Pasta e pizza: i cibi più desiderati dagli italiani al rientro dalle vacanze

Pasta e pizza sono i cibi più desiderati dagli italiani al rientro dalle vacanze

di Oriana Davini

Ultima Modifica: 29/08/2024

Finite le vacanze, si rientra a casa con un po’ di magone all’idea dell’estate al termine. Ma anche con la consolazione che almeno si potranno mangiare quei cibi che ci sono mancati di più mentre eravamo all’estero.

In cima alla classifica? Pasta e pizza, come da copione.

Trionfo dei carboidrati

Lo conferma un’indagine di SWG per Deliveroo: chi è stato lontano dalla cucina italiana, appena mette piede in patria va alla ricerca dei tradizionali carboidrati.

Il primo desiderio gastronomico da esaudire al rientro dalle vacanze all’estero è la pasta: lo conferma il 33% degli intervistati ma la percentuale sale al 41% tra gli over 61. Seguono la pizza, scelta dal 26% degli intervistati (31% nella fascia 18-34 anni) e infine le lasagne (8%).

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Pasta, pizza e caffè

caffè-napoletano

Pasta e pizza, insomma, si confermano non solo in cima ai desideri al rientro ma anche tra i piatti di cui si sente maggiormente la mancanza quando si è lontani da casa, con percentuali rispettivamente del 46% e del 40%.

Seguono altri due prodotti italianissimi e simbolo della colazione nostrana: cappuccino e caffè, che mancano al 35% degli intervistati.

Se il bello di andare in vacanza è anche scoprire altre tradizioni gastronomiche e assaggiare pietanze locali e cibi tipici, c’è anche chi patisce il cambiamento di abitudini gastronomiche. Questa condizione riguarda, dicono i dati dell’indagine, un italiano su due. E, a sorpresa, colpisce soprattutto gli under 44 (la percentuale è del 58% tra i 18 e i 34 anni e del 61% tra i 35 e i 44 anni) e chi abita al sud.

Non stupisce, quindi, che il 10% dei viaggiatori italiani infili in valigia anche un pacco di pasta, da usare quando la mancanza del piatto tipico italiano si fa sentire.

Cosa manca di più quando si è lontani? I piatti della tradizione (57%), la cucina di casa (55%), ma anche, semplicemente, i sapori (40%) e la qualità dei prodotti (38%).

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L'Autore

giornalista

Giornalista specializzata in turismo e itinerari enogastronomici