Pastificio Fontaneto lancia il primo pack compostabile per pasta fresca
di Oriana Davini
Ultima Modifica: 30/03/2022
Ravioli del plin e agnolotti piemontesi per la prima volta in un pack completamente compostabile, etichetta inclusa: è la novità lanciata dal Pastificio Fontaneto, azienda piemontese specializzata nella produzione di pasta fresca artigianale.
Il progetto
Avviato nel 2019, il progetto vede la luce dopo due anni e mezzo di ricerca e il coinvolgimenti di diverse aziende: Novamont, Gualapack, ILIP e Gruppo Tipografico Tiberino.
Un lavoro di filiera che ha portato, in questi giorni, alla messa in vendita delle prime vaschette di ravioli del plin e agnolotti piemontesi confezionate ed etichettate interamente compostabili e quindi riciclabili con la raccolta del rifiuto umido.
“Siamo da sempre molto attenti alla sostenibilità ambientale – spiega Eleonora Fontaneto, terza generazione della famiglia alla guida dell’azienda fondata nel 1988 -: da 15 anni, infatti, il nostro fabbisogno energetico è garantito grazie ai pannelli solari collocati nella parte superiore dello stabilimento. Ora facciamo un ulteriore passo avanti con i nuovi pack compostabili”.
I nuovi pack compostabili
Le nuove vaschette compostabili, le prime in Italia nel loro genere, sono usate per il momento sui prodotti di nicchia di Fontaneto, cioè ravioli del plin e agnolotti piemontesi, che insieme garantiscono circa il 50% del fatturato aziendale (pari a circa 20 milioni di euro per 20 linee prodotto e 80 formati). L’idea, prosegue la manager, “è spostare tutta la produzione nei pack compostabili entro i prossimi due anni”.
La sfida non è stata semplice perché ha previsto la sostituzione dell’imballo multistrato in plastica tradizionale con un pack certificato compostabile industrialmente, costituito da vaschetta termoforata, film termosaldato ed etichetta.
Il tutto garantendo un complesso di prestazioni tecniche molto elevate, per garantire:
- Barriera all’ossigeno e all’umidità necessaria per conservare la pasta fresca pastorizzata (con una shelf line di 50 giorni circa)
- Elevata resistenza meccanica del materiale nelle diverse condizioni atmosferiche e di temperatura, quindi freezer, frigo e ambiente
- Trasparenza per permettere la visibilità dell’alimento
- Efficienza di trasformazione industriale del polimero compostabile almeno identica a quella del packaging tradizionale
L’importanza della filiera
Il risultato raggiunto, cioè il primo pack interamente compostabile per pasta fresca, è frutto del lavoro di squadra di una filiera altamente tecnologica nei settori della chimica verde e della trasformazione di materiali plastici.
Se l’idea iniziale è del Pastificio Fontaneto, la realizzazione di un pack compostabile multicomponente interamente certificato OK Compost (TUV Austria) ha coinvolto Novamont per l’ideazione di vaschette 100% in bioplastica biodegradabili e compostabili Mater-Bi, prodotte da ILIP, con un film multistrato contenente Mater-Bi prodotto da Gualapack e un’etichetta compostabile realizzata da Gruppo Poligrafico Tiberino.
Condividi L'Articolo
L'Autore