Un nuovo piano strategico per il Prosciutto di Parma Dop
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 05/07/2019
Migliorare l’identità e la qualità del Prosciutto di Parma Dop, a tutela del prodotto stesso e dei consumatori, puntando sempre di più sull’efficienza dei controlli e il tracciamento della filiera. E’ l’obiettivo sottoscritto dal consorzio del Prosciutto di Parma e i dai suoi produttori, durante l’ultimo consiglio di amministrazione dello scorso 4 luglio. Un incontro in cui è stata ridefinita la strategia per rilanciare il comparto, puntando su quattro pilastri: assoluta terzietà dei controlli, task force di esperti dedicata alla certificazione, modifica e rafforzamento del sistema dei controlli, revisione del disciplinare di produzione.
La Dop si affida a Csqa
Dopo vent’anni,di collaborazione con l’Istituto Parma Qualità (Ipq), il Consorzio volta pagina e affida a Csqa Certificazioni il sistema di certificazione e controlli della Dop Prosciutto di Parma. Un cambio in grado, vista l’esperienza di Csqa, un ente leader del settore, di assicurare assoluta terzietà e imparzialità ponendo fine alle criticità emerse di recente, all’interno del sistema di certificazione e sul possibile conflitto di interessi.
Le competenze del nuovo organismo, sia nel comparto DOP Igp che nelle certificazioni in ambito volontario – stimoleranno inoltre il settore a definire strategie per rafforzare la denominazione anche attraverso iniziative sui temi di maggiore attualità: ambiente, benessere animale, sostenibilità.
In questo periodo transitorio, l’Ipq continuerà a svolgere il suo incarico di controllo e certificazione sotto la vigilanza del Ministero delle Politiche Agricole e del Turismo. Csqua nel frattempo – attraverso una task force di esperti dedicata – avvierà immediatamente i lavori per la definizione del nuovo piano di controllo nell’attesa dell’autorizzazione ufficiale da parte dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari del Mipaaft (Icqrf).
Modifiche al disciplinare: prodotti sempre più tracciabili
Dopo un lungo lavoro di preparazione durato diversi mesi, il Consorzio ha formalmente avviato anche l’iter di modifica del Disciplinare che prevede nei prossimi giorni la consultazione di tutta la filiera produttiva. Le modifiche riguarderanno tutti gli anelli della produzione, dalle caratteristiche della materia prima – tra cui genetica, peso e alimentazione dei suini, benessere animale, peso e caratteristiche delle cosce fresche – fino al prodotto finito come metodo di lavorazione, peso e stagionatura del prosciutto, modalità di vendita, prodotto pre-affettato, ecc.
Ma non solo. Per di rafforzare ulteriormente il sistema di prevenzione delle frodi e garantire al consumatore un prodotto più sicuro, il nuovo Disciplinare conterrà anche specifici elementi per la tracciabilità e la rintracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera produttiva.
Terzietà, controlli più efficaci, distintività del prodotto e maggiori garanzie per i consumatori, sono questi i pilastri fondamentali su cui poggia il piano di rilancio del Prosciutto di Parma DOP che guarda al futuro con ottimismo e con azioni concrete per continuare a sostenere l’intera filiera suinicola nazionale e dare lavoro ad oltre 50.000 persone.
I commenti
Vittorio Capanna, Presidente del Consorzio del Prosciutto di Parma commenta:
“È il primo forte segnale di rinnovamento che parte da uno degli ambiti più importanti per una DOP, il sistema dei controlli, nell’ottica di offrire una maggiore trasparenza e la massima garanzia ai consumatori, assicurandogli la qualità che si aspetta dal Prosciutto di Parma. Abbiamo scelto un ente indipendente in grado di assicurare una struttura organizzativa fondata sulla cultura della certificazione di prodotto e su consolidati principi di imparzialità e terzietà.
Pietro Bonato, AD e Direttore Generale di CSQA Certificazioni aggiunge:
“CSQA raccoglie una sfida importante mettendo a disposizione tutte le professionalità e competenze di un organismo terzo, indipendente che da sempre ha come mission la valorizzazione del vero made in Italy agroalimentare di qualità. Da oltre 30 anni abbiamo puntato sulla certificazione delle eccellenze nazionali di settore a supporto dello sviluppo di imprese e territori nel mondo. Il nostro obiettivo è fare le cose nella maniera migliore, in modo tempestivo, dedicando una task force che si occupi del tema in via esclusiva e immediata”.
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