Stop o via libera a “Anima” il nuovo contenitore culturale Grottammare?
di Informacibo
Ultima Modifica: 24/06/2014
Grottammare 24 giugno 2014. La Soprintendenza per Beni architettonici e paesaggistici delle Marche ha anticipato nei giorni scorsi un parere negativo al progetto 'Anima' dell'archistar franco svizzera Bernard Tschumi, il nuovo contenitore culturale progettato sulle colline di Grottammare.
Il parere è motivato con il fatto che l'opera coprirebbe alcuni ulivi e siepi.
Il 26 giugno prossimo (giovedì pomeriggio) l'architetto Bernard Tschumi incontrerà il soprintendente ad Ancona, seguirà una conferenza stampa, sempre ad Ancona, per spiegare se si è risolta la questione.
E' mai possibile che un architetto di fama mondiale e un progetto che vuole rilanciare un territorio senza far spendere nulla ai cittadini o alle istituzioni, anzi facendo lavorare le aziende locali, viene fermato dalla burocrazia?.
Aspettiamo giovedì per saperne di più.
Il 26 giugno sarà dunque una giornata epilogo sulla vicenda riguardante il progetto ANIMA.
L'architetto Bernard Tschumi (alla cui opera è dedicata una mostra al Centro Pompidou dove è esposto anche il suddetto progetto), è stato incaricato di progettare un auditorium da 25 milioni di Euro a Grottammare (provincia di Ascoli Piceno, nelle Marche). L'opera, appunto denominato progetto ANIMA, è finanziata da una fondazione bancaria e farà lavorare aziende locali, inoltre sarà una attrazione turistica in un luogo privo di simili attrattive, infatti il terreno commerciale dove si erigerà l'opera è stato donato dal comune di Grottammare. Al 31° passaggio burocratico il nuovo soprintendente ai beni ambientali e architettonici ha cambiato il parere del precedente soprintendente, preparandosi a negare il consenso all'opera, per tutelare l'ambiente in un territorio che in realtà è ad uso commerciale ed ha poco da proteggere. Questo ha suscitato la reazione dei media, della gente e della politica regionale.
Il Sindaco di Grottamare e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio contro la Soprintendenza ai Beni architettonici
"La Soprintendenza ha seguito il percorso di progettazione dell'opera attraverso l'architetto Miriam Pompei e questo il soprintendente Stefano Gizzi evidentemente non lo sa, ma per nostra fortuna lo provano i documenti, nel caso non bastassero i testimoni e l'architetto Pompei in primis – attaccano il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno Vincenzo Marini Marini -. Nel merito dell'iter, inoltre, va ricordato che il predecessore di Gizzi, Cozzolino, si era già espresso sia sulla pianificazione urbanistica dell'area che sulla questione degli edifici rurali. Da questo parere si era dato l'avvio più di due anni fa all'iter amministrativo che riguardava l'accordo di programma prima e la progettazione di Anima".
Piergallini e Marini Marini ricordano infine che "Gizzi, nella sua lettera del 6 marzo 2014, affermava di preferire ad Anima lo studio (Schematic Design Phase) che la Soprintendenza ha discusso con Tschumi stesso il 20 febbraio 2013 e che, come chiunque può ben vedere, è decisamente più impattante di Anima e di certo copre un maggior numero di siepi e olivi". Tschumi, alla sua prima opera in Italia, ha legato tra l'altro il suo nome al Parc della Villette a Parigi e al museo dell'Acropoli di Atene. La superficie di 'Anima' coincide pressappoco con quella del piccolo centro medievale, poco più di 7.000 mq, per un costo di circa 18 milioni.
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