Pila per food lovers: 10 indirizzi gourmet per l’after-ski
La Valle D'Aosta in inverno è perfetta anche per chi non scia. Ecco consigli e indirizzi per una vacanza gourmet a Pila. Anche senza sci
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 08/02/2019
La montagna è bella anche per chi non scia, soprattutto se nelle vicinanze c’è qualche ristorante gourmet, rifugio o baita dove scoprire la cucina tipica locale. Come a Pila, rinomata destinazione sciisctica in Val d’Aosta, che merita di essere conosciuta anche dai food lovers.
Food lovers in Valle d’Aosta. Il lato goloso della settimana bianca
La sensazione di abbandonare la dimensione urbana, l’emozione di addentrarsi nel bianco della neve punteggiato da abeti, larici, e poche abitazioni, fa della salita a Pila con la telecabina un’esperienza che, in soli 18 minuti, ti proietta da tutt’altra parte. All’uscita degli impianti sei già sulle piste , contornato dalla skyline dei 4000 più alti d’Europa: dal Monte Bianco al Monte Rosa, Gran Combin e Cervino, le vette più belle delle Alpi. Al centro della Valle d’Aosta, il comprensorio sciistico di Pila è strutturato per soddisfare la passione per la montagna e per gli sport invernali.
E se non si scia? A disposizione ciaspolate, gite ad Aosta o tra i castelli nei dintorni, e tante occasioni per gustare buon cibo ed esperienze speciali o una vacanza gourmet
A cena col “gatto”
Per una serata diversa si può optare per una salita notturna in quota, col gatto delle nevi accomodandosi nella sua cabina chiusa, per raggiungere le baite dove cenare con i piatti originali della gustosa cucina tradizionale valdostana.
La proposta enogastronomica a Pila è sicuramente un punto di eccellenza: nella conca, fra brasserie, pub, baite e ristoranti, si possono degustare i prodotti più tipici della Vallée e le materie prime che parlano l’antica lingua della tradizione.
I piatti tipici da provare, Pat e Dop
Da provare la mocetta (carne di cervo essiccata nei fienili, parte del tradizionale tagliere delle Alpi Occidentali e riconosciuto come Prodotto Agroalimentare Tradizionale italiano), il prosciutto di Bosses e il lardo di Arnad, specialità locali che si sono , guadagnate laDop.
Tra i prodotti del territorio anche il miele, che accompagna sia il lardo che i dolci della tradizione locale, e poi panna d’alpeggio e castagne. Valle d’Aosta significa anche formaggi: fontina, tome, e la grande tradizione delle carni con polenta, ma anche pesci di fiume, insieme alle zuppe, con o senza pane nero, sono il “menù” alla carta da accompagnare con Gamay, Fumin o Torrette o Inferno, per citare alcuni celebri vini locali.
10 ristoranti dove mangiare a Pila
Fra i locali dove mangiare consigliati ecco La Châtelaine (www.lachatelainepila.com), situata ai bordi dell’omonima pista, appena rinnovata con un’ampia veranda panoramica, Lo Baoutson (www.lobaoutson.com, alla partenza della seggiovia Couis 2) che punta sui piatti tipici valdostani. Il rifugio La Baraka, all’arrivo della seggiovia di Chamolé, si distingue per il suo dehor a 2300 mt e le cene in quota contornate da buona musica, mentre il piatto forte della Trattoria dei Maestri (nella foto in alto) è la focaccia di Recco. Ma si trovano anche anche buona pizza e piatti tradizionali valdostani.
All’Hermitage (www.hermitagetavolacalda.com), spazioso self-service alla partenza della seggiovia della Nouva, servono tipici piatti “fumanti” della cucina valdostana (zuppe, polente, carni e contorni) ma anche un ricco buffet di antipasti freddi e verdure grigliate.
Piatti gourmet sono invece serviti alla Société Anonyme de Consommation (www.ristorantesociete.it) in una baita ristrutturata di recente.
Presso l’arrivo della telecabina Aosta-Pila, si trova lo Yeti, famoso per la sua polenta concia e i piatti di selvaggina.
Se vi viene voglia di crepes allora correte al Bar Hotel Chacaril per gustarle a merenda o dopo cena (www.chacaril.com).
La miglior merenda prima dell’ultima discesa “chiudipista” è al Bar Hotel della Nouva (www.hoteldellanouva.it): ottime torte, gelati artigianali e dolcetti fatti in casa.
Dove gustarsi una buona pizza? La migliore pizza di Pila si dice che sia alla Locanderia e alla Pizzeria Belvedere, affiancata da altre proposte culinarie.
Il punto di riferimento per l’after-ski è alla Brasserie du Grimod: atmosfera calda in un ambiente di montagna giovane e simpatico.
E dopo cena? Tappa al Prata’s Club e al Gallagher’s Pub con cocktail, musica e divertimento.E, ovviamente, fiumi di caffè alla Valdostana
Caffè alla Valdostana
Il caffé alla valdostana è il caffè tradizionale che si beve in Valle d'Aosta, dalla coppa o grolla dell'amicizia, una grolla speciale in legno artigianale dove viene prodotta la bevanda. La ricetta per fare questo caffé è semplice e come risultato d'è una bevanda calda e aromatica, con note e profumi più ricchi rispetto al caffé tradizionale, che scaldano le giornate in montagna. Scopri come fare il caffè valdostano, gli ingredienti e le fasi per prepararlo.
Ingredienti
- 6 tazzine caffè espresso
- 6 bicchierini bicchierini di grappa bianca a 55°
- 4 bicchierini bicchierinii Gran Marnier
- 4 bicchierini bicchierini Genepy
- qb cucchiai zucchero
- 1 scorzetta limone non trattato
Istruzioni
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Togliere il coperchio alla grolla e inserirvi circa 12 cucchiaini di zucchero (due a testa) e su questi versare il caffè caldo.
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Unire i vari liquori, mescolare bene, quindi scaldare con il beccuccio a vapore della macchina da caffè per far sciogliere lo zucchero, ma facendo attenzione a non far bollire (in alternativa scaldare l’insieme a bagnomaria in un contenitore).
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Unire la scorzetta di limone, fiammeggiare, riposizionare il coperchio e servire.
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