Taste & Press, incontri face to face tra giornalisti e produttori, organizzati dal Consorzio Movimento Turismo del Vino
di Informacibo
Ultima Modifica: 17/04/2013
Verona aprile 2013. “Ospitale, genuina, gustosa, economica, divertente, salutare, da scoprire, luminosa, giovane, a misura di bambini, autentica”. Questi gli aggettivi associati alla regione Puglia dal campione di intervistati coinvolti nell’indagine di Demoskopea a cui Pugliapromozione ha commissionato una ricerca sul brand Puglia, intesa come destinazione turistica.
La Puglia ha inoltre un’immagine che anno dopo anno scala le vette più alte sul versante del Vino. La giornalista americana, Monica Larner – responsabile per l’Italia della rivista Wine Enthusiast, dopo un tour in Puglia, organizzato dal Movimento Turismo del Vino, ha dichiarato che “in Puglia si trova una qualità della vita invidiabile, senza esagerazioni il miglior cibo d’Italia e un mondo del vino in rapida e spansione”. Apprezzamento, questo, che ha permesso alla Puglia di essere annoverata fra le dieci Top Ten Wine Travel Destination nel mondo per il 2013.
In Puglia il vino innanzitutto. Finiti i tempi dove grandi carichi di uva partivano da questo territorio per strutturare vini di altre regioni. Adesso si vinifica in loco e grazie alla valorizzane di uve autoctone i risultati sono strepitosi, e scriveranno ancora capitoli importanti dell’enologia regionale e nazionale.
A tutto ciò si aggiunga l’impegno profuso dalla regione Puglia, per sostenere il duro lavoro degli agricoltori e contadini, con campagne di comunicazioni senza eguali nel paese.
Bastava girare a Vinitaly negli stand della Puglia, per capire l’aurea di grande entusiasmo e il sorriso con il quale i produttori pugliesi ti accoglievano negli stand, desiderosi di farti apprezzare il loro prezioso nettare, consci del valore delle loro bottiglie. Proprio al Vinitaly, grazie ai Taste & Press, incontri face to face tra giornalisti e produttori, organizzati dal Consorzio Movimento Turismo del Vino, per INformaCIBO ho avuto modo di incontrare una significativa rappresentanza di produttori pugliesi.
Società Cooperativa Agricola Fortore
Costituita nel 1960 a Torremaggiore (Fg). Territorio collinare, incuneato tra il Subappennino Dauno ad ovest e il Gargano ad est, Fortore è tra i brand pugliesi più all’avanguardia, alla continua ricerca di sistemi innovativi che mantengano immutate le qualità e la bontà dei suoi prodotti. Produce anche un ottimo olio d’olivo.
Nelle tenute delle Cantine Fortore, di circa 2.000 ettari, si ritrovano tra i vitigni autoctoni della zona, selezionati dai tecnici, il bombino, da cui si ricava un vino bianco dai riflessi verdolini che ricordano il colore degli acini, il cabernet, il merlot, la malvasia, la falanghina, il sangiovese e il trebbiano.
Tra le bottiglie di punta della cantina spiccano Falanghina Bianco I.G.T Daunia, 2012, Grad. Alc. 13% Vitigno falangina 100%, alla vista si presenta di colore giallo paglierino, con un ottima trasparenza, buoni sentori di frutta bianca, molto intensi e persistenti. Al palato: è consistente, fresco, ottima acidità che dona freschezza, ben strutturato con un sapore corposo, secco e caldo. Abbinamento: Accompagna benissimo i prodotti della tradizione pugliese, carni bianche, formaggi non troppo stagionati, minestre di legume. Imbattibile su piatti a base di pesce e molluschi. Ottimo anche come aperitivo.
Il Cabernet Syrak Rosso I.G.T. Daunia, Uvaggio: Cabernet 65%, Syrah 35%, alla vista si presenta di un bel colore rosso rubino, consistente. All’olfatto: prevalgono note vegetali e frutti a bacca rossa con lieve accenni a frutti a bacca nera, unite a note speziate e lievi sentori di pepe nero. Al palato sapore pieno, sapido, lievemente tannico, con ottima persistenza. Si accompagna a piatti succulenti, carni alla griglia, formaggi stagionati.
