Parma lancia il primo “City of Gastronomy Festival”
Sabato 2 e domenica 3 giugno: quarantotto ore per fare il giro del mondo tra sapori, saperi e cultura del cibo
di Donato Troiano
Ultima Modifica: 02/06/2018
Parma piazza Garibaldi. Stamane nel salotto del Festival, è stato inaugurato “City of Gastronomy Festival 2018” alla presenta dei registi del festival: tutta la Parma enogastronomica, la vera cabina di regia del festival, riunita a fianco dell’assessore al turismo Cristiano Casa.
City of Gastronomy Festival vuole celebrare, sabato 2 e domenica 3 giugno, una lunga tradizione che ha portato l’Unesco nel 2015 a riconoscere alla petite capitale il titolo, prima in Italia, di Città creativa per la Gastronomia. Con la regia dell’associazione Parma Taste of Future e il patrocinio del MiBact e del World Food Programme Italia, la creatività prende casa a Parma proprio nell’anno dedicato al cibo.
Riccardo Monco riceve un premio alla creatività gastronomica
Sabato 2 giugno alle ore 16.30 presso la sala Consiglio del Comune di Parma lo chef tristellato Riccardo Monco dell’Enoteca Pinchiorri di via Ghibellina a Firenze riceverà un premio come “migliore espressione creativa della cultura gastronomica”.
Quattro tavole rotonde: Alma, Slow Food, Casa Artusi e … la Piadina
Il cibo sarà anche protagonista teorico e nobile di quattro tavole rotonde, due per giornata. Si comincia sabato 2 giugno alle 11, nell’auditorium del Palazzo del Governatore per parlare di “Ritorno alla terra: le vie dell’agricoltura, tra speranze e trasformazioni” con la partecipazione di Cinzia Scaffidi, vicepresidente Slow Food Italia, e Patrizia Alberti, per la regione Emilia Romagna. La Regione con Casa Artusi, in particolare, firmerà diversi momenti sia di approfondimento sia di pura golosità: da non perdere, ogni giorno dalle 10 alle 14, le lezioni di piadina in piazza Ghiaia.
Palazzo del governatore in piazza Garibaldi
Un incontro targato Alma che, da Colorno al mondo, radunerà alcuni dei protagonisti più interessanti della scena nazionale ed internazionale della gastronomia, sempre nell’auditorium, dalle 17.30 alle 19.30 “Alma Talks. La Nuova Cucina Italiana”. Moderati da Fernanda Roggero del Sole 24 Ore, Paolo Marchi di Identità Golose con Luca Govoni di Alma si alterneranno al dibattito insieme a Paolo Lopriore de Il Portico di Appiano Gentile, Riccardo Monco di Enoteca Pinchiorri di Firenze, Isabella Potì del Bros di Lecce, Masaki Kuroda del Serendepico di Capannori. A fare gli onori di casa anche Cristina Conti, responsabile di sala e socia del ristorante Parizzi di Parma.
Per Lopriore, che di ALMA è anche membro del comitato scientifico, si tratta di una grande sfida: “Parma è un territorio ricco di prodotti, tradizione saper fare. È così in tutta Italia con le sue molte cucine regionali. Solo aprendosi al mondo, però, possiamo avere una visione globale e contribuire ad autentificare la cucina italiana”. Era creativo Masaki Kuroda, ma pensava di profondere questi talenti nell’architettura, come i genitori: lo chef del Sol Levante, invece, racconterà della sua folgorazione per la cucina italiana che l’ha portato da Kumamoto a Lucca e fino a Capannori.
Last but not least, fra le first ladies della tavola rotonda ecco tutto la dolcezza del Salento di Isabella Potì che ha forgiato il suo talento di pastry chef anche alla celebre corte basca di Martin Berasategui, prima di essere citata da Forbes Under 30 nella categoria Art. Oggi è considerata fra le dieci donne più influenti della cucina italiana e fra le 20 pastry migliori per Gambero Rosso. Le risponde da Parma, con uno dei più alti esempi di professionalità ed eleganza, Cristina Conti: sommelier professionista, dallo scorso anno è anche presidente di Impresa Donna a Parma.
