Presentato al Pirellone il Padiglione dei vini della Lombardia a Vinitaly (Veronafiere dal 6 al 9 aprile)
di Informacibo
Ultima Modifica: 01/04/2014
Milano, 1° aprile 2014. Con il giornalista, Carlo Cambi che moderava l'incontro si è svolto stamane presso la regione Lombardia, al Belvedere Enzo Jannacci, Grattacielo Pirelli, la conferenza stampa di presentazione del Padiglione Lombardia al Vinitaly 2014 che si apre domenica prossima.
Erano presenti Ettore Riello, Presidente Veronafiere, Francesco Bettoni, Presidente Unioncamere Lombardia, Gianni Fava, Assessore Agricoltura Regione Lombardia e Roberto Maroni, Presidente Regione Lombardia.
Da tutti è stata evocata l'Expo 2015 come occasione straordinaria per valorizzare questo appuntamento nazionale da parte di una regione “la Lombardia appunto, che – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni– .è la prima Regione agricola italiana e la seconda in Europa”.
Anche per questo motivo i lombardi sono pronti a conquistare i milioni di visitatori stranieri attesi a Milano per l’Expo 2015, assumendo il ruolo di ambasciatori della produzione vitivinicola nazionale in virtù di una qualità e varietà ai massimi livelli.
Citando le iniziative verso l'Expo, Maroni ha anche annunciato che il prossimo giugno la regione Lombardia stanzierà 10 milioni di euro proprio per le iniziative, da chiunque proposte (amministrazioni locali e associazioni), che valorizzino il territorio da quest'anno all'appuntamento dell'Expo che inizia il primo maggio 2015”.
Su questo versante un ulteriore aiuto potrà arrivare dal lombardo ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina?
Stando alle parole di Maroni potrebbe essere….Il governatore della Lombardia infatti, ricordando il buon lavoro di Gianni Fava, Assessore Agricoltura Regione Lombardia (per i meriti ha citato anche l'ex assessore all'agricoltura Viviana Beccalossi seduta in prima) ha citato il ministro Martina quando ha affermato: “Fava va molte volte a Bruxelles a battere i pugni sul tavolo per rivendicare i diritti dell'agricoltura della nostra regione, e ci va senza passare neanche per Roma, anche se a dire il vero -ha precisato il Presidente della Regione Lombardia- l'assessore Fava ha un buon rapporto con il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina”.
In precedenza era stato Carlo Cambi nell'introdurre l'incontro stampa a rimarcare che se l'Italia è la sintesi di tutti i vini del mondo, la Lombardia è la sintesi perfetta di tutti i vini d'Italia”. Quindi l'aiuto del Ministro lombardo Martina, come sta facendo, va a tutta l'Italia dell'agroalimentare proprio in questa vigilia dell'Expo 2015.
I relatori durante la conferenza stampa alla Regione Lombardia (Foto di Canio Romanello)
Ed è stato proprio Ettore Riello, Presidente Veronafiere, a sottolineare il valore dell'alimentazione in rapporto all'Expo (che sarà un “grande appuntamento dove ci sarà anche un padiglione dedicato al vino” ha aggiunto) e ha ricordato come l'export dell'alimentare italiano non conosce crisi e in questo ambito un ruolo di primo piano lo svolge proprio il settore del vino.
Vinitaly, ha ricordato poi il presidente di Veronafiere, "da sempre svolge un ruolo di traino per il vino italiano, anche con missioni di successo all'estero. Purtroppo il mondo delle fiere in Italia non trova adeguato sostegno da parte del sistema Paese". "Con la Lombardia – ha sottolineato Riello – c'è un'alleanza storica e devo riconoscere che gli sforzi verso la qualità del vino, la vostra regione sta ottenendo risultati molto interessanti".
Anche nel 2013, secondo i dati Istat elaborati da Vinitaly-Assoenologi, il vino sui attesta su un +7,3% sull’anno precedente, che vale il primato tra le produzioni alimentari più vendute oltre confine.
Un record doppio dal momento che per la prima volta supera anche la soglia dei 5 miliardi di euro in valore e si conferma driver fondamentale per l’economia del Paese. Dato ancor più rilevante se si considera la diminuzione di quasi 1 milione di ettolitri dei volumi esportati (il totale è sceso a 20,4 milioni contro i 21,3 del 2012) e il contestuale incremento del valore medio unitario, passato da 2,20 euro a 2,47 euro al litro (+12,3%).
Un crescita che in campo nazionale non conosce crisi e prosegue incessante passando dai 3.673 milioni di euro del 2008 ai 5.039 milioni del 2013 (+37% sul quinquennio).
Protagonista sui mercati esteri anche la Lombardia grazie a una crescita dell’export dell’11,6% nel 2013, a fronte di una media nazionale, come ricordata, del +7,3 %.