Cantine Fortore
Società Cooperativa Agricola Fortore Via M. Colacicco, 39
71017 TORREMAGGIORE (FOGGIA) ITALY
http://www.fortore.it/ – [email protected]
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Franco di Filippo
Ho avuto il piacere di degustare e incontrare il sig. Franco Di Filippo, produttore eclettico, illuminato, visionario, che produce un ottimo Moscato di Trani, da uve Moscato Reale, vitigno annoverato come il D.O.C. più nobile e antico di Puglia.
I Veneziani non apprezzavano molto i vini dolci, forse erano gli unici a bere vini “amari” ma erano grandi commercianti e con questo vino facevano affari d’oro. Storica fu la firma di un accordo in proposito con la “Dogana di Trane”. Il conte di Trani, Roberto d’Angiò (sec. XIV), se ne occupò tanto da porre un limite alle esportazioni del vino di qualità dai porti del Regno di Napoli, provocando così il malumore dei mercanti Veneziani.
Nel ‘500 il celebre viaggiatore Fra’ Leandro Alberti, autore di una monumentale “Descrittione” dell’Italia ne aveva apprezzato la bontà definendolo “tanto eccellente ch’è cosa molto delicata da gustare”.
Da allora il “Moscato di Trani” ha continuato a essere sempre più apprezzato, fino a giungere al 1974 allorchè con l’avvento della D.O.C. fu perfezionato e nobilitato.
I terreni che caratterizzano questa parte della regione sono tufacei – calcarei. Forma allevamento: pergole pugliesi a 2 tralci con 1600 viti/Ha. Resa media di ettolitri 55/ettaro. I vigneti sono collocati nel comune di Trani in Puglia.
Estasi, Moscato di Trani D.O.C. Si presenta limpido, di uno splendente giallo dorato, di ottima consistenza, il vino è corposo e ben strutturato, gli archetti sul calice sono mostrano corposi, con lacrime di notevole corposità e spessore.
Al naso è intenso ed elegante, con una presenza di profumi molto complessa, ricorda il caratteristico profumo dell’uva moscato; con note mielose e burrose, con forte presenza di sentori di confettura di frutta gialla, oltre ai profumi di fiori gialli e fortemente odorosi, come, acacia, tiglio, ginestra, per passare ai fiori secchi, con rosa appassita in particolare, fino ad allargarsi poi a piacevoli sentori di frutta tropicale, dall’ananas al mango, alla papaia, fino ad aprirsi ad eleganti e pulite note saline agrumate, ad aromi speziati di vaniglia, anice stellato, cioccolato bianco, con un leggero e piacevole finale di mandorla.
E’ un vino complesso, molto elegante e di ottima qualità.
Avvolge il palato e dona calore, grazie alla notevole gradazione alcolica ed una elegante dolcezza, dovuta non solo ai residui zuccherini, ma anche alla presenza di polialcoli e glicerina, che danno morbidezza, leggermente attenuata dalla presenza di una piacevole acidità e percettibile mineralità, con richiami di note salmastre.
E’ un vino di grande corpo, piacevolmente equilibrato, intenso, persistente, di qualità ed elegante finezza, abbastanza armonico.
ABBINAMENTI GASTRONOMICI: Eccellente come aperitivo, sublime con le ostriche “Belon” dal gusto tendenzialmente dolce. Gli affumicati di salmone, tonno, spada, storione, hanno gusto e profumo decisi, e richiedono vini di forte personalità.
Nella preparazione di risotti ai formaggi si aggiunge una piccola quantità in cottura, così anche per le carni bianche e cacciagione di piuma. Accompagna aragoste, scampi, formaggi erborinati e stagionati con mostarde e confetture di frutta. Eccellente con filetto bianco di vitello cotto alla pietra lavica e ananas arrostita; ottimo con anatra all’ arancia. A fine pasto con macedonia di frutta, dolci da forno, e sul gelato. Per svelare l’ autentica personalità di Estasi è assolutamente indispensabile servire alla temperatura di 13° – 14° C.
TECNICHE DI PRODUZIONE: Le uve vengono raccolte tardivamente nella seconda decade di ottobre quando i grappoli sono passiti. I grappoli rimangono esclusivamente ad appassire in pianta sino al raggiungimento di una concentrazione ideale di aromi e profumi intensi e persistenti.
