Prime anticipazioni sul programma di BTC
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/07/2013
BTC è l’unica fiera in Italia del settore eventi; l’appuntamento clou per la meeting industry, che fa incontrare buyer e seller in contesto esclusivamente b2b. È il momento migliore per farsi conoscere ed entrare in contatto con i key players della filiera. L’edizione 2013 si presenta con una serie di novità che rispondono in maniera concreta alle richieste del mercato.
Dal brand naming alle strategie per essere più competitivi sul mercato degli eventi, dalle nuove tecnologie applicate al meeting design alle soluzioni per promuovere la propria immagine sul web: sono questi alcuni degli argomenti che verranno trattati durante i convegni a BTC. Un ricco programma a partecipazione gratuita che anche quest’anno si presenta con un’offerta di contenuti ampia e trasversale, di interesse per tutte le tipologie di partecipanti.
I primi quattro titoli in pillole:
È dedicato al settore ricettivo il forum di Mauro Santinato – presidente di Teamwork – che parlerà di come innovare l’offerta alberghiera per essere competitivi sul mercato degli eventi, incrementando business e redditività.
Sarà un workshop pratico e interattivo quello proposto da Stefania Conti-Vecchi, founder e CEO EVENTagist, volto a sperimentare l’impatto delle nuove tecnologie sul meeting design e a scegliere gli strumenti più adatti ad ogni tipo di evento.
Il nome giusto è l’inizio della storia di un successo ed è la sintesi di maggior valore del brand: l’esperta di brand namingBeatrice Ferrari, fornirà nel corso del suo seminario le basi teoriche per comprendere le diverse funzioni dei nomi, le tecniche per arrivare a definirli ed esempi pratici per utilizzarli come strumento di comunicazione e di capitalizzazione del brand.
Si parlerà ancora di branding, ma questa volta di personal branding, durante l’incontro di Tommaso Sorchiotti, digital strategist, che fornisce esempi e suggerimenti su come gestire al meglio la propria immagine online per rafforzare la reputazione personale ma anche quella dell’azienda per cui lavora.
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