Puglia, la terra che racconta la tipicità in un confronto tra istituzioni ed esperti
di Informacibo
Ultima Modifica: 27/10/2015
di Giulia Siena
Foggia, 27 ottobre 2015 – “I linguaggi della comunicazione – Raccontare le tipicità”, un tema attuale e di forte interesse sul quale si sono confrontati istituzioni ed esperti lo scorso mese in Puglia. L’evento – che si inquadra nel segmento delle attività di misura dell’Informazione alle imprese e al territorio previste dal PSR, con l’obiettivo di far comprendere l’importanza strategica della comunicazione, con particolare riferimento alle attività di internazionalizzazione e di valorizzazione turistica e culturale – è stato organizzato dal GAL Piana del Tavoliere.
“Le nostre eccellenze produttive promuovono il nostro territorio meglio di qualsiasi campagna di marketing, – ha spiegato Valerio Caira, presidente del GAL Piana del Tavoliere – perché nei nostri prodotti c’è la terra, il lavoro, la storia e la capacità d’innovazione che le imprese del Basso Tavoliere e di tutta la Capitanata sanno esprimere”.
Fino a venti anni fa era opinione diffusa che le imprese del foggiano sapevano produrre, ma non riuscivano a creare valore aggiunto alle tipicità agroalimentari del territorio.
Oggi la situazione è cambiata; il Basso Tavoliere si è affermato sul mercato nazionale e internazionale, ma c’è ancora molto da fare. La richiesta del Made in Italy sta nuovamente crescendo, come confermano gli ultimi dati sull’export italiano: il vino, l’olio extravergine di oliva, gli ortaggi e tutte le eccellenze alimentari esportate in tutto il mondo possono diventare fattore di promozione culturale. Anche le scuole, in questo contesto, hanno un ruolo essenziale: “L’’85% dei nostri studenti – ha dichiarato orgogliosamente Pio Mirra, dirigente dell'Istituto Agrario Pavoncelli di Cerignola – trova un lavoro attinente al proprio percorso di studi entro 36 mesi dall’acquisizione del diploma. Quindi stanno dando i frutti che speravamo la collaborazione e le convenzioni attivate con le imprese. La ricerca e l’innovazione applicate all’agricoltura offrono migliori prospettive di ottenere un lavoro soddisfacente, capace di invogliare i nostri giovani a costruire qui il loro presente e a realizzare il loro futuro”. È necessario, quindi, unire le forze e puntare a un obiettivo comune che possa garantire la massima tutela dei consumatori e offrire maggiori opportunità soprattutto per le piccole e medie imprese. In questo senso, le pratiche di buona comunicazione sono strategiche per aprire nuovi business per l’economia locale ricca di culture differenti e molto affini. Food, cultura, arte sacra, bellezze naturalistiche e storiche si incrociano, infatti, in un territorio che ha conservato al meglio il fascino ancestrale senza rinunciare al bisogno di innovazione e qualità.
Tra le eccellenze da ricordare e sottolineare c'è sicuramente l'olio extravergine di oliva, l'oro verde della Puglia. “Noi siamo la Ferrari dell’olio extravergine di oliva nel mondo -. ha spiegato Michele Bungaro, responsabile relazioni istituzionali Unaprol – In Italia sono radicate più di 250 milioni di piante d’ulivo e, di queste – ha sottolineato – ben 61 milioni sono in Puglia, una regione che vanta 5 olii a Dop. La produzione d’olio extra vergine ha un valore di 1 miliardo e 400 milioni di euro l’anno, un dato che arriva fino a 3 miliardi nella fase di trasformazione, vale a dire il 3% del fatturato totale dell’agroalimentare italiano. La Puglia, la Capitanata, hanno le chiavi per riaccendere il motore dello sviluppo per tutto il Paese. Dobbiamo essere consapevoli e orgogliosi, imparando a comunicare questa fierezza e la nostra unicità”.
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