Vengono scelti solo grappoli sani, mentre i grappoli con le muffe (botrytis cinerea) non vengono raccolti, per non compromettere le straordinarie qualità organolettiche del nettare diVino. Vinificazione: le uve vengono diraspate e pigiate con macerazione a freddo per 24 ore, pressatura soffice e pulizia del mosto. La fermentazione mediamente dura circa due mesi a temperatura controllata sino al naturale blocco fermentativo. Affinamento in acciaio inox e successivamente in bottiglia per 6 mesi.
CARATTERISTICHE ENOLOGICHE: Grado alcolico 14 Vol. Residuo zuccherino 80 g/l
ESTASI IN ARMONIA:Metodo Classico Pas Dosè Millesimato 2010, Bollicine che non ti aspetti. Solo un genio visionario come Franco Di Filippo poteva osare tanto.
ZONA DI PRODUZIONE: Puglia – Trani. UVAGGIO: Moscato Reale (Uve passite). ALLEVAMENTO: pergola. IL VIGNETO: vigneti di Contrada Fondola e Contrada Duchessa d’Andria. Le uve sono lasciate appassire sulla pianta. VINIFICAZIONE: Vendemmia 2010 e sboccatura 2012. Rifermentazione e presa di spuma in bottiglia con lieviti propri e successivo affinamento sugli stessi per 12 mesi, senza integrazione del “ liqueur d’expedition “.
CARATTERISTICHE DEL VINO: Sentori agrumati, fico maturo, uva passa, perlage fine e persistente, le bollicine allegre in bocca ricordano molto il carattere del suo viticoltore. E’ un vino che rompe gli standard classici della viticoltura tradizionale.
Franco di Filippo – Via Malcagni, 99,
76125 TRANI (Puglia) – Italia
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PODERE 29 di Giuseppe Marrano
I giovani alla ribalta, Az, Agricola PODERE 29 rappresenta la vigoria della Puglia del momento. La riscossa. Giuseppe Marrano, ne incarna tutti i caratteri vincenti. Finito gli studi si mette alla testa di un azienda giovane, ma con le idee molto chiare. Vitigni allevati: Fiano Minutolo e Nero di Troia a denotare la passione e l’attaccamento al territorio. I riconoscimenti non tardano ad arrivare, 5 grappoli nella prestigiosa guida Bibenda, riconoscimenti e successo commerciale in Giappone. Siamo nelle Murge a nord della Puglia in provincia di Foggia.
Il Nero di Troia ha origine misteriosa. Visto il nome, secondo le teorie più affascinanti deriva dalla antica città descritta da Omero, quindi vitigno portato dagli antichi navigatori greci oltre duemila anni fa. Altra teoria, provenienza della città albanese di Cruja. Altri dalla dominazione spagnola in puglia intorno agli anni 1750. Don Alfonso d’Avalos, decise di impiantare una varietà di uve provenienti dal suo paese di origine e dal quale ottenne un vino vigoroso.
la cura dei particolari si denota guardando la bottiglia, bella, imponente ed elegante con un etichetta super raffinata. L’anno di nascita della Cantina fine 2004. L’intento è quello di recuperare uve autoctone dal passato, abbandonati per scarsa resa. Adesso invece viene perseguita a favore della qualità.
Situata nella zona di Cerignola (Foggia) in località Borgo Tressanti, a 10 km in linea d’aria dal Mare Adriatico. Il nome dell’azienda era quello che identificava la parcella dei terreni distribuiti ai reduci della Prima Guerra mondiale per il prezioso sacrificio, a conferma della volontà da parte dei nuovi viticultori di non perdere il valore storico/simbolico con il recente passato.
Vini assaggiati:
GELSO NERO – Nero di Troia I.G.T. Uvaggio: Nero di Troia in purezza. Raccolta a mano nelle prime ore del giorno. Dopo la fermentazione malolattica si lascia affinare per sei mesi in acciaio.