“I nostri vini raccontano la storia di questa bellissima terra nel mondo, la creatività e l’operosità dei lombardi”, ha detto ancora il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni.
“I dati sulla vendemmia 2013, poi, ci dicono che a crescere è soprattutto la produzione di qualità con +2,5% di ettari rivendicati Docg, Doc e Igt e +17,6% di ettolitri a denominazione di qualità”, ha proseguito Maroni. “Merito di professionisti qualificati, imprenditori capaci di innovare, spesso giovani, che credono nella Lombardia e investono in Lombardia”.
Con queste premesse i vini di Lombardia si presentano all’appuntamento con la 48ª edizione di Vinitaly, il Salone internazionale del vino e dei distillati in scena a Verona dal 6 al 9 aprile. La collettiva lombarda che accoglierà buyer, operatori del settore e giornalisti nel “salotto buono” del Padiglione Lombardia, che come da tradizione occuperà l’intero secondo piano del Palaexpo, arriva infatti all’appuntamento con la storica manifestazione forte di un nuovo record: la vendemmia 2013 chiusa con un 88,9% di vini a Denominazione di qualità sul totale di quelli prodotti.Su 1,46 milioni di ettolitri di vino prodotto in Lombardia lo scorso anno, ben 1,30 milioni di ettolitri ha il marchio Docg, Doc o Igt.
La partita con l’estero per la Lombardia la si gioca su due fronti, l'Export e l'Expo.
Da un lato l’export: Stati Uniti, Germania, Svizzera, Canada e Giappone restano i mercati principali quanto a fatturato. I dati Istat elaborati da Unioncamere Lombardia evidenziano anche una forte crescita di nuovi mercati quali Qatar (+268,6%), Nuova Zelanda (+124,1%), Messico (+59,6%), Corea del Sud (+54,2%) ed Emirati Arabi Uniti (+53,3%).
Dall’altro Expo 2015. “Un’occasione irripetibile per il comparto vitivinicolo lombardo”, ha ricordato Francesco Bettoni, presidente di Unioncamere Lombardia. “I nostri vini saranno gli ambasciatori deIla produzione italiana agli occhi dei tanti visitatori stranieri che verranno a Milano per l’Expo e per i quali la Lombardia sarà la porta d’ingresso nel nostro Paese”.
“I successi sui mercati internazionali dimostrano che la Lombardia non ha nulla da invidiare alle più rinomate regioni vinicole del mondo”, ha proseguito Bettoni. “Il consumatore oggi vuole soprattutto qualità: grazie agli incessanti investimenti in ricerca e sviluppo il sistema vitivinicolo lombardo ha raggiunto il top, sia per quanto riguarda la qualità sia per quanto riguarda la varietà. E questo microcosmo di offerta completa fa della Lombardia la regione con la maggior possibilità di scelta in Italia”.
UN MICROCOSMO CON UNA VARIETÀ UNICA – La diversità di ambienti, di clima e terroir, tra laghi, colline e montagne, fa infatti della Lombardia una realtà unica. Nella quale la nobiltà degli spumanti metodo classico di Franciacorta e dell’Oltrepò Pavese, convive con lo spessore dei rossi di montagna della Valtellina, l’eleganza dei bianchi di Lugana, la vivacità del Lambrusco Mantovano, la raffinatezza di un passito di nicchia quale il Moscato di Scanzo e la freschezza delle piccole produzioni delle Terre Lariane e delle colline di San Colombano.
Proprio questo microcosmo sarà protagonista nella Collettiva Lombarda, prima per numero di espositori e detentrice del record di presenze nell’edizione 2013 del Vinitaly, quando dei 148 mila visitatori complessivi registrati in fiera oltre 80 mila fecero tappa al secondo piano del Palaexpo. Con 8.500 metri quadrati di spazio occupato, oltre 4 mila dei quali allestiti, 200 aziende vitivinicole presenti e oltre mille vini a Denominazione di qualità in degustazione, la Collettiva Lombarda proporrà ai visitatori un’offerta al top sia in termini di livello qualitativo sia in termini di varietà.
VOCAZIONE ALLA QUALITÀ –D’altra parte, la riprova della forte vocazione alla qualità dei vini lombardi è anche nei numeri: pur rappresentando appena il 3% della produzione nazionale, la Lombardia concorre per l’8% alle Denominazioni di qualità italiane. Sommando le 5 Docg, le 22 Doc e le 15 Igt, sono infatti 42 le denominazioni lombarde.
“La qualità della Lombardia è notevolmente cresciuta negli ultimi 20 anni” ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava. “La sfida dei viticoltori lombardi sarà quella di crescere ulteriormente sul fronte dell’export, aumentato dell’11,6% nel 2013”.
