Sostenibilità: solo il 6,2% dei prodotti alimentari ha pack riciclabili al 100%. La prossima svolta
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 18/11/2020
Tanti belle parole ma ancora troppi pochi fatti. Secondo i dati dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy infatti solo il 6,2% dei prodotti food ha un packaging totalmente riciclabile e 3 prodotti su 4 nemmeno riportano info per lo smaltimento. Secondo lo studio, inoltre solo il 25,4% dei prodotti alimentari nella GDO riporta in etichetta le informazioni necessarie su come smaltirne correttamente la confezione.
Questo significa che il 74,6% dei prodotti non riporta alcuna informazione. Carenze che rappresentano un enorme problema per l’ambiente: il peso del packaging determinato dagli acquisti di prodotti di largo consumo degli italiani nel 2019 ammonta infatti a quasi 3 milioni di tonnellate.
Un trend che sta cambiando
La buona notizia però è che si tratta di un trend che sta per mutare. Un trend destinato a mutare. Secondo Food Packaging Forum il mercato globale delle confezioni eco-friendly passerà dagli attuali 174,7 a 249,5 miliardi entro il 2025.
La sostenibilità ambientale deve essere una priorità: se in principio sono state le proteste degli attivisti di Fridays For Future con Greta Thunberg a sensibilizzare governi e multinazionali sull’importanza di mantenere in salute il Pianeta, oggi è l’opinione pubblica a rispondere concretamente al problema. E non solo, anche gli addetti ai lavori guardano lontano. Come Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor “Le aziende devono dimostrarsi ancora più sensibili alle tematiche ambientali promuovendo packaging sostenibili”. Sono sempre di più infatti le aziende che investono sulla sostenibilità, come proprio l’italiana Vitavigor, che ha di recente annunciato il lancio di nuova linea di snack con carta 100% riciclabile.
Disposti a pagare di più per prodotti più green
Lo chiede il mercato d’altronde. Secondo un recente sondaggio pubblicato da Environmental Leader ben il 74% dei consumatori sarebbe disposto a pagare di più per un prodotto dal packaging sostenibile. Il futuro però appare più roseo: un’indagine di Markets and Markets pubblicata su Food Packaging Forum stima che il mercato globale dei packaging eco-friendly passerà dagli attuali 174,7 miliardi ai 249,5 miliardi di valore entro il 2025 (+42,8%), registrando un tasso annuo di crescita composto del 7,4%.
Il caso Vitavigor sempre più sostenibile
Federica Bigiogera, marketing manager commenta “Le aziende devono dimostrarsi ancora più sensibili alle tematiche ambientali promuovendo packaging sostenibili”. Sono sempre di più infatti le aziende che investono sulla sostenibilità, come proprio l’italiana Vitavigor, che ha di recente annunciato il lancio di nuova linea di snack con carta 100% riciclabile.“Soprattutto negli ultimi tempi i discorsi generatisi intorno al tema della sostenibilità e del riciclo hanno permeato tutti gli ambiti della nostra vita e non possono più essere ignorati, né dalle istituzioni né dalle aziende – sottolinea – Mia zia si è sempre prodigata nel garantire che i nostri pack fossero 100% riciclabili e che il tutto venisse comunicato correttamente ai consumatori. Un’attenzione costante, dunque, che si protrae nella nostra azienda da circa 30 anni e che ci ha permesso di fare oggi un passo ulteriore spingendoci a introdurre un packaging con carta 100% riciclabile per la nuova linea VitaPop. Uno sguardo verso un futuro più green nei consumi che possa determinare il bene per l’ambiente in cui viviamo. Per i nostri clienti infatti è sempre più importante poter contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale anche nei piccoli gesti quotidiani, come l’acquisto di un prodotto piuttosto che un altro”.
Le aree merceologiche che comunicano di più la riciclabilità dei pack
Ma quali sono le aree merceologiche che comunicano maggiormente la riciclabilità dei packaging sulle etichette? Secondo lo studio di Osservatorio Immagino di GS1 Italy, ai primi posti possiamo trovare l’ortofrutta (43,7%), il freddo (41,5%) e la drogheria alimentare (31,8%), seguiti dal fresco (26,5%), il cura casa (24,3%) e le carni (14,6%). Le percentuali dei prodotti che indicano la possibilità di riciclo restano basse invece per quanto riguarda le bevande (14,6%), il pet care (13,1%) e la cura persona (11,5%). Per quanto riguarda invece i prodotti all’interno delle singole categorie merceologiche, l’acqua minerale trionfa con il 100% delle referenze dichiarate totalmente o largamente riciclabili sull’etichetta. Poco più in basso, con oltre il 90% delle referenze, abbiamo il cura casa, con prodotti per detergenza bucato e stoviglie, le bevande piatte e gassate, le carni e l’ortofrutta, mentre intorno all’80% ci sono i prodotti di drogheria alimentare, del fresco, del freddo e del petcare. Infine, fra i prodotti con il minor grado di riciclabilità del packaging ci sono i preparati e i piatti pronti (41,2%), i prodotti da ricorrenza (30,7%) e i condimenti freschi (25,3%).
“Diventa sempre più importante comunicare al consumatore le informazioni sulla riciclabilità per favorirne la consapevolezza, aiutarlo nelle scelte d’acquisto e soprattutto nel corretto smaltimento del packaging di prodotto – ha spiegato Samanta Correale, Business Intelligence Senior Manager GS1 Italy – Affinché l’intero processo sia virtuoso, infatti, è necessario che arrivi fino in fondo”.
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