Oggi si mangia la Pasta Antifascista: sai il perché di questa tradizione? - InformaCibo

Oggi si mangia la Pasta Antifascista: sai il perché di questa tradizione?

di Alessandra Favaro

Ultima Modifica: 26/07/2024

Il 25 luglio di ogni anno, in diverse città italiane, si celebra la “Pastasciutta Antifascista”.  Ci si ritrova a mangiare un piatto di pasta in circoli e diversi locali. Ma sapete come mai? Questa tradizione nasce da un evento storico specifico e rappresenta un simbolo di resistenza e celebrazione della caduta del fascismo in Italia.

Le origini storiche della Pasta Antifascista

La data del 25 luglio è significativa per la storia italiana: il 25 luglio 1943, il Gran Consiglio del Fascismo destituì Benito Mussolini, segnando l’inizio della fine per il regime fascista in Italia. Questo avvenimento rappresentò un momento di grande speranza per molti italiani, stanchi della dittatura e della guerra.

In questa occasione, la famiglia Cervi, nota per il suo impegno antifascista, decise di festeggiare la caduta di Mussolini distribuendo pastasciutta gratuitamente ai loro concittadini di Campegine, in provincia di Reggio Emilia. Questa generosa iniziativa fu un modo per condividere la gioia della fine del regime e rappresentò un momento di unità e speranza per la comunità.Ogni anno infatti il momento più grande e conviviale si tiene proprio ancora oggi a Casa Cervi. Ma qual era la ricetta originale di questa pasta? Era una pasta semplice, con burro e parmigiano. 

La Famiglia Cervi e la Lotta Antifascista

La famiglia Cervi è un simbolo della resistenza italiana. I sette fratelli Cervi e il padre Alcide erano attivamente coinvolti nella lotta contro il fascismo e il nazismo. Il loro sacrificio e il loro impegno sono diventati un simbolo della resistenza e della lotta per la libertà.

Il gesto della pastasciutta distribuita nel 1943 è stato ricordato negli anni e ripreso come simbolo di resistenza e di celebrazione della libertà conquistata. La “Pastasciutta Antifascista” è quindi non solo un momento di commemorazione storica, ma anche un’opportunità per riflettere sui valori della democrazia e della libertà.

La celebrazione oggi

Oggi appunto il 25 luglio, in molte città italiane, vengono organizzate manifestazioni e pranzi collettivi per ricordare quel gesto simbolico e per celebrare la caduta del fascismo. La “Pastasciutta Antifascista” è diventata un appuntamento fisso per molte associazioni, movimenti antifascisti e cittadini comuni che vogliono ricordare e riaffermare i valori della democrazia e della libertà.

Un piatto di pasta condiviso diventa così un potente simbolo di unità e speranza, ribadendo che la storia non va dimenticata e che la libertà è un bene prezioso da custodire e difendere.

Condividi L'Articolo

L'Autore

giornalista