San Benedetto, turismo e qualità della vita i driver di crescita
Oggi la presentazione dello studio dell’istituto di ricerca Aaster per conto di Conad nell’ambito de Il Grande Viaggio Insieme 2018
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 30/11/2018
San Benedetto del Tronto sotto i riflettori del Grande Viaggio Insieme targato Conad.
Il turismo marittimo e quello dei borghi, la manifattura, il design e l’agroalimentare, la qualità della vita diffusa e la coesione sociale
Sono questi i fattori che fanno di San Benedetto del Tronto una “smart land”, territorio dove lo sviluppo economico si accompagna a un benessere sociale diffuso, e la competitività poggia su fattori come innovazione, circolazione di conoscenze, attenzione per l’ambiente e il territorio.
È la fotografia restituita dall’indagine condotta dall’istituto di ricerca Aaster, incaricato da Conad di realizzare uno studio sulla comunità del territorio in occasione della tappa di chiusura del Grande Viaggio Insieme, per analizzare e comprendere i fenomeni che attraversano la città in questa fase di profondi cambiamenti sociali, culturali ed economici.
Il lavoro sarà presentato oggi 30 novembre alle 17, nel corso del dibattito San Benedetto del Tronto, persone, comunità e valori che si terrà presso il Teatro Comunale Concordia, e che si chiuderà con un concerto de “I Solisti del Sesto Armonico”, diretti dal maestro Peppe Vessicchio.
L’appuntamento si aprirà con i saluti del sindaco di San Benedetto del Tronto Pasqualino Piunti. Sul palco, con il direttore del Consorzio Aaster Aldo Bonomi e l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese, coordinati dalla giornalista di Oggi Marianna Aprile porteranno la loro testimonianza Alvaro Cesaroni, sindaco del Comune di Comunanza, Fabio Renzi, segretario generale della Fondazione Symbola, l’armatore Pietro Ricci, Franco Tarquini, sindaco del Comune di Tossicia, Massimo Vagnoni, sindaco del Comune di Martinsicuro, e Franco Zazzetta, presidente di Primavera Cooperativa Sociale – La fabbrica dei Fiori.
Salirà sul palco anche una delegazione di studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero “Filippo Buscemi”, che riporteranno le loro impressioni e riflessioni sullo studio. Il Grange Viaggio Insieme ha infatti coinvolto anche il mondo della scuola: giovedì i sociologi dell’istituto Aaster hanno incontrato una classe dell’istituto per un focus group sull’indagine e sull’immagine della città, durante il quale i ragazzi hanno espresso il proprio punto di vista sulla base delle loro esperienze.
Al centro del dibattito di oggi ci sarà la morfologia economico sociale della comunità di San Benedetto del Tronto nell’immagine scattata da Aaster, che ha confrontato e incrociato i dati socio-economici degli ultimi anni e abbinato all’analisi quantitativa una serie di interviste ad alcuni esponenti della realtà locale. Dinamiche demografiche, livello di istruzione, ricchezza e distribuzione dei redditi dei cittadini, vitalità dei comparti produttivi sono alcuni dei dati esaminati e raffrontati con i parametri regionali e nazionali, per isolare ed evidenziare le specificità del territorio. Specificità che emergono in particolare da alcuni numeri, come 13%, la percentuale di crescita della popolazione negli ultimi 50 anni, o 212, il numero di anziani ogni 100 bambini. Sono informazioni che descrivono una comunità in salute, ma che presto dovrà fare i conti con il progressivo invecchiamento della popolazione e l’incapacità di trattenere o attrarre giovani da altri Paesi. C’è poi il dato del reddito medio per contribuente, 19.672 euro, che è inferiore di circa 1.500 euro alla media nazionale ma supera di 1.000 il dato regionale, e si inserisce in un contesto economico assai vivace.
Ammonta infatti a 30.244 euro la quota di valore aggiunto prodotto nel territorio per abitante, dato ben più alto sia della media nazionale sia di quella provinciale. Il Pil proviene per l’85% dal terziario, con commercio e alloggio-ristorazione in testa.
Per densità imprenditoriale San Benedetto del Tronto si colloca al quarantanovesimo posto tra i 522 comuni italiani con oltre 20mila abitanti, il numero delle imprese è cresciuto del 4% negli ultimi 5 anni, ed è del 16% è la percentuale di imprese locali per abitanti, il 10% in più rispetto al dato italiano. Sono indici che restituiscono l’immagine di un territorio reattivo, che ora ha davanti a sé la sfida di rilanciare il turismo, principale driver di sviluppo del territorio, dopo la pesante battuta d’arresto del 2017. La chiave: ripartire dalla propria vocazione di “smart land”.
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