Slow Mays: a Bergamo la mostra mercato di farine di mais
Si potranno assaggiare, degustare e acquistare diversi mais delle varie comunità locali di tutta Italia
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 30/11/2018
Presìdi Slow Food e prodotti di Comunità da tutta Italia a Bergamo per il quinto incontro nazionale per la rete di Slow Mays.
Sabato 1 e domenica 2 dicembre sono in programma incontri, mostra mercato di farine di mais locali a impollinazione libera e trasformati, street food e Laboratori del Gusto.
Una bella festa in stile Slow che prevede anche la grande preparazione in piazza di polenta tradizionale abbinata a Presìdi e prodotti del Mercato della Terra.
Sabato l’appuntamento è al Mercato della Terra di piazza Matteotti (ore 10-17), dove si potranno assaggiare, degustare e acquistare diversi mais locali: rostrato rosso di Rovetta, spinato di Gandino, scagliolo di Carenno dalla Lombardia; pignoletto rosso della Val di Cosa, rosso di Aquileia, socchievina, dente di cavallo, resiana e cinquantino dal Friuli; ottofile di Roccacontrada dalle Marche; nostrano di Piadera e biancoperla dal Veneto; ostenga, pignoletto rosso e giallo, mais ottofile dal Piemonte.
Marino Montalbini, cuoco contadino e cantore della polenta
Un personaggio e un piatto di polenta: Marino Montalbini, dell’azienda agricola di Magnadorsa di Arcevia che coltiva il Mays Ottofile di Roccacontrada. Una storia marchigiana, raccontata da InformaCibo, che vuole ridare valore all’economia locale, per tornare al principio base della reciprocità che era nell’essenza della civiltà contadina
Domenica a Bergamo le conversazioni pubbliche con gli chef amici di Slow Food
Domenica è invece dedicata all’incontro, con le conversazioni pubbliche presso la Sala Viscontea -Torre di Adalberto in piazza della Cittadella in Città Alta, che ospita inoltre la mostra «Big Picnic: cibo sicuro, responsabile e biodiverso».
Per l’occasione, gli chef amici di Slow Food proporranno in carta elaborazioni innovative ispirate a sostenibilità, rispetto per il lavoro e l’ambienta.
Cosa è Slow Mays
Slow Mays è la rete dei produttori di varietà locali a impollinazione libera di mais che coltivano questo cereale peralimentazione umana, con modalità agro-ecologiche garantendo sia la storicità dell’ecotipo, che la gestione eco sostenibile dell’intera filiera dal campo alla tavola. Figlia del primo Mais Network istituito a Gandino, 10 anni fa, si è costituita ufficialmente a Expo 2015. Oggi sono presenti e censiti nella rete 36 varietà/ecotipi provenienti da 9 regioni del Centro-Nord, selezionati dalle comunità locali.
A Terra Madre 2018 si è presentata nel contesto internazionale stabilendo relazioni con custodi del seme che hanno intrapreso percorsi analoghi, produttori e progetti dal Latino America al Sudafrica dall’Austria alla Bosnia, alla Spagna. I pilastri su cui si regge il progetto sono sostanzialmente: la difesa della biodiversità, il libero scambio dei semi e il conseguente diritto al’autodeterminazione delle comunità, la condivisione dei saperi e l’inclusione.
Condividi L'Articolo
L'Autore