Prosciutto di Parma: le proposte di modifica del Disciplinare pubblicate in Gazzetta Ufficiale
Prosegue l’iter di modifica delle regole produttive della DOP avviato dal Consorzio che punta a una maggiore trasparenza e qualità del prodotto a tutela del consumatore
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 06/08/2020
Parma, 6 agosto 2020 – Ieri il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana le proposte di modifica del Disciplinare produttivo del Prosciutto di Parma presentate dal Consorzio di Tutela.
Dopo aver acquisito il parere positivo della Regione Emilia-Romagna a fine gennaio, è stata infatti avviata la procedura di valutazione ministeriale che ha dato un esito positivo con la relativa pubblicazione ufficiale.
Il Disciplinare produttivo è un vero proprio testo sacro per una DOP poiché ne attesta l’unicità. Prima di compiere questa scelta, abbiamo infatti valutato attentamente lo stato di salute del comparto secondo la nostra visione strategica per il futuro. E, dopo oltre vent’anni, insieme agli altri attori della filiera, abbiamo ritenuto necessario rivedere alcune norme che regolano la produzione del Prosciutto di Parma, adeguandole all’evoluzione del settore e del mercato e alle nuove richieste e sensibilità del consumatore. Il nostro obiettivo infatti è quello di migliorare il livello qualitativo caratterizzando maggiormente l’identità del nostro prodotto per distinguerlo dai concorrenti. Siamo di fronte a un passo importante nella storia del Prosciutto di Parma e per questo sentiamo di dover ringraziare il Ministero per aver sostenuto e agevolato la nostra operazione – ha dichiarato Vittorio Capanna, presidente del Consorzio.
Il nuovo Disciplinare è stato modificato a tutti i livelli della filiera, spaziando dalle caratteristiche della materia prima – tra cui la genetica, il peso e l’alimentazione dei suini e le caratteristiche delle cosce fresche – fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura minima del prosciutto prolungata a 14 mesi, parametri analitici di valutazione della qualità, modalità di vendita, prodotto preaffettato, ecc…
Trascorsi 60 giorni per eventuali commenti, il Ministero provvederà a predisporre la documentazione da inviare alla Commissione Europea a cui spetterà l’approvazione finale.
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