Pere, Pesche e Nettarine di Romagna Igp: segnali positivi dalla Gdo - InformaCibo

Pere, Pesche e Nettarine di Romagna Igp: segnali positivi dalla Gdo

I fondi stanziati dall'attuale PSR per attività di valorizzazione saranno riconfermati anche nel prossimo Programma di Sviluppo Rurale 2020

di Donato Troiano

Ultima Modifica: 11/02/2020

Al Fruit Logistica di Berlino l’Italia ha presentato con successo le sue eccellenze con la regione Emilia Romagna capofila. (leggere Informacibo).

Nello Spazio Eventi della collettiva “Italy – The Beauty of Quality”, gestito dal CSO Italy insieme a ICE, due eccellenze dell’Emilia Romagna Pesche e Nettarine di Romagna Igp e Pere dell’Emilia-Romagna Igp sono state le protagoniste alla presenza del padrone di casa Paolo Bruni, dei due presidenti dei Consorzi di Tutela, Paolo Pari e Pier Giorgio Lenzarini, e del responsabile regionale per l’Emilia-Romagna della Politica di Qualità Mario Montanari.

Ancora stanziamenti nel Programma di Sviluppo Rurale 2020 per le eccellenze Igp

Pesche e Nettarine di Romagna IGP e Pere dell’Emilia-Romagna IGP  nonostante uno scenario complicato per molteplici fattori, trovano grandi soddisfazioni al consumo anche grazie all’intensa attività di valorizzazione portata avanti dai rispettivi Consorzi di Tutela e ai programmi dedicati, previsti dai fondi di finanziamento nell’ambito del PSR.

Mario Montanari durante la presentazione ha detto: “I fondi stanziati dall’attuale PSR per attività di valorizzazione dei prodotti di eccellenza sono stati pari a 6 milioni di euro. Quando sono stati introdotti rappresentavano una novità assoluta; data l’esperienza più che positiva saranno riconfermati anche nel prossimo Programma di Sviluppo Rurale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche la dichiarazione del Presidente di CSO Italy Paolo Bruni: “CSO Italy è il braccio operativo del Consorzio per la realizzazione di una promo-comunicazione che riconquisti il consumatore, soprattutto i più giovani, nella fascia di età dai 30 ai 45 anni puntando su messaggi che mettono in evidenza il valore del legame prodotto/territorio e il piacere di gustare frutti buoni e ricchi di benessere”.

Oltre alle attività social è stata pianificata una campagna pubblicitaria su testate femminili e sui quotidiani andando ad ampliare ulteriormente il target raggiunto.

Particolarmente apprezzati gli eventi di presentazione e degustazione realizzati in Emilia Romagna e Veneto all’interno di alcune insegne distributive.

Raccontare il prodotto e coinvolgere i consumatori è un’azione particolarmente efficace perché mette in evidenza i valori dei prodotti e le loro caratteristiche.

Il Consorzio di Tutela della Pesca e nettarina di Romagna svolge un ruolo importante a difesa delle caratteristiche uniche del prodotto – dichiara il Presidente Paolo Pari – le attività di tutela volte ad evitare l’uso scorretto della denominazione Romagna sono state impostate in via prioritaria in forma informativa ed ‘educativa’ che hanno portato a non rilevare nessuna infrazione nel corso della scorsa campagna”.

I risultati delle vendite danno segnali positivi con una ripresa di interesse da parte, soprattutto della Gdo. Va aggiunta la crescita delle domande da parte di imprese di trasformazione per l’utilizzo della dicitura IGP di Romagna.

La Romagna, nonostante il drammatico crollo delle produzioni di pesche e nettarine degli ultimi anni (– 30% nel 2017) è percepita dal consumatore come area di produzione tipica come attestano le richieste di adesione e certificazione per il prodotto fresco e anche per l’utilizzo della dicitura nel trasformato.

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