“La Regione Lombardia si sta muovendo in più direzioni”, ha proseguito Fava “con un percorso rivolto alle imprese nell’accesso al credito, nell’innovazione attraverso il Programma di sviluppo rurale, nella semplificazione burocratica. Dal 2015, in particolare, nell’ambito dell’ocm saranno rese disponibili risorse per circa 10 milioni di euro su provvedimenti specifici legati alla promozione, alla ristrutturazione dei vigneti e al miglioramento delle imprese vitivinicole, con una sensibile attenzione ai due pilastri sui quali si fonda il settore: qualità ed export”.
LA CASA DEI CONSORZI E DEI VINI LOMBARDI– Un risultato frutto della collaborazione sistematica tra Regione Lombardia, Sistema camerale lombardo e Consorzi di tutela, il cui lavoro congiunto si esprime non solo nella tutela e valorizzazione della qualità, ma anche nella promozione dei prodotti vitivinicoli lombardi.
E proprio in virtù di questa collaborazione il Padiglione Lombardia, realizzato e finanziato congiuntamente in Accordo di programma dalla Regione e dalle Camere di Commercio della Lombardia, quest’anno propone alcune ulteriori migliorie rispetto alle edizioni passate, a partire dalle corsie più larghe per garantire maggiore mobilità e comfort ad espositori e visitatori, che ne fannouna tappa irrinunciabile per i visitatori del Vinitaly.
Ad attenderli, oltre ai 200 produttori, anche gli 11 Consorzi di tutela dei vini lombardi: Consorzio Franciacorta, Consorzio Lugana, Consorzio Moscato di Scanzo, Consorzio Oltrepò Pavese, Consorzio Provinciale Vini Mantovani (per Colli Morenici Mantovani e Lambrusco Mantovano), Consorzio San Colombano, Consorzio Terre Lariane, Consorzio Valcalepio, Consorzio Valtellina, Consorzio Valtènesi ed Ente Vini Bresciani (per Montenetto, Botticino, San Martino della Battaglia e Cellatica).
UN APPROCCIO ECOSOSTENIBILE: LA RACCOLTA DEI TAPPI – Molto ricco il calendario di incontri e degustazioni per buyer, operatori e giornalisti, ai quali quest’anno verrà presentata anche un’importante novità nel segno della sostenibilità ambientale e del sociale. Grazie all’accordo con Amorim Cork Italia, azienda leader nel mercato del sughero, quest’anno tutti i tappi delle bottiglie degustate nel Padiglione Lombardia durante i quattro giorni di Vinitaly verranno raccolti in appositi contenitori presenti negli stand degli espositori.
I tappi raccolti saranno recuperati e destinati al riciclaggio, diventando materiale isolante da utilizzare nel settore manifatturiero e in quello delle costruzioni, e per ogni tappo Amorim verserà un controvalore economico (70 centesimi di euro per ogni chilo raccolto) che verrà destinato a sostenere le attività di “Le Viss”, onlus con sede a Verona che si occupa di assistenza a malati ematologici affetti da leucemia, linfoma e mieloma.
Flash dai Consorzi di tutela dei vini lombardi
Emanuele Medolago Albani, Gianni Fava, Assessore Agricoltura Regione Lombardia e i responsabili del Consorzio Valcalepio al Pirellone
Occhi puntati sul “Terre del Colleoni” metodo classico
Bergamo Una nuova denominazione d’origine, 14 tipologie di vini bianchi e rossi, fermi e frizzanti, ma soprattutto una grande bollicina: il “Terre del Colleoni” (o “Colleoni”) doc metodo classico, ottenuto da uve chardonnay, pinot bianco, pinot nero, incrocio manzoni e pinot grigio (in vari assemblaggi), e affinato sui lieviti per 24 mesi.
Consorzio Valcalepio: stand B/C 8
Il Moscato di Scanzo farà “13”!
Bergamo Per la prima volta, quest’anno, il Moscato di Scanzo sarà presente al Vinitaly con ben 13 aziende produttrici. Un numero che testimoniale alte potenzialità di questa Docg, che è la più piccola d’Italia, ma che utilizza un vitigno autoctono dall’origine millenaria che ne fa l’unico moscato passito italiano a bacca rossa.
Consorzio Tutela Moscato di Scanzo: stand D/8
Il Franciacorta tra strategie di mercato e degustazioni
Brescia Nuove tendenze di mercato e strategie di internazionalizzazione, ma anche esperienze sensoriali e degustazioni per le aziende aderenti al Consorzio Franciacorta. Lo stand consortile ospiterà infatti quattro eventi, uno per ogni giorno di Vinitaly, dedicati al business, all’export, all’abbinamento tra cibo e spumante, alla degustazione di vecchie annate di Franciacorta Satèn.
