Secondo un’indagine dell’Ovse: sono ancora in calo i brindisi di fine anno
di Informacibo
Ultima Modifica: 19/12/2013
Dicembre 2013. Ancora un calo dei brindisi di fine anno, in frenata rispetto al 2012.
Da Santa Lucia all’Epifania voleranno sulle tavole e ai ristoranti italiani circa 72 milioni di tappi a fungo, caratteristici, di cui 69 nazionali. Nello stesso periodo i tappi tricolore nel Mondo saranno altri 102 milioni di bottiglie. 170 milioni di bottiglie nazionali solo nello scorcio del fine-anno. Fra i consumi nazionali, ancora freni per lo Champagne (-300mila bottiglie) a meno di 2,6 milioni, ripresina per il Cava (+50 mila bottiglie), stabili altre bollicine francesi e non. In 5 anni la riduzione dei brindisi nazionali di fine anno ha toccato l’11%, dal record di 81 milioni del 2009. Maggiore calo dei volumi nell’horeca, la GDA registra un minore giro d’affari a numeri quasi stabili.
“Più attenzione e più consumi domestici>> in sintesi il commento di Giampietro Comolli, fondatore e presidente di Ovse-Ceves che continua <
“All’estero cala il consumo – prosegue Comolli – di etichette Igp, ma crescono a due cifre i consumi di etichette che richiamano nomi di vitigni italiani, il made e l’italian-wine, anche se l’origine o provenienza è incerta. L’Italia non può essere defraudata in silenzio dell’asset vino con il suo valore aggiunto del distretto produttivo e di piccole imprese”.
A dicembre, il valore al consumo interno di una bottiglia fa registrare un calo intorno al 3-4%; viceversa nel mondo il valore al consumo è cresciuto mediamente del 11-15%. Un fine anno che vale al consumo interno circa 450 milioni di euro di bottiglie nazionali; circa 900 mil/€ all’estero, il doppio. Ultimo dato emblematico delle feste imminenti: il regalo mono-bottiglia tiene, di tutti i prezzi, crollo dei cesti natalizi preconfezionati e non prenotati. Anche questo è un segnale importante per chi analizza il mercato dei consumi e vuole indicare strategie e prospettive.
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