Presentata a Milano la nuova annata del VALTENESI CHIARETTO DOC
di Informacibo
Ultima Modifica: 14/02/2016
di Arianna Unger
Milano 14 febbraio 2016. La storia narrata con passione dal Vice Presidente del Consorzio Sante Bonomo racconta che questo elegante ma informale vino della riviera del Garda trovi la sua origine in una storia d’amore tra la bella dama gardesana Amalia Brunati che sposò alla fine dell’’800 il Senatore veneziano Pompeo Molmenti. Egli riuscì a coniugare felicemente la passione per il vino dei possedimenti della famiglia Brunati sul Garda, con la passione per i viaggi in Francia ove approfondì l’arte della vinificazione in rosè. A lui si deve già nel 1896 la codifica ufficiale del metodo di prodizione di questo rosè.
Erano gli anni della Belle Epoque e il Chiaretto si dice fosse uno dei vini preferiti nei salotti eleganti della Milano di quegli anni e che fosse uno degli aperitivi di tendenza nei locali del centro.
Proprio in omaggio a questo legame storico ed evocativo con la città di Milano, nei giorni scorsi in Galleria Vittorio Emanuele II, lo storico ristorante il Salotto ha fatto da perfetta cornice al déblocage della nuova annata del VALTENESI CHIARETTO DOC.
A fare gli onori di casa il Presidente del Consorzio Valtenesi Alessandro Luzzago, il vice presidente, il direttore Carlo Alberto Panont e Mattia Vezzola che sottolinea come a ben vedere, il “Claretto” è già presente nei testi dell’agronomo bresciano Agostino Gallo vissuto nel ‘500. Il territorio del Valtenesi storicamente si estende dalla bassa Val Sabbia, a Salò, Moniga per arrivare fino a Desenzano. Sono dolci colline moreniche che si affacciano sul lago la cui vocazione vitivinicola risale appunto a tanti secoli fa. Un angolo di mediterraneo inaspettato con cedri, limoni, ulivi e capperi ai piedi delle Alpi, con un clima che ricorda il sud della Francia e la Provenza, dove a fare i rosè sono maestri e con i quali il Valtenesi Chiaretto DOC si vuole confrontare. È un vino da acqua. Dove c’è acqua, che sia mare, lago o fiume, questo vino è perfetto. Dove c’è una cucina leggera ecco che il Chiaretto è Re. Lo si può definire elegante ed informale al contempo.
Carlo Panont, direttore del Consorzio ha inoltre fornito i numeri del Consorzio: un centinaio di associati e circa 50 marchi per 1000 ettari di DOC Valetenesi di cui 600 a rossi in cui il nostro Gropello vale il 55%. Il Chiaretto nel 2015, nelle sue tre denominazioni, ha toccato una produzione di 1.107.243 bottiglie.
Lo chiamano “il vino di una notte”
Ancora un rimando all’amore, quello del disciplinare di questa meraviglia del Garda Classico. Infatti la storia d’amore tra il mosto e le sue bucce dura lo spazio di una notte. Ogni anno infatti l’arte del cantiniere, è quella di cogliere l’attimo in cui poche ore dopo la pigiatura si devono separare il mosto e le bucce per ottenere la giusta intensità del colore e la sinfonia dei profumi e dei sentori. Sono poche ore di contatto tra il mosto e le bucce delle uve rosse di territorio e poi il rito della svinatura notturna. In quel preciso istante, guidato dalla maestria dell’uomo di cantina, il Valtènesi Chiaretto fa proprie la freschezza ed il temperamento degli acini di Groppello, che determinano il suo carattere. È un vino che racchiude in sé la tradizione secolare, la forza di tutta la terra che lo produce e l’ eleganza della vinificazione in rosa. Il colore petalo di rosa con leggere sfumature rubine; il profumo è fresco, intenso, fragrante, ricco di fini note floreali che ricordano la rosa, e fruttate legate a piccoli frutti rossi; il gusto è fresco, sapido rotondo ed equilibrato con fondo salino e note leggermente ammandorlate.
Insomma mai vino fu più poetico, a partire dalla sua storia, dalla sua vinificazione e dalla data in cui possiamo finalmente degustarlo: oggi domenica 14 febbraio, San Valentino, non è solo la festa degli innamorati ma è anche una data molto attesa da someillers e appassionati di vino perché, come detto, proprio il 14 febbraio, come da disciplinare, è possibile stappare le prime bottiglie di VALTENESI CHIARETTO DOC: il rosè della Riviera del Garda Classico.
Conclude l’incontro il Presidente Alessandro Luzzago che oltre a sottolineare la qualità e quantità dell’annata 2015 anticipa con orgoglio che presto, si auspica già dalla prossima vendemmia 2016, si potrà parlare di Chiaretto in modo univoco. Questo risultato che è, si spera, alle porte consentirà a questo prodotto eccezionale di diventare una bandiera per tutto il territorio gardesano, aumentando anche la capacità di comunicazione. Questo lavoro frutto della ricerca di equilibrio tra il mantenimento delle identità e la necessità di comunicare il Valtenesi potrebbe trovare un primo palcoscenico il durante la nona edizione di “ITALIA IN ROSA” la rassegna nazionale dedicata al vino rosè. dal 3 al 5 giugno a Moniga dove il Chiaretto sarà protagonista.
Per maggiori informazioni www.consorziovaltenesi.it
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