metropolitano. Questo luogo, che abbiamo creato per offrire un nuovo modello di acquisto e consumo sostenibile basato sulla filiera corta e che speriamo possa continuare ad esistere anche oltre la data del 31 ottobre, appare davvero una cornice perfetta per presentare un appuntamento così importante per l’avvenire del cibo e dell'agricoltura. La filosofia del cibo sottesa da "Terra Madre Giovani – We Feed The Planet" condivide d’altronde lo stesso terreno di valori di quello messo quotidianamente in pratica nel loro lavoro dalle Organizzazioni di Produttori UNAPROA. Lo stesso orizzonte ideale che trovano le molte iniziative promosse da UNAPROA. Penso in particolare al marchio collettivo “5 colori del benessere”, che garantisce e promuove la qualità, la provenienza e la rintracciabilità della frutta e della verdura italiana. Un'idea di UNAPROA per promuovere con sempre maggiore slancio un’alimentazione con la a maiuscola». L’apporto di Unaproa è essenziale per la riuscita dell’evento. È, anche grazie al loro contributo che i delegati potranno assaporare cene a base di alcuni piatti tipici italiani.
«La presenza nella nostra città di 2.500 tra contadini, pescatori, pastori e artigiani provenienti da ogni parte del mondo rappresentata un’occasione eccezionale per discutere dei sistemi di produzione e di consumo alimentare – ha commentato il vicesindaco di Milano Francesca Balzani –. Sono loro i veri protagonisti del cambiamento di un sistema per il quale tutti riconoscono la necessità e l’urgenza di un riequilibrio nella direzione di una maggiore sostenibilità nell’uso delle risorse naturali. Milano è oggi impegnata fortemente in questa direzione. Penso non solo ad Expo che deve proporre una riflessione sul cibo e il futuro del Pianeta, ma anche alla rete mondale dei sindaci che stiamo costituendo in questi mesi, perché le città possono essere il motore del cambiamento per nuove politiche alimentari più sostenibili».
Duecento i giovani di Coldiretti che partecipano a Terra Madre Giovani, come ha ricordato il presidente nazionale Roberto Moncalvo, sottolineando l’importanza del lavoro dei giovani per il futuro della nostra agricoltura.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina, non potendo partecipare all’inaugurazione, ha inviato il suo saluto: «La vostra presenza a Milano rappresenta uno dei successi di Expo. Mi riferisco al fatto ragazzi provenienti da tutto il mondo si trovino qui, a discutere di temi strategici quali la sostenibilità alimentare oppure come poter garantire cibo a sufficienza ad una popolazione che è in costante aumento. Si tratta di questioni strategiche che ci interrogano da vicino e che rappresentano le sfide che dobbiamo affrontare da qui in avanti».
L’evento è organizzato da Slow Food, Slow Food Youth Network, Fondazione Terra Madre e Università di Scienze Gastronomiche, in collaborazione con il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, con il patrocinio della Città di Milano. Official Partner dell’evento sono UniCredit Foundation, Unaproa, Coldiretti Giovani Impresa e Lavazza.
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