PIZZAUP 2017 si presenta con i Cereali Antichi insieme a pizzaioli da tutta Italia
di Informacibo
Ultima Modifica: 03/11/2017
L’edizione di quest’anno sarà dedicata all’evoluzione delle tecniche di impasto: strumenti fondamentali per la professionalità di un pizzaiolo. L’impasto, più dei condimenti, interpreta la pizza secondo canoni culturali tipici dei diversi territori ed è fondamentale l’approfondimento della conoscenza di lieviti e cereali, che dell’impasto sono la componente principale.
Ed ecco che il tema di PizzaUp® 2017 è quello dei “Cereali antichi”, che verrà affrontato cercando di rispondere ad alcune tra le domande più frequenti a riguardo: I grani “antichi” sono migliori dei grani “moderni”? Il glutine nelle farine di oggi è difficile da digerire? I grani “antichi” hanno meno glutine di quelli attuali? Pani e pizze lavorati con lievito madre “vivo” eliminano il gonfiore di stomaco? La germogliazione assistita semplifica la digestione del glutine? L’agricoltura biologica migliora la qualità del frumento e la vita degli agricoltori? La pizza “gourmet” è migliore di quella “tradizionale”? La pizza riscritta in chiave “contemporanea” è un concentrato di fibre, vitamine e sali minerali veicolati dal gusto?
Durante la tre giorni se ne parlerà con pizzaioli, giornalisti, ricercatori accademici e agricoltori e tutto sarà vissuto in diretta anche tramite il live streaming su facebook (pagina @Lascuoladelmolino) a cura diFrancesca Romana Barberini: PizzaUp® porterà nella piazza virtuale più popolare del mondo i momenti di divulgazione interessanti per professionisti del settore e privati consumatori oltre che interviste in diretta dall’interno dei laboratori di impasti.
Per sviluppare il tema a 360° durante l’evento è previsto il coinvolgimento di due esponenti del mondo accademico (Prof.ssa Ambrogina Pagani e Prof.ssa Laura Franzetti, Università di Milano), che relazioneranno su come cambiano il profilo nutrizionale del lievito madre vivo e il profilo reologico degli impasti della pizza utilizzando farine di cereali antichi (nello specifico farro monococco e segale) e di cereali moderni (grano tenero e grano duro) e la case-history di un imprenditore agricolo e custode dei semi siciliano (Giuseppe Li Rosi – Terre Frumentarie) che nell’ultimo decennio si è fatto promotore e regista del ritorno alla coltivazione di grani autoctoni siciliani dimenticati e, recentemente, di un grano tenero evolutivo.
Si terranno poi lavori di squadra in laboratorio su lieviti e impasti per la pizza insieme a due cuochi per le farciture (Emanuele Scarello – Agli Amici e Peter Brunel – Borgo San Jacopo) con degustazione e valutazione dei risultati. Le squadre lavoreranno a turno e, nei momenti in cui non saranno in laboratorio, saranno impegnate in un workshop su cocktails e “mixology” a cura di Guglielmo Miriello – Ristorante Ceresio 7 oltre che in un workshop sul fattore umano legante di una squadra con Vittorio Munari giocatore, allenatore e poi dirigente in squadre di rugby prima categoria, oggi noto cronista sportivo.
PizzaUp® sarà ancora una volta esperienza totale del nuovo per aprire la mente a modi di vivere, anche l’alimentazione, che stanno influenzando i consumatori di età giovane e intermedia. Ripartendo da un cibo naturale e sano che rappresenta compiutamente la nostra dieta mediterranea: la pizza italiana contemporanea che insegna a usare la natura per vivere meglio. E proprio durante PizzaUp® del 2012 è stato firmato il Manifesto della Pizza Italiana Contemporanea: un documento che ha aperto un dibattito sul percorso che porta alla qualità della pizzeria, intesa come insieme inscindibile del prodotto (la pizza italiana) e del suo artefice (il pizzaiolo). Pizza Italiana per evidenziare l’importanza delle diversità e
Contemporanea per dare evidenza alla ricerca di una digeribilità del piatto in linea con stili di vita mutati rispetto al passato. Quindi tradizione nel gusto (pizza con ingredienti del territorio) e innovazione nella tecnica (adatta allo stile di vita contemporaneo). Questa la base di lavoro a cui ogni anno i pizzaioli italiani che partecipano all’evento fanno riferimento durante i tre giorni del simposio.
Per maggiori informazioni: www.molinoquaglia.com
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