Pasta con patata di Bologna Dop:la ricetta buona sia calda che fredda
di Alessandra Favaro
Ultima Modifica: 17/07/2019
La Patata di Bologna Dop, prima patata italiana insignita della Denominazione d’Origine Protetta, germoglia e cresce in un’unica terra, nelle campagne bolognesi, dando vita ad un prodotto ricco di storia, qualità e bontà eccezionale. I fattori naturali, come il clima ideale, si combinano ai fattori umani, come le tecniche di produzione tramandate nel tempo, per ottenere così un prodotto prelibato.
Perché è speciale
L’unica varietà della Patata di Bologna Dop è la Primura: forma ovale, allungata e regolare, con un buon contenuto di sostanza secca. Il colore della sua polpa è giallo paglierino, la buccia liscia e possiede la tradizionale tonalità chiara, caratteristica che le viene fornita dalla composizione dei suoli di coltivazione. Gli “occhi” della Primura, ovvero la sede da cui cresceranno i germogli, sono profondi e ben accentuati.
La polpa consistente, della tipologia B, mai troppo secca e tendenzialmente non farinosa la rendono particolarmente idonea a molteplici utilizzi culinari come la cottura a vapore e al forno, in salse ed intingoli per aggiungere una gradevole texture a tutti i piatti (ad esempio il Gulasch), oppure in padella con olio e rosmarino. Sono favolose anche fritte, in particolare dopo averle lavate in acqua tiepida per eliminare l’amido in eccesso.
Leggi anche:
La scelta della varietà, terreni vocati e tecniche di coltivazione esperte rendono il suo sapore tipico e delicato, non troppo pronunciato ed ottimo per qualsiasi preparazione. La Patata di Bologna D.O.P. è una bontà autentica, tutta naturale: sana e genuina, nutriente e saziante, ricca di gusto nella sua tipica semplicità.
Una ricetta per gustarla:
Pasta al pesto, fagiolini e Patata di Bologna Dop
Ecco una gustosa ricetta per gustare la Patata di Bologna Dop della food blogger Maria Sole Racca - @marysol_life. Per questo primo piatto potete scegliere il formato di pasta che più preferite (magari quello tipico della Regione in cui vivete, come trofie, orecchiette…) ma portate attenzione ai tempi di cottura: in totale le verdure devono cuocere circa 15 minuti. Questa pasta è ottima sia calda che fredda, quindi consumata il giorno dopo oppure ad un pic-nic.
Ingredienti
- 350 gr di trenette o altra pasta tipica
- 250 gr di Patate di Bologna Dop
- 200 gr di fagiolini freschi
- 150 gr di pesto
- q.b. olio extravergine di oliva
- q.b. Sale
Istruzioni
-
Pulite bene i fagiolini eliminando le estremità e tagliateli a metà. Lavateli sotto acqua corrente.
-
Lavate, sbucciate le Patate di Bologna D.O.P. e tagliatele a cubetti non troppo piccoli.
-
Portate ad ebollizione abbondante acqua salata e aggiungete i fagiolini e, dopo un paio di minuti, le patate.
-
Dopo circa 5 minuti, aggiungete la pasta e cuocete per il tempo indicato (in genere 8 minuti).
Scolate tutto, condite con abbondante pesto e olio extra vergine di oliva.
Note
Un consiglio dello chef Stefano de Gregorio per perfezionare la ricetta. Se scegliete di prepararla come piatto freddo, optate per un formato di pasta regionale corto, come malloreddus, ruote, cavatelli.
Formati di pasta più lunghi, come trenette, linguine ecc...sono perfetti per gustare il piatto in versione calda.
Condividi L'Articolo
L'Autore