Sondaggio Cna-Swg, cocomero batte melone - InformaCibo

Sondaggio Cna-Swg, cocomero batte melone

Il “derby ortofrutticolo dell’estate” lo vince l’anguria, scelta dal 73% degli italiani

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 13/08/2018

Dati alla mano da un sondaggio Cna-Swg emerche che il “derby ortofrutticolo” dell’estate è vinto dall’anguria, con il voto favorevole del 73% degli interpellati e una preferenza maschile al 74% contro il 72% di quella femminile.

L’anguria e/o il cocomero batte il melone nelle preferenze degli italiani

Dall’indagine, commissionata dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa e condotta su un campione di mille persone tra il 25 e 27 luglio emerge che quasi tre italiani su quattro considerano l’anguria l’alimento più adatto a combattere la calura estiva.

Ma se guardando poi alle scelta e alle abitudini alimentari per fasce di età l’anguria ha la meglio il melone, sebbene sconfitto, è maggiormente preferito tra i 55-64enni, con una scelta pari al 32%.

Da un punto di vista geografico i supporter dell’anguria toccano l’83% nelle isole, nel Sud arrivano all”80%, mentre nel Nord-Ovest sono al 61%.

A tavola invece il cocomero è preferito gustarlo a fette per il 74% delle persone con una quota maschile che raggiunge il 78% e un 72% che lo mangia senza abbinamento. Il 26% lo degusta a cubetti, il 10% pensa alla macedonia e l’8% allo spiedino di frutta. Discorso diverso per il melone con il 42% dei fan che lo preferisce con il prosciutto contro il 38% di “puristi” e il 10% di amanti della macedonia. A tavola è preferito a fette (81%) più che a cubetti (19%).

Infine da un punto di vista produttivo Cna, riportando dati Fao, segnala che l’Italia è al 16esimo posto nel mondo per produzione. Sulla base di dati Istat si rileva che la produzione nazionale l’anno scorso è cresciuta fino a 570.762 tonnellate segnando un incremento di circa 35mila tonnellate rispetto al 2016. Gli ettari dedicati ammontano a 12.840. Il raccolto si concentra nel Lazio (139mila tonnellate), Campania (103mila tonnellate), Puglia (86mila tonnellate), Lombardia (65mila tonnellate) e Sicilia (46mila tonnellate) .

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