Si parla de “La ristorazione del XXI secolo” nel Salotto della città
Talk e dibattiti scendono anche in piazza e si accomodano, in una declinazione più informale, pensato per il grande pubblico, nel Salotto allestito al centro della città con altri eventi da non perdere come quello di sabato 2 alle 16.30. Fabiana Scarica e Filippo Sinisgalli, diplomati ALMA, chiacchiereranno col pubblico su “La ristorazione del XXI secolo”. Scarica ha compreso l’amore per la cucina, anzi “il valore del gesto di preparare da mangiare”, diventando mamma. Dopo varie esperienze fra Capri e Sorrento, sceglie villa Chiara e Vico Equense e non nasconde i suoi sogni: “In tre anni abbiamo ottenuto molte menzioni e riconoscimenti. Se la stella arriverà sarà una conseguenza del lavoro svolto, guai a farne un’ossessione!”. Gli fa eco Filippo Sinisgalli, executive chef, che, dopo importanti esperienze all’Albereta di Marchesi, all’Esplanade di Desenzano, la stella a La locanda di Mezzosoldo in val Rendena e la presidenza di Euro Toques Italia, ha fatto della ricerca e della selezione delle eccellenze del Belpaese la sua missione. È questo il senso de Il Palato Italiano con le sue tournée di food hunting, scouting e coaching di brigate di cucina professionali.
Gli incontri di domenica sotto i Portici del grano
Domenica sarà ancora Alma a firmare, dalle 10 ai portici del Grano, un cooking show per passare dalla teoria del cibo raccontato alla pratica di quello cucinato. Fulvio Vailati Canta e Enrico Nativi, docenti di pasticceria, realizzeranno un dolce dal titolo curioso: “Rapa e basta”.
Dalle 11, poi s’infiammerà il dibattito con la prima tavola rotonda di giornata dedicata, nell’auditorium del palazzo del Governatore, al tema de “L’innovazione in cucina: le nuove frontiere del gusto e della sperimentazione”. Moderato da Luca Sommi, il talk si declinerà a più voci con Davide Cassi, dell’università di Parma, Terry Giacomello, una stella Michelin all’Inkiostro di Parma, Valeria Mosca di Wood ing e il critico gastronomico Andrea Grignaffini.
Alle 17.30 si parla, invece, di ”Linguaggi del cibo”: a raccontare i nuovi sapori della comunicazione saranno Chef Rubio di Unti e bisunti, Tinto dal suo Decanter, Valentina Scarnecchia de Il piatto forte e Gianni Revello di Passione Gourmet.
Tantissimi chef sono in piazza Ghiaia dove si esibiranno in tanto show cooking con le eccellenze locali, in primis il Prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano.
Il festival è realizzato con il contributo di Comune di Parma, Fondazione Parma Unesco Creative City of Gastronomy, Fondazione Monte Parma, Fondazione Cariparma, Camera di Commercio e dell’Apt per conto della Regione Emilia-Romagna. Partecipano i ristoratori di Parma Quality Restautant.
A fare da main sponsor i grandi brand del territorio, da Barilla a Coppini, da Mutti a Parmalat a Rodolfi passando per gli storici consorzi del territorio, fra cui Prosciutto, Parmigiano Reggiano, Culatello, Coppa, Salame Felino, Vini colli di Parma.
Maggiori informazioni e programma completo su www.cityofgastronomyfestival.it
Gli eventi enogastronomici del 2018 a Parma
City of Gastronomy: Festival (2-3 giugno); Taste (1-30 settembre) con i seguenti protagonisti: il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, la Pasta, il Pomodoro.
Da segnare in agenda: Tomaca Fest e Festival del Prosciutto di Parma (1-2 settembre), Cena dei Mille (3 settembre), Festival del Prosciutto di Parma (1-16 settembre), Pastaria (22-23 settembre), Caseifici Aperti (29-30 settembre), Giardini Gourmet (7/14/21/28 settembre).
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