Dai vini vulcanici all’aloe: i prodotti tipici delle Canarie per gli amanti del buon cibo
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 05/07/2024
I prodotti tipici delle Canarie, arcipelago di isole vulcaniche spagnolo al largo del Marocco, sono tanti e variegati come le isole da cui provengono: Tenerife, La Palma, La Gomera, El Hierro, Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Graciosa.
Grazie al ricco patrimonio paesaggistico e alla natura vulcanica che rende la terra particolarmente fertile, offrendo un habitat adatto a diverse coltivazioni, alle Canarie abbondano piante tropicali, viti da cui si producono ottimi vini, coltivazioni di caffè e canna da zucchero.
Merito della particolare collocazione geografica: le Canarie si trovano all’incrocio di tre continenti, circondate dall’Oceano Atlantico. Negli anni, l’arcipelago ha sviluppato un’agricoltura diffusa con una lunga storia alle spalle e un’attenzione crescente verso modelli di coltura sostenibili e di produzione etica, che rispetta l’ambiente e la cultura locale.
Prodotti tipici delle Canarie
Un viaggio alle Isole Canarie è un’ottima occasione per andare alla scoperta di ritmi di vita diversi, che affondano le radici in un antico passato, oltre che un modo per sapori nuovi e piatti tradizionali.
Aloe vera, l’oro verde delle Canarie
Particolarmente ricca di principi attivi, l‘aloe vera era anticamente coltivata per le sue proprietà curative, cicatrizzanti e antisettiche naturali. Grazie al clima favorevole e ai terreni fertili di origine vulcanica, è un prodotto tipico iconico delle Canarie, di cui si possono scorire usi e metodi di coltivazione direttamente dai produttori.
Originaria del Nord Africa e degli arcipelaghi che formano la Macaronesia, ovvero Canarie, Azzorre, Capo Verde e Madeira, era già nota ai popoli di origine berbera che abitavano queste terre prima della conquista da parte del Regno di Castiglia. Le virtù dei rimedi a base di aloe, insomma, erano note fin dall’anitchità.
La particolarità della specie coltivata alle Canarie risiede nelle proprietà superiori rispetto a quella coltivata in altre parti del pianeta, grazie a una maggiore concentrazione di aloina, principio attivo presente nella pianta.
Zucchero, ingrediente principale del rum canario
Coltivazione giunta sull’arcipelago dai Caraibi più di 400 anni fa, quella della canna da zucchero è presente soprattutto in alcune isole come Tenerife e Gran Canaria, dove si possono osservare chilometriche distese di canneti. La raccolta avviene soltanto una volta all’anno per distillare il rum delle Canarie.
Le coltivazioni sono diffuse e si possono ammirare soprattutto all’ombra del Parco Nazionale del Teide, a Tenerife, o presso i Sacri Monti di Gran Canaria, riconosciuti insieme al Risco Caído come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
Il caffè delle Canarie
A caratterizzare il territorio delle Isole Canarie ci sono anche le piantagioni di caffè, che ne fanno l’unico luogo di coltivazione in Europa.
Godendo di un microclima molto simile a quello della Colombia, alle Canarie il caffè viene coltivato a un’altitudine di 200 metri con tecniche artigianali. Ogni chicco è raccolto a mano, seguendo una tradizione che risale a quattro o cinque generazioni fa, quando i primi semi arrivarono al porto di Agaete dal Sud America. Ora, invece, sono più di venti famiglie che lo coltivano con passione e dedizione.
Platano de Canarias, le banane uniche delle isole
La banana delle Isole Canarie è l’unica banana al mondo che ha il sigillo di Indicazione Geografica Protetta (IGP). Questa distinzione garantisce l’origine del prodotto tipico delle Isole Canarie, riconoscendola come unica e di qualità. Le condizioni ambientali e climatiche rendono il platano de Canarias particolarmente dolce: il frutto ha medie dimensioni, buccia gialla e sottile. Qui è anche usato come base per preparare gelati e dessert.
Il miele di palma o sciroppo di palma
Il miele di palma o guarapo non è prodotto dalle api, ma dalla linfa della palma e viene utilizzato principalmente per la preparazione di dolci o per accompagnare pasticceria e gelati. È un prodotto tipico dell’isola di La Gomera.
Protee, i fiori di fuoco
Le protee sono una delle meraviglie delle coltivazioni presenti sulle Isole Canarie, unico produttore al di fuori dell’Africa. Appartengono a un genere antico di piante molto diffuso in Sudafrica e in Australia. Noti anche come “fiori di fuoco”, perché nascono quando gli incendi liberano il suolo dalle foglie che nascondono e soffocano i semi, si possono ammirare soprattutto in alcune zone, come El Paso a La Palma, lungo il percorso che conduce al Parco Nazionale della Caldera de Taburiente.
Il vino delle Canarie, tra storia e tradizione
Una delle eccellenze più rilevanti delle Isole Canarie è la produzione di vini. La tradizione della viticoltura ha origini molto antiche: nel tempo, i coltivatori dell’arcipelago hanno perfezionato e affinato le tecniche in base al clima e alle tipologie dei terreni locali, adottando anche metodi di produzione biologica, come nel caso dei vigneti di Gòldar, a Gran Canaria, e di La Villa de La Orotava e Güimar a Tenerife.
Oggi si stimano 135 varietà diverse, tra cui la malvasía vulcanica, lodata già da William Shakespeare nel XVI secolo, e altre varietà autoctone come il baboso, il listán o il vijariego.
I vini delle Canarie sono molto diversi tra loro perché sono il risultato di un patrimonio varietale unico, influenzato dal suolo vulcanico su cui crescono le viti. Il risultato sono vini con una personalità propria, condizionata dalla salinità del mare e dai minerali vulcanici. Inoltre, ha contribuito anche il fatto di essere l’unico territorio in Spagna e uno dei pochi al mondo a essere rimasto indenne dalla fillossera, l’insetto che ha colpito la viticoltura a livello internazionale.
10 vini Dop delle Canarie
L’arcipelago conta 10 vini a Denominazione di Origine Protetta delle Isole Canarie, marchio lanciato per estenderne la commercializzazione in Europa e nel resto del mondo.
Di questi, cinque si trovano a Tenerife (Abona, La Orotava, Tacoronte-Acentejo, Valle de Güímar e Ycoden-Daute-Isora) e altri cinque a Gran Canaria, La Gomera, El Hierro, La Palma e Lanzarote.
I coltivatori canari hanno sviluppato tecniche e modalità ingegnose e innovative per adattarsi alle condizioni climatiche. Emblematico l’esempio di La Geria, a Lanzarote, dove la coltivazione assume connotati quasi epici, avendo costretto gli agricoltori a sfidare gli elementi della natura, il vento e la terra, per creare tra i migliori vini delle isole e fra i più premiati in Europa. Essendo terreni prevalentemente vulcanici, hanno modellato il suolo con apposite buche dove far crescere le piantine di vite e mantenere la poca umidità necessaria a produrre un’uva incredibile.
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