Successo per il 31° Sana: bilancio positivo per il bio italiano
La neo-ministra Bellanova ha inviato un suo contributo: "rimettere l’agricoltura e l’alimentare al centro dell’Agenda del Paese”
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 09/09/2019
Forte partecipazione sia di visitatori che di attori del bio al Sana 19.
Mille espositori, 950 novità di prodotto, 60.000 mq di area e oltre 2.500 incontri: questi i numeri della quattro giorni bolognese del Salone internazionale del biologico e del naturale, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con AssoBio e Federbio e con il patrocinio di Mattm e Mipaaft, che ha appena chiuso i battenti. Nella foto di copertina l’assessore dell’agricoltura della regione Emilia Romagna, Simona Caselli, con il dream team del suo assessorato regionale.
L’edizione 2020 di SANA dà appuntamento a Bologna da venerdì 11 a lunedì 14 settembre
Anche la neo-ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova ha inviato un suo contributo
Il nostro obiettivo è evidente: rimettere l’agricoltura e l’alimentare al centro dell’Agenda del Paese, sostenere sempre più e sempre meglio qualità, eccellenza, tracciabilità, sicurezza, posizionamento delle nostre imprese e dei nostri prodotti in Italia e nel mondo –ha scritto nella nota la neo-ministra Bellanova. Questo anche alla luce dei dati diffusi proprio in questa occasione che certificano il nostro Paese come leader in Europa per imprese e 2 milioni di ettari di superfici biologiche certificate.
La buona agricoltura e il buon mangiare sono irrinunciabili, il che significa da parte nostra assoluto sostegno alle imprese di qualità e contemporaneamente contrasto altrettanto assoluto e prioritario alle contraffazioni, alla pirateria alimentare, alle agromafie, al falso Made in Italy, al lavoro irregolare in tutte le sue forme. L’incremento dei terreni destinati alle coltivazioni biologiche è un buon segno, ma non è ovviamente l’unico.Vogliamo lavorare per rendere sempre più sostenibili le nostre produzioni e per garantire sicurezza al consumatore attraverso controlli rigorosi. Anche per questo va completato l’iter della legge sul biologico. Le nostre imprese meritano regole più chiare, efficaci, meno burocratiche.
In questa direzione il ruolo che svolge una Fiera come il Sana, ormai punto di riferimento internazionale per il bio, è di grande importanza. Auguro a tutti voi buon lavoro e buona conclusione della Fiera.
L’edizione 2019 del Salone Internazionale del Biologico e del Naturale è stata un successo, ha spiegato Gianpiero Calzolari – presidente di BolognaFiere, anche grazie al suo essere espressione “della forte dinamicità del settore”.
Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio, ha da parte sua sottolineato l’importanza dello svolgimento degli Stati Generali del Bio durante SANA, che ha portato all’ulteriore consolidamento di quello che è ormai un appuntamento irrinunciabile per i protagonisti del biologico.
Nell’occasione è stato presentato il Manifesto del Bio 2030 (su Informacibo) che rappresenta uno dei punti di forza di questa edizione di SANA, articolato in questi 10 punti
- Un’agricoltura attiva per affrontare la sfida climatica;
- L’importanza dell’approccio agro-ecologico;
- Rafforzare gli elementi di distintività del biologico;
- Conversione della zootecnia al biologico;
- Il ruolo cruciale di regolamentazione e controlli;
- Il ruolo fondamentale di innovazione e rivoluzione digitale;
- Modelli di sviluppo territoriale;
- Informazione e importanza della tracciabilità;
- Adozione di un logo nazionale;
- Comunicazione e consapevolezza: potenziamento dell’educazione alimentare diffusa e il ruolo del consumatore proattivo.
I numeri più importanti del biologico in Italia
Sono quasi 2 milioni gli ettari di superfici agricole a coltura bio (+3% rispetto al 2017, 15,5% della SAU nazionale), il Paese è primo esportatore dell’Unione europea (2 miliardi di fatturato annuo) ed é ai vertici mondiali per il numero di aziende che trasformano prodotti biologici. Il mercato bio vale circa 6 miliardi.
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