Consorzio Franciacorta: stand B/C16
Il Lugana si fa la Riserva
Brescia Novità in casa Lugana. Il primo vino lombardo a fregiarsi del marchio Doc (nel 1967) presenta in anteprima a Vinitaly 2014 la nuova versione Riserva. Le otto aziende produttrici pronte a sbarcare sul mercato con il Lugana Riserva, che prevede un affinamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia, presenteranno l’annata 2011 presso lo stand del Consorzio (lunedì 7 aprile alle 15), che quest’anno ospiterà in uno spazio ad hoc i wine blogger dell’associazione #winelover.
Consorzio Tutela Lugana: stand A 10/11
Botticino: il vino della miniera invecchiato a mille metri di profondità
Brescia Saranno aperte e degustate al Vinitaly alcune eccezionali bottiglie di Botticino, lasciate riposare per 18 mesi in miniera, a ben mille metri di profondità. La temperatura costante, di 9°/10°C, e la forte umidità conferiscono al vino una maturazione che pone in risalto aromi primari, derivanti dalparticolare affinamento.
Ente vini Bresciani: stand D/8
Il Chiaretto, bandiera della Valténesi
Brescia Anche quest’anno, il Chiaretto si conferma la bandiera della Valténesi. Sarà possibile degustarne e confrontarne un numero di versioni superiore a quello degli anni scorsi, grazie alla strutturazione degli stand a forma di piazza, che vuole anche sottolineare il forte spirito consortile dei produttori.
Consorzio Valtènesi: stand C9
Terre Lariane Igt: una cooperativa per aiutare i più piccoli
Lecco Il Consorzio Terre Lariane rilancia. E, oltre a promuovere i prodotti delle 18 aziende che quest’anno saranno rappresentate a Vinitaly, prepara il varo di una nuova cooperativa che, mettendo a disposizione dei produttori apparecchiature e tecnologie di ultima generazione, consentirà anche ai coltivatori più piccoli di vinificare le proprie uve con una propria etichetta aziendale senza costringerli a fare investimenti insostenibili per le loro dimensioni.
Consorzio Vini IGT Terre Lariane: stand D1
Vini mantovani alla conquista della Germania con il Lambrusco
Mantova I vini dei Gonzaga alla conquista del mercato tedesco. Dopo avere fatto tappa a Monaco di Baviera, con una serata riservata a buyer e giornalisti di settore nella quale il Lambrusco e gli altri vini del territorio sono stati proposti in abbinamento ai piatti della tradizione tedesca, lunedì 7 aprile il Consorzio Vini Mantovani inviterà 20 buyer italiani e stranieri auna cena sulle colline mantovane con degustazione di vini e prodotti tipici.
Consorzio Vini Mantovani: stand B7
Collezione celebrativa dedicata alle Porte di Milano per il Consorzio San Colombano
Milano Una collezione celebrativa dedicata a nove Porte delle Mura storiche di Milano, riprodotte sulle etichette della Doc San Colombano Rosso Riserva di tutti i produttori aderenti al Consorzio. E un nuovo spazio per degustazioni e informazioni sui vini nel Castello di Belgioioso a San Colombano al Lambro, del quale ricorrono quest’anno gli 850 anni dalla ricostruzione per mano di Federico Barbarossa. Queste le novità con cui il consorzio milanese si presenta a Vinitaly.
Consorzio Volontario Vino Doc San Colombano: standD6
Un nuovo bicchiere per le nobili bollicine dell’Oltrepò
Pavia Un nuovo calice, disegnato per valorizzare le bollicine del “Pinot Nero d’Oltrepò” sarà il fiore all’occhiello della presenza al Vinitaly del Consorzio che più di ogni altro contribuisce alla vitivinicoltura lombarda (65% del totale). Un bicchiere frutto di approfonditi studi, voluto per celebrare i nobili spumanti della zona, tra i quali il prodotto bandiera è il “Cruasé”: Oltrepò Pavese Metodo Classico Docg rosé da uve Pinot nero.
Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese: stand B5/C5
Il Nebbiolo delle Alpi si sposa con i piatti della tradizione
Sondrio La grande tradizione gastronomica valtellinese sarà protagonista al Vinitaly. Grazie al Consorzio per la tutela dei Vini di Valtellina, che quest’anno ha voluto valorizzare lo stretto legame tra il nobile vitigno Nebbiolo, la viticoltura di montagna e i vini dei suoi produttori con il nuovo slogan “Il Nebbiolo delle Alpi”, sarà infatti possibile abbinare i vini di Valtellina ai piatti della tradizione, elaborati e interpretati creativamente dai cuochi della regione.
Consorzio Tutela Vini di Valtellina: stand A/B/C/D 1
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