Piacenza da assaporare: la rete per il turismo enogastronomico di qualità
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 06/12/2019
Destinazione Piacenza: il 2020 un anno perfetto per valorizzare il territorio. Se ne era parlato già alcuni mesi fa e i lavori proseguono a pieno ritmo. Fare rete per creare un circuito di turismo enogastronomico e non solo: valorizzare la conoscenza dei prodotti piacentini di qualità, anche all’estero, e favorire una maggior sostenibilità della filiera. Sono alcuni degli obiettivi del Consorzio Piacenza Alimentare, già anticipati durante l’incontro di fine estate nella location di Sant’Agostino e subito entrati nel vivo.
Tra i progetti, Destinazione Piacenza: una grande iniziativa corale che coinvolge numerosi attori del mondo dell’economia, turismo ed enogastronomia piacentini, portato avanti negli ultimi mesi dal Consorzio Piacenza Alimentare e finanziato dalla Camera di Commercio. Lavoro di squadra per creare una strategia di sviluppo turistico per Piacenza e tutto il territorio piacentino, vigneti e borghi compresi.
La città d’altronde è riconosciuta dal mercato per i suoi prodotti agroalimentari, (come i salumi piacentini Dop) e le bellezze paesaggistiche. Si candida così a diventare un perfetto sito per favorire tre assi di sviluppo: prodotto alimentare, turistico e marketing enogastronomico.
Da visitare nel 2020
Con l’arrivo del 2020 di Parma Capitale della Cultura inoltre anche la città di Piacenza potrà beneficiare dell’influsso di attenzione e visitatori, come tutta la Food Valley, e si presenta a sfruttare una maggior visibilità al meglio. Nell’anno che vedrà Parma ricoprire il ruolo di Capitale Italiana della Cultura inoltre infatti, anche Piacenza, Reggio Emilia e i territori nei dintorni avranno una parte decisiva all’interno del progetto Emilia2020, con una serie di iniziative capaci di mostrare l’incredibile ricchezza e l’unicità dell’offerta del territorio emiliano.
In questo scenario, la mission di strutturare Piacenza come destinazione enogastronomica, punto di incontro tra il settore agroalimentare e il settore turistico, per posizionarla sul mercato come destinazione ricca di autenticità e originalità, facilitando la connessione dell’enogastronomia col turismo, gli acquisti in origine e gli spazi di degustazione. In questo modo, potrà diventare una delle principali attrattive della “food valley”.
Per rendere possibile tutto ciò, il progetto Destinazione Piacenza, che si coordina con il lavoro di Destinazione Turistica Emilia, alla quale partecipano la provincia e il Comune di Piacenza, prevede l’implementazione di una rete di prodotto agroalimentare, un network composto da imprese del settore, aziende agricole, salumifici, caseifici, cantine, ecc., che rispettano determinati requisiti di servizio e accoglienza, disponibili ad aprire le proprie porte e ad accogliere i turisti presso le proprie aziende, mostrando loro le attività di produzione.
La rete ha lo scopo di indirizzare su una linea comune produttori e rivenditori attraverso criteri di qualità condivisi e di migliorare la sostenibilità ambientale e la valorizzazione delle risorse enogastronomiche, ma anche ambientali e culturali del territorio.
Assapora Piacenza: i tour per scoprirla
E’ nato anche un portale, AssaporaPiacenza.it , dove creare il proprio itinerario alla scoperta di Piacenza e produttori direttamente online: si può scegliere per un tour in autonomia o con il servizio di Bus Tour con il pullmino Assapora Piacenza Bus, con proposte di itinerari tematici che durano un giorno. I tour sono gratuiti, e si pagano a parte alcune degustazioni presso cantine o produttori, a tariffe molto economiche.
Il punto centrale della rete è la valorizzazione della qualità, l’autenticità e la tradizione della produzione agroalimentare piacentina, in modo che questa diventi la motivazione principale per visitare Piacenza, apportando allo stesso tempo benefici ai produttori locali. Per questo i produttori sono dotati di un marchio di autenticità. D’altronde, il consorzio Piacenza Alimentare conta di partnership accreditate nel mondo della qualità agroalimentare, come il Consorzio Vini Doc, Consorzio Salumi dop piacentini, la Strada dei vini e dei sapori dei Colli Piacentini e la strada del Po e dei Sapori della Bassa;.
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