Nasce la Strada del miele di Macerata, un itinerario all’insegna dell’apiturismo
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 01/07/2024
Strada del Miele di Macerata: l’itinerario
Percorribile tutto o solo in parte, l’itinerario della Strada del Miele di Macerata abbraccia paesaggi molto vari tra colline, monti, parchi naturali e borghi medievali circondati da vigneti, boschi e prati. Un territorio d’eccellenza per l’allevamento delle api, che qui trovano una biodiversità particolarmente intensa per la produzione di miele.
I turisti possono scegliere itinerari a tema con suggerimenti su arte e cultura, storia, religione, natura, trekking, con l’indicazione di percorsi in auto, in camper, in bicicletta o in moto, di durata e difficoltà diverse.
Un’occasione per scoprire la grande varietà dei miei del territorio, che spaziano dal millefiori al miele di acacia, dal girasole al castagno, passando per piante note fin dall’antichità per le loro proprietà benefiche, antinfiammatorie e digestive, come l’erba strega e l’erba medica.
Le esperienze
Lungo il percorso si possono visitare gli apiari per conoscere le diverse fioriture che li circondano, assistere alla smielatura del miele, farsi guidare nella distinzione di gusti e profumi delle diverse tipologie di miele, degustarle abbinate ai prodotti tipici del territorio, scoprire la cucina al miele e farsi raccontare i benefici dell’apiterapia e della cosmesi naturale. E ovviamente acquistare il miele direttamente dai produttori.
Strada del Miele di Macerata: le tappe
Sono cinque i borghi visitabili lungo la Strada del Miele di Macerata, tutti ricchi di storia, cultura e tradizioni.
Matelica
Patria del Verdicchio di Matelica, una delle più importanti Docg marchigiane, Matelica è anche Città del Vino oltre che del Miele. Qui, infatti, è nato il Melitites, il primo vino al miele cantato anche da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia.
Passeggiare in questo borgo antico significa tornare indietro nel tempo e scoprire rarità come il Globo, un orologio solare unico al mondo progettato oltre 2mila anni fa.
Monte Cavallo
Monte Cavallo è il più piccolo comune delle Marche: qui il paesaggio montano è particolarmente suggestivo, con il verde dei prati che nella bella stagione cambia colore grazie alle fioriture spontanee.
Chi ama camminare può spingersi fino al Bosco delle Pianotte, punto ideale per escursioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Montelupone
Villaggio fortificato circondato da mura, Montelupone racchiude nel centro storico palazzi ed edifici nobiliari tra viette e vicoli. Qui a dicembre si svolge Mielemente, il primo mercatino di Natale interamente dedicato al miele e ai suoi derivati.
Urbisaglia
Municipio e poi colonia romana, Urbisaglia conserva un parco archeologico di rilevanza nazionale, dove ammirare la storia e i fasti della dominazione romana nelle Marche. La città è dominata da una Rocca medievale dalla quale si può ammirare l’antico borgo con i suoi palazzi, le logge e le chiese.
Valfornace
Al confine con l’Umbria, Valfornace è nata dalla fusione dei comuni di Pievebovigliana e Fiordimonte ed è il punto di partenza per l’esplorazione del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Qui tutto è ancora autentico, dal caffè secondo la tradizione marchigiana, corretto con liquore all’anice, ai tessuti, lavorati al telaio secondo l’antica tecnica dei liccetti.
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