All’esame visivo: Rosso rubino, con riflessi violacei, consistente. All’olfatto: intenso e persistente, prevalenza di frutta rossa, mirtilli, amarena, speziato, caldo e deciso con tannini eleganti e morbidi. In bocca: Caldo e avvolgente, tannini eleganti, mai invasivi. Floreale con finale di frutta secca tostata. Abbinamento Gastronomico: Cucina della tradizione italiana, arrosti, primi piatti decisi, formaggi e salumi stagionati. Temperatura di servizio: 16° -18° C. Invecchiamento: 3 / 4 Anni. Riconoscimenti: 4 grappoli guida Bibenda.
GELSO D’ORO – Bottiglia top gamma dell’azienda, Nero di Troia I.G.T.Uvaggio: Nero di Troia in purezza. Dopo la fermentazione malolattica si lascia affinare in botti di rovere per otto mesi, in botti che hanno effettuato il terzo passaggio, poi affinamento in bottiglia.
All’esame visivo: Rosso rubino, intenso e molto persistente, profumi di frutta a bacca nera, con toni di cioccolato fondente, speziato, cannella e vaniglia, cumino e ginepro. InBocca è avvolgente, tannico ma non invadente, morbido, rotondo e vellutato. Permanenza lunghissima, con finale etereo. Abbinamento Gastronomico: Cucina della tradizione pugliese, della tradizione italiana, ragù di carne, arrosto, agnello al forno, formaggi e salumi stagionati. Annata Memorabile. Temperatura di servizio: 18° – 20° C. Invecchiamento 5/7 anni. Riconoscimenti: 5 grappoli nella guida Bibenda.
Azienda Agricola PODERE 29 di Giuseppe Marrano
http://www.gelsonero.it/ – [email protected]
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Azienda Agricola Vetrère
Per capire la complessità della Puglia vitivinicola è necessario visitare l’azienda agricola Vetrére. Situata nell’alto salento, in Provincia di Taranto. Un’azienda tutta al femminile, Anna Maria e Francesca Bruni,sono vissute e si sono formate lontano dalla Puglia. Entrambe hanno scelto di tornare a vivere nella loro terra d’origine e ristrutturare l’azienda di famiglia, concentrandosi nella produzione di vino e olio (biologico) di alta qualità. Hanno saputo interpretare il territorio apportando le giuste innovazioni, nel pieno rispetto delle tradizioni secolari della regione. Le uve Vetrére provengono da vigneti coltivati a spalliera, immersi tra dolci colline, ulivi secolari. Da questa armonia, dalla continua esaltazione del gusto e dall’amore per la tradizione, nascono i vini Vetrere.
Cré (domani nel dialetto locale). IGT Salento. Varietà di uve: Fiano di Puglia. Allevamento Spalliera a cordone speronato. Produzione: Monteiasi, Montemesola e zone limitrofe della provincia di Taranto. Altimetria: 20 metri s.l.m. Lavorazione: Raccolta a mano in cassetta, pressatura soffice, illimpidimento statico, fermentazione in acciaio, permanenza sui lieviti. Affinamento: In bottiglia per due mesi. Esame visivo giallo paglierino molto trasparente. Al naso: è un esplosione di odori di frutta a bacca gialla, sciroppata, fiori bianchi note speziate e lievi sentori di idrocarburi che vagamente ci portano in Alsazia. Inconsueto per il territorio. In bocca è fresco, avvolgente, quasi corposo. Ottima la persistenza con finale di mandorla e note di agrumi. Elegante e austero. Abbinamenti gastronomici: Ostriche e crostacei, pesce bianco e sushi. Dolci a forte presenza zuccherina.
Alcuni Riconoscimenti: concorso: Radici 1° Vino bianco di Puglia – gruppo “Bombino, Fiano, Minutolo” – Crè 2010. concorso: Migliori Vini Italiani. 2° Miglior Vino Bianco Italiano assegnato al -Cré Vendemmia Tardiva ’09. concorso: Guida ai Vini Eccellenza assegnata al -Fiano IGT Salento “Cré Vendemmia Tardiva” ’09. concorso: Guida Vini – Touring Club Vino di Eccellenza premiato con la “Corona” per il – Salento IGT Bianco “Cré” ’07. concorso: Selezione Vini da Pesce
Medaglia d’Argento al – Salento IGT Fiano “Cré” ’07. Premio Luca Maroni 2011.
