Presentata la Guida Michelin 2013
di Informacibo
Ultima Modifica: 20/11/2012
Milano 14 novembre 2012. Dopo la presentazione stamane a Milano, della Guida Michelin 2013 ecco i cinque chef migliori d’Italia ricavati dalle classifiche delle Guide più importanti (le “Tre Stelle” della “francese” Guida Michelin, i “Tre Cappelli” de “I Ristoranti d’Italia” de L’Espresso e le “Tre Forchette” di “Ristoranti d’Italia” del “Gambero Rosso”).
I loro nomi: Massimo Bottura dell’“Osteria Francescana” di Modena, Massimiliano Alajmo de “Le Calandre” di Rubano (Padova), Heinz Beck de “La Pergola del Rome Cavalieri” di Roma, Nadia Santini (unica donna) “Dal Pescatore” di Canneto sull’Oglio, ed Enrico Crippa, fresco di “terza stella” del “Piazza Duomo” di Alba (Cuneo).
Le novità della Michelin 2013.
La terza stella arriva per Enrico Crippa e viene tolta ina stella a Luisa Valazza del Sorriso.
Complessivamente le stelle assegnate sono cresciute: se nel 2011 erano 276, ora sono arrivate a 307. Le regioni più premiate Lombardia (56 stelle), Piemonte (38) e Campania (32), mentre come provincia più “stellata” si conferma Bolzano (17). A far discutere, oltre alla retrocessione del Sorriso, anche la perdita di una stella del Trussardi alla Scala (dopo l’addio di Berton sostituito da Cracco e Taglienti) e della Taverna del Capitano di Massalubrense.
Diamo ora la parola a Massobrio che sul Club Papillon del 15 November così scrive…
La CARTOLINA… ALLA MICHELIN di Paolo Massobrio
Oggi i giornali sono tutti sulla guida Michelin, che scopre il chilometro zero e anche i giovani. Pare che alla presentazione della guida (dove il sottoscritto da anni non è invitato, probabilmente perchè è inaccetabile la critica. Ed è paradossale per uno strumento che dovrebbe vivere di critica) il grande capo abbia detto che la stella al Sorriso l’hanno tolta per via dei prezzi. Oibò: ma da quando la Michelin – che come diceva Giorgio Lindo è una “non guida”, perchè si sottrae al racconto – si occupa di prezzi? Non dovrebbero farlo i clienti, che in questo anno di crisi hanno affollato piacevolmente il locale dei Valazza? Qualcosa vorrà pur dire… In ogni caso quest’anno la Michelin è un poco più positiva del solito verso la cucina italiana (della serie “mi sforzo di contenerla ma non posso”), ma questa arrampicata sui vetri rispetto alle motivazioni della mancata terza stella ai Valazza (che si contraddicono poi con quanto detto della Germania) mi ricorda un’altra farsa che m’hanno raccontato un mese fa in una cantina piemontese che, avendo perso posizioni su una guida, come giustificazione ha ricevuto: “Sa, i campioni sapevano di tappo”.
Le new entry nell’olimpo delle stelle secondo Michelin.
Qui l’elenco:
Gimmy’s – Aprica (Sorrento)
Da Candida – Campione d’Italia (Como)
I Tigli a Lago – Como
Vun – Milano
Magorabin – Torino
Vo – Torino
Pipero al Rex – Roma
Metamorfosi – Roma
Andreina – Loreto (Ancona)
Il Riccio Hotel Capri Palace – Capri/Anacapri (Napoli)
Le colonne – Caserta
Indaco, Albergo Regina Elisabetta di Ischia – lacco Ameno (Napoli)
Gambero Rosso – Marina di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria)
Il Comandante dell’Hotel Romeo – Napoli
Le Trabe – Paestum (Salerno)
Il Flauto di Pan dell’Hotel Villa Cimbrone – Ravello (Salerno)
S’Apposentu – Siddi (Villacidro e Sanluri)
L’Accanto dell’Hotel Angiolieri – Vico Equense (Napoli)
La Corte – Follina (Treviso)
Il Gallo Cedro – Madonna di Campiglio (Trento)
El Coq – Marano Vicentino (Vicenza)
Anna Stuben dell’Hotel Gardena – Ortisei (Bolzano)
Lazzaro 1915 – Pontelongo (Padova)
Ristorante Ostello Venissa – Venezia
– Guida Michelin (da Corriere ella Sera)
– Guida Michelin (da Espresso Food&Wine)
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