Oggi Prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi Alimentari
Con il Covid 54% italiani più virtuosi. Indagine Coldiretti/Ixe’: più di 1 italiano su 2 (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 29/09/2020
Più di 1 italiano su 2 (54%) ha diminuito o annullato gli sprechi alimentari adottando strategie che vanno dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, fino alla spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più.
E’ quanto emerge da un’indagine Coldiretti/Ixe’ diffusa in occasione della prima Giornata internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari di oggi, martedì 29 settembre.
Con il lockdown è emerso emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo
Nonostante la situazione comunque preoccupante si registrano – sottolinea Coldiretti – dati positivi sul piano della riduzione dello spreco alimentare, incoraggiati anche dall’emergenza coronavirus che costringendo gli italiani nelle case, tra lockdown e smart working, ha fatto anche emergere una maggiore consapevolezza sul valore del cibo con più tempo in cucina, il ritorno del fai da te, la riscoperta del piatti con gli avanzi e la preparazione delle conserve.
Il risparmio del cibo non è solo un problema etico ma che determina anche effetti sul piano economico ed anche ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Lo spreco alimentare nelle case degli italiani ammonta comunque a circa 36 kg all’anno pro capite e cresce durante l’estate con l’aumento delle temperature che rendono più difficile la conservazione dei cibi. Tra gli alimenti più colpiti svettano infatti verdura e frutta fresca, seguite da pane fresco, cipolle e aglio, latte e yogurt, formaggi, salse e sughi.
Nelle case degli italiani – spiega l’indagine Coldiretti/Ixè – si adottano già soluzioni multiple e diversificate per contenere lo spreco di cibo
La strategia più diffusa (74%) è quella di una spesa più oculata acquistando solo quello che serve. Nel 38% dei casi invece si torna all’antica tradizione italiana e contadina di usare quello che avanza per il pasto successivo. In 1 caso su 4 (25%) si cerca – evidenzia Coldiretti – di fare più attenzione alla scadenza dei prodotti oppure riducendo le quantità acquistate (24%) evitando così di riempire il carrello con cibo che non serve o che rischia di rovinarsi a forza di stare nel frigo o nella dispensa senza essere toccato. Esiste poi una quota del 7% che sceglie di donare in beneficienza i prodotti alimentari non consumati.
Il problema rimane: ogni famiglia italiana getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi
Nonostante la maggiore attenzione il problema resta però rilevante con ogni famiglia italiana che getta nella spazzatura cibo per un valore di 4,91 euro la settimana per un totale di 6,5 miliardi, che sale notevolmente se si considera l’intera filiera dai campi alla ristorazione, con una riduzione peraltro del 25% dello spreco domestico rispetto all’anno precedente.
Contro lo spreco arriva la “Chef Box” firmata da 11 grandi chef
Il 29 settembre 11 chef in tutta Italia, rappresentanti dell’eccellenza dell’alta cucina, renderanno disponibili “Chef Box” contenenti il loro piatto antispreco, accompagnato dalla ricetta.
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