Livruni – Tipologia: IGT Salento. Varietà di uve: Primitivo. Produzione: Monteiasi, Montemesola e zone limitrofe della provincia di Taranto. Altimetria: 20 metri s.l.m. Lavorazione: Raccolta a mano in cassetta, selezione delle uve, pigiatura, diraspatura, illimpidimento statico fermentazione in tini di acciaio a temperatura controllata. Affinamento: In acciaio per quattro mesi e in bottiglia per due. Alla vista: Colore rosso rubino con riflessi violacei, intenso, persistente. All’olfatto: è intenso, con persistenza di profumi, prevalgono di frutti di bosco, ribes. In Bocca:sprigiona sentori di amarena, ribes, ottima persistenza, tannini giusti mai invadenti. Di lunga persistenza con finale di cacao. Abbinamenti enogastronomici: Salumi, carni alla griglia, formaggi.Gr. Alcool 13,5% vol.
Azienda Agricola Vetrère
Montemesola(Ta)
e-mail [email protected]
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L’Azienda di Manduria “Poderi Angelini”
Poderi Angelini, l’azienda sorge a Manduria, nel cuore del Salento, a 5 km. dal mare. Terreni vocati alla viticultura sin dall’antichità. Notevoli reperti archeologici confermano l’attività dei Messapi, quali antichi produttori e commercianti di vini. Il progetto attuale nasce nel 1998 ad opera di Antonio Angelini, il quale abbraccia l’antica vocazione familiare legata alla produzione di vino e di olio. L’azienda si estende su una superficie di 105 ettari di cui 85 a vigneto e 20 ad uliveto. I vigneti sono continuamente baciati dal sole e accarezzati dalla brezza marina. Elementi che conferiscono alla produzione un carattere unico, inconfondibile, per questa regione e per questo lembo di terra.
Il Primitivo è il vitigno autoctono più importante di questa regione. Di origine incerta, la sua introduzione è forse riconducibile alla colonizzazione Fenicia o alla successiva Ellenica. Il suo nome deriva dal fatto che la pianta fiorisce in anticipo, e i suoi grappoli maturano precocemente, circa due-tre settimane rispetto ad altri tipi di vite. La raccolta delle uve si fa quindi tra la fine di agosto e i primi di settembre. Per crescere bene vuole terreni argillosi e calcarei.
NEGROAMARO I.G.T. SALENTO 2008. Tipologia: Rosso secco Vitigno: Negroamaro Ubicazione: Manduria. Regione: Puglia Composizione terreno: argilloso calcareo. Sistema di allevamento: spalliera. Resa Q.li/Ha: 70 Q.li.Alcool: 14,5 ° Vol.. Maturazione: 6 mesi in barriques, 6 mesi in bottiglia Produzione: 32.000 bottiglie Alla Vista: Rosso molto intenso tendente al violaceo, consistente. All’Olfatto: intenso e persistente, profumi che riportano alla frutta rossa, ma anche profumi intensi di cardamomo, tabacco scuro e terra bagnata. Al palato: caldo, intenso e rotondo. Abbinamento: Carni rosse, arrosti, brasati e formaggi stagionati Temperatura di servizio: 18°C
PRIMITIVO DI MANDURIA D.O.C. 2008
Tipologia: Rosso secco. Vitigno: Primitivo di Manduria. Ubicazione: Manduria. Composizione terreno: argilloso calcareo. Sistema di allevamento: spalliera. Resa Q.li/Ha: 70 Q.li. Alcool: 15 ° Vol. Maturazione: 6 mesi in barriques, 6 mesi in bottiglia. Produzione: 32.000 bottiglie. Esame visivo : Rosso molto intenso tendente al violaceo. Olfatto: intenso, persistente, con sentori di amarene, spezie, pepe nero. Al palato: rotondo, avvolgente, lunghissima la persistenza. Abbinamento: Carni rosse, arrosti, brasati e formaggi stagionati. Temperatura di servizio: 18°C
Podere Angelini Via Monti del Duca, 60 Telefono 080.4808564 http://www.poderiangelini.com/
Weeken di gusto di Raffaele D’Angelo – Fotogallery dal Vinitaly 2013
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